Quarantatré

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[Katherine's Pov]

Una Settimana Dopo

"KATHERINE, RIDAMMI LA CUFFIA!!!" mi supplica Wendy rincorrendomi per tutto il giardino anteriore della scuola, mentre io continuo a correre e a ridere.

Finisco dietro un albero e Wendy si mette dall'altra parte. Lei cerca di andare a sinistra, ma io vado a destra e finiamo a parti inverse.

"Eddaiii" mi supplica andando a destra, ma io vado a sinistra e continuiamo a fare il girotondo attorno all'albero.

"Se mi prendi te la do" affermo e in seguito corro dietro un altro albero, mentre Wendy mi raggiunge, mettendosi sempre dall'altra parte.

"È suonata molto ambigua" mi informa e ora che ripenso alla frase non posso fare a meno di darle ragione.

"E chi ha detto che non l'abbia fatto apposta?" domando con un sorriso malizioso, vedendo Wendy arrossire e guardarmi con desiderio negli occhi, tanto da farmi provare la stessa cosa.

"Tieni la cuffia e andiamo" dico ridandole la sua cuffia e con una voce che si capisce chiaramente quanto mi stia eccitando a pensare a Wendy nuda.

Insieme ci addentriamo nel bosco e ad ogni passo che faccio sento la mia eccitazione aumentare, ma prima di fare qualsiasi cosa voglio assicurarmi che nessuno ci possa scoprire.

"Ehi, l'anno scorso ho trovato una piccola grotta più avanti" mi informa e dalla sua voce capisco che anche lei sia nella mia stessa situazione.

"Fammi strada" le rispondo e lei mi prende per mano. Iniziamo a correre attraverso gli alberi, avvolte dai nostri giubbini per le temperature che non smettono di abbassarsi e se aggiungiamo il fatto che è mattina allora si capisce perché faccia più freddo.

La cosa che bella è che è Sabato, quindi niente lezioni e avremo tutta la giornata per noi.

Dopo un altro paio di minuti, arriviamo ai piedi di una grande parete rocciosa, con parecchi rampicanti su di essa.

"Vediamo se mi ricordo" pensa ad alta voce Wendy guardando i rampicanti.

"Ecco" dice ad un certo punto andando di poco a sinistra e spostandoli, mostrandomi un'apertura.

"Avevo segnato i rampicanti con un pennarello" mi spiega con un tono divertito e infatti vedo sulle piante un segno rosso disegnato.

Insieme alla mia ragazza entro nella grotta, vedendola abbastanza buia, perciò accendo le mie iridi da vampiro, che, come quelle dei licantropi, mi permettono di vedere al buio. Vedo come se fosse tutto illuminato da una luce rossa, ma comunque è sempre meglio che non vedere niente.

"Non me la ricordavo così grande" ammette Wendy voltandosi per un istante verso di me e mostrandomi le sue iridi gialle.

"Siamo abbastanza lontane dall'ingresso e dall'essere viste, non credi?" domando girandomi e vedendo l'ingresso della grotta ormai lontano rispetto a dove siamo noi.

"Sì, lo so, ma volevo farti vedere una cosa" mi informa continuando ad avanzare fino a quando in lontananza non vedo una luce provenire da destra e a quanto pare è proprio lì che Wendy mi vuole portare.

Dopo circa un minuto scarso, svoltiamo a destra e io rimango accecata dalla luce, visto che i miei occhi si erano abituati al buio.

Mi ci vuole qualche secondo per riabituarmi alla luce e appena lo faccio, spengo le mie iridi da vampiro e rimango ammaliata dalla bellezza che ho davanti.

Love BitesWhere stories live. Discover now