Ottantatré

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[Wendy's Pov]

Il cinguettio degli uccelli mi arriva alle orecchie, facendomi aprire gli occhi, mostrandomi dei raggi di luce che penetrano le tende, illuminando parzialmente la stanza, ma oltre a questo vedo anche l'altra parte del letto vuota, dove di solito c'era Katherine.

Purtroppo, né lei né Allyson sono ancora tornate, ma la giornata è appena iniziata, quindi c'è ancora tempo per festeggiare i 5 mesi con la mia ragazza.

Trovando la forza di alzarmi, mi metto seduta e stiro i muscoli. Mi tolgo le coperte e uno sbadiglio mi scappa. Mi alzo in piedi e ancora mezza addormentata mi dirigo verso il bagno per darmi una sciacquata e sistemarmi.

...

Nel giro di una 40ina di minuti mi sono preparata a questa giornata, una delle più importanti non tanto per il mesiversario con Katherine, ma perché tra qualche ora scadrà l'ultimatum di Amdis e se Katherine ed Allyson non tornano in tempo, ho paura di cosa possa accadere.

Scendo le scale sistemandomi i capelli che nell'ultimo periodo non ho neanche accorciato un po' e ora mi arrivano fino ai miei seni, cosa mai successa per me.

Arrivo in fondo e vedo i miei genitori che parlano al tavolo.

"Buongiorno" esordisco e loro si voltano verso di me con un sorriso.

"Buongiorno tesoro" mi saluta mia mamma intanto che supero il salotto e mi siedo a tavola con loro, avendo però lo stomaco chiuso per via di ciò che sta accadendo.

"Va tutto bene?" chiedo vedendo le loro espressioni preoccupate.

"In realtà c'è una cosa di cui vorremmo discutere con te" risponde mio padre guardando prima mia madre che gli fa un cenno affermativo con la testa.

"Tu sei il futuro di questo branco, Wendy, quindi, in caso la situazione si aggravasse al villaggio, vorrei affidarti l'incarico di proteggere i bambini" mi spiega e questo mi lascia abbastanza di stucco, dato che non sono pochi i bambini in questo branco.

"Non tutti, ovviamente. Chiederemo ad altre persone di aiutare, ma in caso tu accetteresti?" mi chiede dopo avermi chiarito il dubbio, volendomi lasciare la piena facoltà di decidere.

Sinceramente avrei preferito aiutare in un altro modo, magari in uno più attivo, però c'è il problema che non sono un fenomeno a combattere, a malapena so tenere in mano una spada, quindi capisco il perché mio padre mi voglia affidare questo ruolo.

"Sì, certo" rispondo annuendo e mio padre mi ringrazia con un sorriso.

Dopo pochi istanti, qualcuno bussa alla porta.

"Avanti!" risponde mio padre ad alta voce per farsi sentire.

La porta si apre ed entra uno dei soldati che sorvegliano il perimetro del villaggio.

"Signore, Katherine è tornata"

Appena questa notizia arriva alle mie orecchie, scatto in piedi e senza pensare ad altro corro fuori di casa fino alla piazza, ignorando il fatto che sia vestita abbastanza leggera per stare all'esterno.

Una volta giunta alla piazza, vedo davanti a me Katherine e Sharon avvicinarsi con un uomo che ignoro per buttarmi direttamente tra le braccia della mia ragazza, che non perde occasione per stringermi forte, come se non ci vedessimo da settimane.

"Mi sei mancata" le dico prima di separarmi e lei mi rivolge un dolce sorriso.

"Anche tu" risponde prima di darmi un bacio a stampo.

Ora che finalmente mi sono ricongiunta alla mia dolce metà, sposto la testa verso l'uomo misterioso, riconoscendo l'odore classico dei vampiri.

"Katherine" la chiama la voce di mio padre e quando mi volto lo vedo avvicinarsi insieme a mia madre.

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