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-Probabilmente pensavate che non ce ne accorgessimo- dice Rossi.
Sto prendendo la mia roba per tornare a casa, abbiamo finito da poco un caso e il jet è appena atterrato a Quantico.
-Riguardo a cosa Dave?- domando, non ho la minima idea a cosa si riferisca.
Hotch scuote la testa e nasconde un sorriso.
Cosa diavolo hanno in mente ora?
Derek e JJ bloccano il portellone che si sta aprendo.
Garcia non riesce a non ridere.
Guardo Spencer ancora addormentato, é coricato sul divanetto ed è ignaro di tuttociò.
Poso il bagaglio e guardo negli occhi uno per uno -Mi dite cosa succede?- domando.
Rossi incrocia le braccia al petto -Diccelo tu t/n-
-Mh?-
Derek si appoggia al sedile -Dai cervellona, sappiamo che tu e Spencer siete sposati-
Un colpo al cuore.
Mi siedo velocemente mentre un capogiro mi assale.
-Cosa?- mento.
-T/n si vede lontano un miglio che siete innamorati- interviene JJ.
-Pfff... Non è vero- il mio sguardo ricade su Spencer.
-Si capisce dal modo in qui vi guardate, o meglio, non vi guardate, non incrociate mai lo sguardo, i vostri movimenti sono sempre così ben studiati in modo che non vi tocchiate mai... É ovvio che è tutto fatto apposta- insiste Rossi.
Sbuffo e scuoto la testa.
Hotch continua a fissarmi.
-Non...- apro e chiudo convulsamente le dita, due anni di segreti e poi?
Poi loro sanno tutto.
Penelope fa guizzare i suoi occhi da me a Spencer, da Spencer a me.
Che senso ha continuare a mentire ormai?
-D'accordo...-
-Ah ah! Lo sapevo- esclama Morgan fiero.
-Perché non ce lo hai detto?- domandano all'unisono JJ e Penelope, sembrano offese.
-Non volevamo farlo sapere... Credevamo non fosse ammesso tra colleghi- ammetto.
Spencer si stiracchia poi si alza e guarda dal finestrino -Perché nessuno ha detto che siamo arrivati?-, tutti lo guardano.
-Che c'è?- sbadiglia poi percorre l'aereo a grandi falcate, dirigendosi verso l'angolo bar -Qualcuno vuole un caffè?- chiede.
Lui non sa che loro sanno.
Quando mi passa accanto, stando attento a non sfiorarmi nemmeno sospiro e gli afferro una mano.
Mi guarda e scuote la testa come per dire "Ma che fai?"
-Spence lo sanno- dico.
-Lo sanno?-
-Lo sappiamo- confermano gli altri, Derek ride euforico e si avvicina a Reid, dandogli una pacca sulla spalla -Hai capito il genietto- fa l'occhiolino.
La sua mano é ancora nella mia, le sue dita disegnano dei cerchi sul mio palmo.
È una cosa che fa quando è nervoso.
E ora è nervoso.
Molto nervoso.
Abbasso lo sguardo sul pavimento -Scusate- dico in un sussurro.
-Non scusarti-, Hotch é a braccia incrociate -Lo sapevo già da prima che se ne accorgessero loro, non preoccupatevi, penserò io a compilare i certificati di idoneità per restare insieme nella stessa squadra-
-Davvero?- domando felice, menomale.
-Grazie- corro ad abbracciarlo nonostante lui rimanga immobile come un palo, -Ora possiamo andare? Sto morendo di fame- ammetto guardano Derek che blocca ancora la porta.
-Solo se accettate un invito a cena da me, abbiamo un po' di cui parlare- propone Rossi.
-Qualche racconto riguardo al matrimonio magari- dice Garcia entusiasta.
Spencer mi guarda, io annuisco -Ok ok siamo dei vostri-
Scendiamo tutti dal jet, diretti verso casa di David.
Nel tragitto tra l'aeroporto e l'auto io e Spencer ci teniamo per mano.
Lo guardo mentre sento gli ingranaggi nel suo cervello lavorare.
-A cosa pensi?- domando ridendo.
-Mi sfugge come siano riusciti a capirlo- si sistema la tracolla sulla spalla.
-Meglio così no? Detestavo mentire a loro- ammetto.
Questa confessione con il resto della squadra mi ha tolto un macigno dal petto.
-Forse hai ragione-
Continuo a camminare ma qualcosa mi strattona indietro, il ragazzo si è fermato -Spencer?- torno da lui.
Allarga le braccia in modo che possa abbracciarlo -Ti amo- dice prima di baciarmi dolcemente.
-Anche io- sorrido mentre appoggio la fronte sulla sua spalla.
Mi solleva il mento con due dita -Io... di... più... T/n- precisa dandomi tanti piccoli baci tra una parola e l'altra.
-Ma smettila va- rido e continuiamo a camminare.
Dopo qualche metro mi volto verso di Spencer, ha messo il broncio e non posso fare a meno di sorridere, é così adorabile quando lo fa.
Mi piazzo davanti a lui e lo bacio di nuovo, é bello poterlo fare senza il timore che gli altri ci vedano.
Mi posa le mani sui fianchi e sorride contro le mie labbra.
Le farfalle nello stomaco impazziscono e rabbrividisco nonostante ormai avrei dovuto farci l'abitudine.
Un clacson suona e ci voltiamo.
Derek passa a tutta velocità in auto, tirando giù il finestrino -Piccioncini muovetevi! Sapete che Dave odia quando si arriva in ritardo a cena-
-Dovremmo andare- dice.
Arriviamo alla sua macchina, mentre saliamo penso a quello che ha detto Penelope -Sai vero che mostrerò agli altri la foto in cui tu ti rovesci addosso la torta vero?- rido.
-Certo, perché io racconterò che tu sei caduta otto volte mentre ballavamo- ribatte fiero di se.
