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Il sole mattutino filtra attraverso le finestre spalancate, tingendo di un caldo bagliore l'ampia sala dove io e Jack ci stiamo allenando.
La lama della spada sibila nell'aria mentre gli impartisco istruzioni, i suoi occhi concentrati fissi su di me.
-Va bene, Jack, concentrati sulla postura- gli dico, cercando di trasmettergli la mia determinazione.
Ha fatto dei progressi notevoli, ma c'è ancora tanto da imparare.
Riesce a seguire i miei consigli, ma un momento di distrazione è sufficiente perché la lama sfugga alla sua presa.
-No!- esclamo, vedendolo cadere a terra e notando la felpa tingersi di rosso.
-Sto bene, t/n, è solo un graffio- tenta di rassicurarmi, ma non posso fare a meno di sentire la mia preoccupazione crescere mentre mi affretto a recuperare il kit di pronto soccorso.
Torno velocemente, ma il suo sguardo fisso su di me non sfugge alla mia attenzione.
Le mie mani tremano leggermente mentre curvo la testa per medicare la ferita di Jack.
La morbidezza della sua pelle sotto le mie dita è un contrasto stridente con la tensione che c'è nell'aria intorno a no.
Ogni tocco è carico di una sensazione di delicatezza estrema, mentre cerco di evitare di ferirlo ulteriormente.
Il taglio sul suo braccio sembra pulsare sotto il mio tocco, e ogni movimento è fatto con la massima cautela.
Sollevo lo sguardo di tanto in tanto e incrocio il suo sguardo intenso, sentendo il calore che mi invade le guance mentre l'imbarazzo cresce dentro di me.
È un momento così intimo, quasi troppo intenso da sopportare.
Ogni sensazione è amplificata, ogni piccolo dettaglio è inciso nella mia mente mentre mi sforzo di rimanere concentrata sulla ferita.
Nonostante l'imbarazzo che mi avvolge, c'è anche una strana bellezza in questo momento.
È come se, in mezzo alla vulnerabilità condivisa, ci stessimo avvicinando ancora di più.
È come se quel breve momento di intimità ci avesse aperto gli occhi su una connessione che non avevamo mai notato prima.
E mentre continuo a medicare la sua ferita, spero segretamente che questo momento non finisca mai.
Spero che possiamo rimanere lì, solo noi due, immersi in questa sensazione di vicinanza e intimità che sembra avvolgerci.
Ogni tanto sollevo lo sguardo e incontro il suo.
-Cosa c'è?- chiedo, cercando di mantenere la calma nonostante il mio cuore battere a mille.
Jack esita per un momento, poi con voce incerta dice -Forse... forse mi piaci-
La mia mente vacilla per un attimo, il sangue affluendo alle guance mentre cerco di elaborare le sue parole.
Il mio cuore batte con forza mentre mi avvicino a Jack, sentendo il calore del suo respiro sul mio viso.
Ogni passo era carico di anticipazione, il desiderio di sentire la sua pelle contro la mia, di assaporare il dolce contatto delle sue labbra.
Quando finalmente ci incontriamo, il mondo sembra fermarsi per un istante.
Le nostre labbra si sfiorano delicatamente, come petali di rosa che si aprono al primo raggio di sole.
Il suo respiro si mescola al mio, creando un'armonia perfetta che riempie l'aria intorno a noi.
È un momento breve ma intenso, un istante in cui il tempo sembra sospeso.
Ogni sensazione è amplificata, ogni piccolo dettaglio inciso nella memoria: il gusto dolce dei suoi labbra, la morbidezza della sua pelle, il calore del suo respiro che si mescola al mio.
Poi, con un leggero sospiro, ci separiamo, ritornando alla realtà del nostro allenamento.
