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Chiudo l'acqua del lavandino in cucina e mi allungo verso il mobile per posare i piatti che ho appena finito di lavare.
Sto sistemando i bicchieri quando due braccia mi cingono da dietro, guardo Carl da sopra la spalla -Hei-
-Hei- sussurra al mio orecchio.
Mi sposta i capelli dal collo e mi lascia una scia di baci bollenti.
Sorrido, é da un po' che non passiamo del tempo insieme da soli.
Continuo a sistemare le stoviglie mentre lui mi solleva la maglietta e disegna con le dita dei cerchi sulla mia schiena poi le fa scivolare in avanti sulla pancia.
-Hai le mani congelate- dico anche se il contrasto tra la mia pelle calda e le sue mani fredde non mi dispiace.
Non dice niente, limitandosi a sorridere.
Ricomincia a baciarmi il collo.
Chiudo il mobile e mi volto verso di lui, rigirandomi tra le sue braccia.
Lo bacio poi lo guardo negli occhi mentre le sue mani salgono da sotto la maglietta fino alla chiusura del reggiseno.
-Carl?- ridacchio accarezzandogli la schiena.
Mi bacia, aprendomi la bocca con la lingua e attorcigliandola alla mia.
Ora è un bacio quasi disperato.
Mi stringe di più, facendo aderire i miei fianchi ai suoi.
Ondeggio il bacino contro di lui mentre gli apro la camicia.
Mi sfila la maglia dalla testa poi le sua mani si fermano sulla mia cintura?
-Carl?- apro gli occhi e lo guardo.
-Che c'è? Non vuoi?- domanda con voce roca, quasi deluso.
-Non è questo...- mi mordo il labbro e gli rubo un'altro bacio -Ti senti bene?-
È strano che sia lui a venire a cercarmi in questo modo.
Annuisce e fa rincontrare le nostre bocche all'istante mente mi abbassa i pantaloni.
Mi apre delicatamente le gambe e con una mano mi sfiora.
Rabbrividisco mentre infila un dito e lo muove dentro di me al ritmo del mio bacino.
-Carl- ansimo sul suo collo quanto infila un altro dito.
Mi aggrappo a lui invitandolo a continuare.
Sorride.
Trovo che sia ingiusto che lui sia ancora vestito e, quando sento il suo membro premere contro la mia coscia armeggio con la sua zip dei pantaloni.
-Hei Cowboy fa' piano- gemo a fatica quando infila un terzo dito.
Posa le sua labbra sulla mia spalla mentre io lo tocco, indirizzandolo verso la mia apertura.
Esita un attimo poi però decide di spingermi contro il mobile alle mie spalle e farmici sedere sopra mentre poco per volta mi penetra.
Lo guardo negli occhi tutto il tempo poi inizia a muoversi e gli chiudo.
Carl ritrova le mie labbra e mi bacia carico di desiderio.
-T/n ti amo- ansima quando avvolgo le mie gambe alla sua vita per farlo entrare sempre più in profondità.
Quando esce e si allontana da me per rivestirsi ha un'espressione strana in volto.
-Che hai?- chiedo mentre chiudo la cintura.
-Nulla- dice abbottonando la camicia ed aprendo il frigo per versarsi un bicchiere d'acqua.
-Ho sbagliato qualcosa?-
-Sei perfetta-
-Allora cosa?-
-Niente-
Beve velocemente poi si asciuga la bocca con la manica.
-Invece si- gli prendo una mano e gli arrotolo meglio la manica fino al gomito.
Abbassa la testa sulle mie mani e sbuffa -Stamattina ti ho vista parlare con il ragazzo nuovo- dice.
Alzo un sopracciglio -Con Jhon?-
-Si. Con Jhon- ripete in tono freddo.
Sorrido -Ok.. Quindi?-
-Quindi siete praticamente uguali!- alza le braccia poi le fa ricadere lungo i fianchi -Vi piacciono le stesse cose! Ascoltate la stessa musica, leggete gli stessi libri! Fate persino il compleanno lo stesso mese!-
-Carl ti fermo subito- lo zittisco -Non è che se parlo con Jhon in automatico significa che mi piace- spiego.
-Ma se-
-Shh, fammi finire. E io amo te e basta- gli metto le mani sulle guance rosse -Ok?-
Annuisce.
-Ok?- ripeto.
-Si- dice poco convinto
-Cosa c'è ancora?-
-L'altra notte ho sognato che tu e lui...- fa dei gesti impacciati e diventa rosso come un pomodoro.
-Io e lui? Sbaglio o l'ho appena fatto con te? Io non vedo Jhon da nessuna parte ora, non so tu- rido perché è una situazione ridicola.
-Non è divertente- sbuffa.
-Si invece- gli scosto i capelli dalla fronte -Solo io e te- dico.
