Ventitré

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[Katherine's Pov]

Vengo svegliata da un rumore improvviso e forte. Alzo la testa ancora con gli occhi appannati dal sonno, ma riesco a vedere chiaramente Wendy seduta sul suo letto, appena prima che starnutisca ancora, facendomi capire cosa mi abbia svegliata.

Mi strofino le mani sugli occhi per svegliarmi e torno a guardare la mia ragazza, vedendola mentre si soffia il naso con un fazzoletto di carta, dopodiché si ributta a letto.

Ancora mezza addormentata mi alzo e cammino verso il suo letto, volendo accertarmi che stia bene, dato che non ho mai visto in vita mia un essere sovrannaturale, dotato di guarigione veloce, ammalarsi.

"Ehi" la chiamo sedendomi alla sua sinistra e lei esce con la testa dalle coperte.

"Ehi" mi risponde con una voce rauca tipica di chi è ammalato.

"Che hai?" domando intanto che si gira di lato nella mia direzione.

"Raffreddore, mal di testa e-" prima che possa finire, si porta una mano alla bocca e tira un paio di forti colpi di tosse.

"E tosse" aggiunge con un mezzo tono scherzoso.

"Ma come? La Luna ci sarà solo stasera" le faccio notare confusa, ma Wendy scuote la testa.

"La Luna piena ha effetto solo quando compare, ma la Luna nuova, essendo il suo contrario...."

"Ha effetto per tutto il giorno" deduco e Wendy annuisce.

"Ti serve qualcosa?" domando per accertarmi che abbia tutto quello che le serve.

In queste condizioni non voglio che si sforzi per fare qualcosa che posso fare io.

"No tranquilla, questa Luna colpisce i licantropi sin da piccoli. Convivo con questa temporanea influenza da anni" mi rassicura tirando fuori anche il braccio sinistro per posarmi la sua mano sulla gamba.

"È un peccato che quei telefoni degli umani non funzionino nel nostro mondo, altrimenti avresti potuto chiamarmi" affermo, ma questo fa ridacchiare la mia ragazza.

"Non saprei neanche come accendere uno di quei cosi" risponde facendomi sorridere, dopodiché le do un bacio sulla fronte, sentendola calda per la febbre.

"Hai anche la febbre, sei sicura che non vuoi che resti?" domando preoccupandomi ulteriormente per lei.

"Tranquilla baby, sono dolce e coccolosa ma so cavarmela anche da sola" risponde e allora decido di fidarmi di lei.

Sposto lo sguardo sulla sua sveglia sul comodino e noto che ho giusto il tempo per farmi una doccia e vestirmi prima che inizino le lezioni, perciò mi alzo e vado a fare ciò che ho pensato di fare.

...

Dopo essermi lavata e vestita con un maglioncino nero, jeans blu e scarpe nere ed essermi messa un po' di trucco, esco di camera con una sacca di sangue in mano, lo zaino in spalla e intanto che mi dirigo verso la prima lezione faccio colazione.

Scendo le scale fino ad arrivare in fondo e mi appresto ad andare verso l'aula di algebra sbuffando mentalmente.

Credo che algebra alle 7 del mattino debba essere considerata illegale in tutti i 6 Regni.

Love BitesWhere stories live. Discover now