Faster‼️ [Bnkr44]

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Immagina per chisenonio04
Spero ti piaccia 💚

Siamo seduti sui divanetti in terrazza, lui è accanto a me, il sole del tramonto ci scalda i volti.

-Cos'è?- sussurra mentre le sue dita sfiorano i lividi ancora ben visibili sul braccio.

-Lo sai- distolgo lo sguardo dai suoi occhi.

Si sporge e posa le sue labbra dove fino a pochi istanti fa c'erano le dita -Sei bellissima-

Un brivido mi percorre la schiena quando sale con la bocca dal braccio al collo per poi fermarsi a pochi millimetri dalle mie labbra.

-Andrea- bisbiglio prima che lui mi lasci un bacio sulla guancia poi sulle labbra.

Gli stringo le braccia dietro la nuca e lo tiro a me mentre insinua la lingua tra i miei denti e la attorciglia alla mia.

-Aspetta- ansimo quando sbottona il primo bottone della propria camicia.

E i ricordi mi riaffiorano, travolgendomi come una valanga:

-Vieni qui, non ti faccio niente piccola- sorrideva sempre con quell'aria beffarda in volto, il suo sorriso lo odiavo.

Lo odio tutt'ora.

Solo qualche ora fa stavo tornando a casa, n/ex mi era piombato addosso dal nulla, iniziando a spintonarmi.

-Vieni ti dò un passaggio- aveva detto, ci ero già passata diverse volte in passato e mi ero ripromessa che non sarebbe più successo.

-No-

-No?- Inizia a ridere come se avessi appena fatto una battuta -Sali in questa cazzo di macchina- insisteva mentre la sua mano si posava in fondo alla mia schiena e cercava di insinuarsi al di sotto dei vestiti.

-Ha detto no, non hai sentito?-

Ci voltammo entrambi, credevo che i ragazzi se ne fossero già andati invece, forse per fortuna, Andrea era appena sceso.

-E tu chi cazzo sei? La guardia del corpo?- n/ex si era subito scaldato, stringendo i pugni lungo i fianchi con la rabbia che gli ribolliva nelle vene.

Sorrisi, forse stavolta non mi avrebbe fatto niente.

-Vattene n/ex- ripeté.

-Altrimenti?- domandò spavaldo, tirandosi sú le maniche della felpa.

Guardai Andrea, non sembrava intenzionato a litigare con lui e mi fece cenno di avvicinarmi.

Mossi qualche passo e mi ritrovai al suo fianco.

N/ex si avvicinò a sua volta -Allora? Che fai?- lo incitò cercando di afferrarmi un braccio.

Non rispose ed entrò nel portone del palazzo, lo seguii e, quando anche n/ex cercò di entrare gli richiuse la porta in faccia -Puttana!- si sentì gridare da fuori, un paio d'altre imprecazioni poi finalmente il rumore della macchina che partiva mi fece tranquillizzare.

-Pff... Che stronzo- disse tra sé e sé poi si rivolse a me -Sali dai-

Scossi la testa.

Sono due persone distinte, lontane anni luce.

-Si- dico convinta, nei suoi occhi brilla un barlume di speranza.

Gli apro la camicia, scoprendogli il petto scolpito.

Sorride poi mi bacia di nuovo, passandomi le dita tra i capelli e tirandomi sempre più vicina.

Quando non ne posso più della distanza mi alzo e mi siedo a cavalcioni su di lui.

Appoggia la testa allo schienale -Dio se sei bella- sussurra quando mi sfilo la maglia da sopra la testa, rimanendo solo in reggiseno che, quasi subito, le sue dita mi sganciano.

Si sporge con la testa e mi passa la lingua sul capezzolo che rabbrividisce al suo tocco.

Mi posa le mani sui fianchi mentre mi tira verso di sé riprendendo a baciami le labbra.

Gemo contro il suo orecchio quando, dopo che mi ha sfilato i jeans le sua dita si sono insinuate dentro la mia intimità e le ora le muove lentamente.

Troppo lentamente.

-Andrea- ansimo contro la sua bocca quando, pur di farlo muovere più velocemente inizio ad ondeggiare il bacino sopra la sua mano.

-Cristo- impreca con voce roca quando con impazienza cerco la cerniera dei suoi pantaloni e glieli abbasso velocemente.

Il suo membro mi spingeva contro l'intento coscia già da un po'.

Lo prendo tra le mani e lo armeggio con le dita prima di allinearlo con la mia apertura.

Freme di desiderio ma nonostante questo aspetta la mia approvazione.

Annuisco, stringo le mie dita alle sue e spingo.

Mi entra dentro con un colpo deciso, come se da tempo non aspettasse altro.

-Ti amo- dice, forse trascinato dal momento, forse perché lo pensa davvero.

Una scarica di adrenalina mi scuote il corpo quando trema dentro di me mentre ondeggio il bacino e gli avvolgo le gambe attorno alla vita perché mi piace sentirlo spingere sempre più in profondità.

Quando lo avvolgo raggiungiamo entrambi il culmine del piacere.

Uno strato di sudore gli imperla la fronte, gliela asciugo con il dorso della mano poi, prima di alzarmi e rivestirmi lo bacio.

-Non ti ho fatto male vero?- domanda preoccupato.

-Sei perfetto Andrea- dico sinceramente, è la verità che forse non avevo mai voluto ammettere.

Mi infilo la sua felpa e appoggio la testa alla sua spalla mentre guardiamo il cielo, ormai le stelle sono quasi completamente visibili.

-Prima...- sussurro mentre le mie dita giocherellano con le sue, dopo infiniti minuti di silenzio -... Hai detto una cosa-

Mi guarda, ci pensa poi sorride -Che ti amo?-

Annuisco.

-È vero- incrocia le braccia al petto e guarda la città -Ti amo- ripete.

-Anch'io- ammetto nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.

Immagina multifandom - Richieste AperteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora