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-Hei-
-Hei- rispondo sorridendo.
Si mette a sedere sul letto, stiracchia le braccia poi mi guarda -Dormito bene?-
Annuisco, è la prima volta che io Sam dormiamo insieme e stare tra le sue braccia tutta la notte é stato bellissimo.
Mi dà un bacio veloce poi scivola già dal materasso e si infila una camicia di flanella blu.
-Dove vai?- chiedo.
-A fare colazione, vieni?- mi allunga una mano come farebbe un bambino.
Mi sciolgo per quel gesto e mi alzo, metto la felpa e afferro la sua mano.
Camminiamo per i corridoi del Bunker tenendoci per mano come due quindicenni.
Sorrido di nuovo, non riesco a non farlo sempre ultimamente.
-Sei carina quando sorridi così- dice senza però avermi ancora guardata.
Arrossisco.
Entriamo in cucina, Dean e già seduto al tavolo e sta mangiando in modo animalesco una crostata.
-Sempre elegantissimo...- scherzo.
Il ragazzo alza gli occhi al cielo e continua ad abbuffarsi.
-Stavo pensando che qualcuno dovrebbe dire a Castiel di uscire ogni tanto dalla mia camera- inizia Sam -È un angelo ma tutte quelle cose che si guarda non so quanto gli facciano bene-
Dean solleva finalmente la faccia dal piatto -Ecco bravo, andate a fare spesa-
-Vai tu-
-Eh no Sam, hai tritato tu fuori l'argomento Castiel, andate su, che vi fa bene-
Sam scuote la testa, finisce di bere il suo caffè, mi lascia un bacio veloce sulla fronte poi scompare oltre la porta.
Rimaniamo io e Dean che, tra l'altro, mi fissa in modo inquietante.
-Cosa- dico con metà faccia coperta dalla tazza di latte.
Alza un sopracciglio e sorride -Allora... Tu e Sammy- fa l'occhiolino e altri gesti che non sto a descrivere.
-No- taglio corto posando la tazza vuota.
-Come no?-
-No Dean, non ne parlerò con te-
-D'accordo, però come va? Sei felice?- continua leccando la marmellata dal cucchiaino.
Annuisco e appoggio la testa sulle mani -Come non potrei esserlo- sospiro -Amo Sam da praticamente sempre- dico senza nemmeno pensarci poi mi faccio seria -E... Ora non vorrei illudermi ma credo mi ami un po' anche lui-
Dean non risponde, limitandosi a gettare un'occhiata alla porta, Sam entra a grandi passi, prende le chiavi dal mobile e prima di uscire ci guarda -Perché tutt'un tratto questo silenzio?-
Fortunatamente prima che Dean possa dire qualcosa Castiel lo chiama e Sam se ne va.
-Credi abbia sentito?- domando improvvisamente in preda al panico.
Dean sta zitto.
-Winchester sto parlando con te-
Dean esce dalla stanza come se non lo vedessi.
-Dean!-
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Dopo cena decido di leggere qualcosa e mi dirigo verso l'enorme libreria.
Fisso indecisa ogni volume, passando le dita sui dorsetti.
Rimarrei tra i libri per sempre se solo potessi.
Sono talmente persa tra l'infinità di titoli che quando due braccia mi cingono da dietro sobbalzo.
Sam mi sfiora il collo con le labbra.
-Sammy- alzo una mano verso dietro per toccargli il viso.
-Scusa non volevo spaventarti- dice.
Mi rigiro tra le sue braccia per guardarlo in faccia.
-Che leggi?- chiede guardando oltre me.
-Non ho ancora deciso- ammetto pensierosa -Hai qualche consiglio?-
Annuisce -Si ma prima volevo parlarti- dice serio.
Subito mi prende male, vuole lasciarmi?
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Capisco che non è niente di negativo quando un sorriso affiora sulle sue labbra.
-Allora... Prima di tutto volevo dirti che sono felice con te- dice.
Il mio cuore si scioglie.
-E che mi piaci da praticamente sempre-
Inclino la testa di lato e socchiudo gli occhi, perché questa frase mi suona così familiare?
-E voglio che tu sappia che ti amo t/n... Ora non vorrei illudermi ma-
Lo interrompo -Hai sentito- arrossisco, probabilmente sembro un peperone.
Sam ridacchia -Ho sentito- conferma poi appoggia la sua fronte alla mia.
-Allora?- insiste.
-Non dico niente perché non so cosa dire se non che ti amo- sorrido.
Sam ridacchia, sento il suo fiato sul viso.
Mi prende il volto tra le mani e mi bacia.
Poi toglie una mano e afferra qualcosa alle mie spalle, nella libreria.
-Tieni- dice mettendomi in mano Il grande Gatsby -A me è piaciuto-
L'ho già letto ma non importa, ora che so che piace a Sammy lo rileggerò volentieri.
