Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Sono ormai quasi quattro mesi che è arrivata quella nuova ragazza, Tris.
Mio fratello Quattro non fa altro che girarle intorno e oggi è tornato al nostro appartamento con l'espressione di un cane bastonato.
Poso la spazzola con cui mi stavo pettinando e mi volto verso di lui.
-Che cos'è successo ora?-
-Ho chiesto a Tris se voleva venire con me nella città- spiega sedendosi sul proprio letto.
Ridacchio.
-Non è divertente t/n, ha detto che non sono il suo tipo-
-Lo so- dico.
-Lo sai?- domanda confuso.
Annuisco e mi alzo, afferro lo zaino e mi dirigo alla porta.
-Non aspettarmi stasera, probabilmente torno tardi- dico guardandomi un ultima volta allo specchio.
Si alza e mi sistema la spallina del vestito -Dove stai andando vestita così?- mi guarda.
-In città con Tris- rido e mi chiudo la porta alle spalle.
Finalmente ho trovato il coraggio di chiederglielo.
Lei contro ogni aspettativa ha accettato.
Ci incontriamo in uno dei palazzi abbandonati della città, ha detto che portava lei da mangiare.
Saltello per strada e gli altri intrepidi mi guardano male.
Non mi importa.
Mi fermo solo davanti ad una vetrina rotta, nel riflesso c'è una ragazza con il volto radioso, un vestito corto viola e delle scarpe da ginnastica bianche.
Per la prima volta dopo molto mi piaccio davvero.
Continuo a camminare poi salgo le scale malmesse e raggiungo l'ultimo piano, faccio ancora una rampa e mi ritrovo sul tetto.
C'è un piccolo terrazzo attrezzato con un tavolo, due sedie e una piccola radio che trasmette musica da sottofondo.
-Hei- saluto la ragazza intenta a mettere sul tavolo del cibo, probabilmente rubato dalla mensa.
Mi si scalda il cuore quando vedo una porzione di tiramisù, il mio dolce preferito.
-Ciao!- sorride e mi fa segno di sedermi.
Iniziamo a mangiare parlando di quello fatto durante la giornata.
-Un po' mi dispiace per Tobias- ammetto addentrando l'ultimo pezzo di dolce.
-A me no, se fosse stato il mio tipo ora io e te non saremmo qui- spiega.
Sento le farfalle nello stomaco quando la sua mano si posa sulla mia sopra il tavolo ormai vuoto.
Sorrido e abbasso lo sguardo.
Tris si alza.
La guardo mentre cambia stazione nella radio e parte una musica da sala.
-Sai ballare?- domanda.
Scuoto la testa, non ho mai ballato con nessuno prima, solo da sola in camera con la musica a palla.
Mi porge una mano per alzarmi e mi strascina con lei -Non è difficile-
Porta una mia mano sul suo fianco e mi posa la sua sulla spalla.
Iniziamo a volteggiare, io continua a fissare i miei piedi che si muovono impacciati.
-Ora guarda me- dice.
La guardo e sospiro, non posso credere stia succedendo davvero.
Rimaniamo lì a ballare in silenzio fissandoci negli occhi.
-T/n?-
-Tris?-
Domandiamo all'unisono.
Poi ridiamo e contemporaneamente ci muoviamo per baciarci.
Le sue labbra incontrano le mie a metà strada.
Mi mette entrambe le mani sui fianchi e mi stringe a sé.
-Cavolo se sei bella- sussurro quando ci stacchiamo.
-Mica male nemmeno tu, t/n- sorride poi mi bacia di nuovo.
