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Sto dormendo.
O meglio, stavo.
C'è una sagoma in piedi, nell'angolo della mia stanza.
Richiudo gli occhi e mi giro dall'altra parte.
La mattina seguente mi alzo, vado in cucina, Sam é già impegnato in qualche ricerca.
Dean arriva poco dopo seguito da Castiel.
-Non hai dormito piccola?- domanda il maggiore dopo il mio terzo sbadiglio.
Riempio per la seconda volta la tazza di caffè -Riuscirei a dormire se Castiel non volasse ogni notte in camera mia e mi fissasse in modo inquietante, sembra quel vampiro strano del film-
Sam chiude il computer e sogghigna.
Dean si volta scioccato verso l'angelo -Tu la spii mentre dorme?-
-Beh? É carina, non credevo fosse vietato- dice in sua difesa.
È buffo quando si comporta così.
Nascondo un sorriso bevendo un sorso di caffè.
Sam mi guarda di sottecchi e ride.
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-Allora? Tu e Castiel?- Sam mi dà una gomitata.
-Pensa al caso che è meglio Sammy- lo zittisco.
Stiamo seguendo un caso, Dean e Castiel stanno facendo un giretto nella casa della vittima, io e Sam abbiamo appena finito di interrogare gli amici.
-Ammettilo t/n- fa l'occhiolino -Un po' ti piace-
Non rispondo.
-Chi tace acconsente- ride mentre ci dirigiamo dagli altri due.
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Dean e Castiel sono davanti all'Impala.
Castile mi guarda, poi sorride.
Probabilmente sorrido anche io perché Sam e Dean si scambiano un'espressione strana.
-Smettila- punzecchio Sam con la mano mentre ci avviciniamo.
-Allora? Trovato niente?- domanda Castiel.
-Niente di niente- risponde Sam -Dovremmo fare un giro in centrale, io e Dean andiamo a vedere il corpo, tu e t/n alla centrale. Avete i distintivi?-
Sbuffo poi tiro fuori il mio.
-Io non ho un distintivo- ammette deluso l'angelo.
-Ci ho pensato io- dice fiero Dean, aprendo il cofano dell'auto e tirando fuori il tesserino dell'fbi con la foto di Castiel.
-Perfetto- alzo gli occhi al cielo.
Non è che non mi piace Castiel, anzi, tutto il contrario.
È intelligente, ha dei begli occhi, é simpatico, ha un bel sed... Ok basta.
Solo che, ho paura ecco, ho paura di innamorarmi di lui.
Forse però è una cosa inevitabile.
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-Agente Mercury- mostro il distintivo e stringo la mano al poliziotto -Lui è l'agente Beyonce-
Castiel tira fuori il suo distintivo.
Il poliziotto inclina la testa di lato, mi giro per guardare.
Il distintivo di Castiel é sottosopra.
Accidenti.
Glieli sfilo dalla mano e lo giro.
La sua mano sfiora la mia.
Rabbrividisco.
-Deve scusalo- dico all'agente -É nuovo...-
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Finiamo il caso e torniamo al bunker.
È tardi e tutti stanno dormendo.
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la camera dell'angelo.
Busso.
-Avanti-
Ovviamente è sveglio, gli angeli non hanno bisogno di dormire.
Apro la porta, é seduto sul letto a guardare la tv.
Sta diventando una vera e propria dipendenza per lui.
Sorrido.
-Credevo stessi dormendo- dice senza distogliere li sguardo dalla televisione.
-Non riuscivo... Volevo chiederti scusa-
Stavolta si gira, mette in pausa il programma e mi invita a sedermi -Scusa per cosa?-
-Per l'altra mattina, probabilmente ti ho messo in imbarazzo, non avrei dovuto dirlo davanti ai ragazzi-
-Perché dovrei sentirmi in imbarazzo t/n?- domanda confuso, poi scuote la testa -Sono io che dovrei chiederti scusa-
-Nono, non ti preoccupare, davvero- mi siedo accanto a lui e gli prendo un mano.
Lui si schiarisce la gola e mi guarda.
I suoi occhi azzurri mi ipotizzano.
Mi sporgo in avanti, d'istinto, senza neanche rendermene conto.
-Grazie- dice a un soffio dalla mia faccia.
-Per cosa- sussurro, é così vicino.
-Per oggi, ho fatto la figura dell'idiota con quel poliziotto- si gratta la fronte -Perché sei così vicina?- aggiunge sottovoce.
-Perché mi piaci- sussurro imitandolo.
-Ah. Beh se è così allora- si avvicina ancora.
Una vampata di calore mi sale fino alle guance.
Lo guardo negli occhi, poi il mio sguardo cade sulle sue labbra, poi di nuovo negli occhi.
Cattura la mia bocca con la sua in un leggero bacio.
