Carl Grimes❗[Twd]

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Immagina per PriscillaRos1
Spero ti piaccia 💚

Mi sveglio in piena notte perché sento dei rumori dalla stanza accanto

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Mi sveglio in piena notte perché sento dei rumori dalla stanza accanto.

Scendo dal letto, il pavimento è freddo a contatto con i piedi nudi.

Rabbrividisco e mi stringo nella maglia poi esco in corridoio e busso alla porta.

La socchiudo -Carl posso entrare?-

Non risponde, sta dormendo, mi avvicino, gli poggio una mano sulla fronte imperlata dal sudore.

Sta avendo un incubo.

Un sottile strato di barba gli ricopre le guance.

È così diverso da quando lui e Rick mi hanno trovata nei boschi, non è più un bambino.

Nemmeno io sono più una bambina.

È da tempo che devo trattenermi quando mi sta così vicino, sono attratta da Carl più che da chiunque altro.

Ha il viso contratto in una smorfia di dolore.

Fa freddo, afferro la felpa sulla sedia e me la infilo.

Gli passo le dita tra i capelli -Carl?- lo chiamo scuotendolo delicatamente per una spalla -È solo un incubo- dico.

Lui in risposta si siede di scatto sul letto spalancando gli occhi e lanciando un gridolino di terrore.

Mi abbraccia.

-Shh, é tutto ok- lo rassicuro passandogli una mano sulla schiena.

Si ricompone sul letto e mi guarda -Scusa se ti ho svegliata... Di nuovo-

Sorrido -È il mio dovere Cowboy- faccio l'occhiolino e lo spintono con il gomito solo che, inavvertitamente lui si scosta e invece di colpire lui il mio braccio va contro la spalliera del letto così i nostri visi si ritrovano a pochi millimetri di distanza.

Ridacchia poi mi fa posto vicino a lui, ci sdraiamo l'uno di fianco all'altra e iniziamo a parlare fin quando non ci addormentiamo.

È da anni che facciamo così e mi piace.

La mattina seguente mi sveglio perché qualcosa mi solletica la faccia, Carl con un dito sta tracciando i contorni del mio viso.

Sorrido e socchiudo gli occhi.

-Russi- dice ma non lo sento nemmeno, i miei occhi navigano per i suoi blu e una strana sensazione mi sale dal basso.

Senza nemmeno rendermene inizio a sfiorare le sue labbra con i polpastrelli poi mi sporgo e poso la mia bocca sulla sua.

Quando mi rendo conto di cosa sto facendo mi alzo di scatto e mi allontano velocemente, mi fermo davanti alla finestra.

-Scusa... Io- deglutisco in preda al panico -Non volevo... Io... Scusa-

Carl si alza.

Non sembra arrabbiato, mi posa le mani sui fianchi e mi guarda negli occhi.

Ha il respiro affannato quasi quanto il mio e ha un'espressione pensierosa in faccia.

Ci pensa ancora qualche istante poi decide di sporgersi verso di me e baciarmi.

Si allontana di poco e mi guarda.

-Carl?- sussurro.

Lui annuisce e mi bacia di nuovo, insinuando la sua lingua tra i miei denti e le sue mani sotto la felpa -Indossi la mia felpa- ansima tra un bacio e l'altro mentre mi spinge sempre più contro la parete.

Ho il cervello talmente andato che non riesco nemmeno a formulare una risposta di senso compiuto così mi limito a tirarlo verso di me.

I nostri baci sono affamati.

Gli metto le mani sul petto e gli sbottono la camicia.

Rimane a petto nudo mentre faccio scivolare le dita sul suo corpo percorso da brividi.

Faccio leva con la schiena sul muro e stringo le cosce al suo bacino, sento il suo membro premermi contro attraverso gli strati di tessuto che ci separano.

Intanto le sue mani da sotto la felpa mi sganciano il reggiseno.

Leva una mano dalla mia schiena e la porta in basso, infilandola sotto i miei pantaloni.

Alzo gli occhi al cielo e gemo contro la sua bocca quando le muove dentro di me abilmente, facendo accrescere il mio desiderio.

-Carl- ansimo, come se il suo nome fosse l'unica parola che conosco.

-Si- grugnisce in risposta infilando un altro dito mentre mi bacia il collo.

È quasi riuscito a sfilarmi la maglia quando Enid fa irruzione nella stanza -Oh Cristo!- grida coprendosi il viso e voltandosi di spalle.

Io e Carl ci allontaniamo visibilmente in imbarazzo, si riveste poi corre di sotto ed esce sbattendo la porta.

Mi sistemo ed esco dalla camera di Carl, Enid mi segue in giardino.

-Allora... Tu e Carl?- alza un sopracciglio.

-Io e Carl niente-

-Infatti ho visto come non facevate niente-

-Vorrei tu dimenticassi quello che hai visto-

-Credimi, se potessi l'avrei già fatto- dice disgustata.

Che vergogna.

Continuiamo a parlare poi quando è ora iniziamo l'allenamento.

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Carl torna di sera tardi, io sono seduta sul divano mentre Rick prepara la cena.

Posa lo zaino per terra e si butta sul divano accanto a me -Sono a casa!- grida al padre.

Arrossisco immediatamente quando attorciglia una mia ciocca di capelli attorno alle proprie dita.

-Ti amo- sussurra al mio orecchio.

Mi volto verso di lui -A... Anche io- balbetto prima che lui mi rubi un dolce bacio.

Immagina multifandom - Richieste AperteWhere stories live. Discover now