Capitolo 27

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Oddio. Sono su di giri. Si può essere su di giri per così poco? Anche se lo ammetto, mi sento molto confusa. Sto ancora cercando di superare la mia cottarella per Andrew, una cotta che, non appena ho accettato è miseramente naufragata. In effetti, considerando che mi sono resa conto del mio interesse solo perché Valeria l'ha baciato, le premesse non erano delle migliori. 

<<La smetti? Mi pare di vedere le rotelle del tuo cervello girare come impazzite>>, borbotta Ross guardandomi attraverso il suo bicchiere di birra.

<<Dai Ross! Prova a capirmi>>.

<<Giuro che ci sto provando, ma proprio non so perché tu ti stia facendo problemi. Gianluca era l'obbiettivo iniziale. Al diavolo Andrew!>>.

<<Hai ragione! Andrew si è comportato male con me. Dio mio, ma come ha potuto pensare di farmi da Cupido?! Non ho ancora avuto l'occasione di litigare con lui come si deve>>, esclamo convinta, <<Certo anche Gianluca, è stato incostante>>. 

<<Chissà che problemi ha avuto>>, risponde lei pensierosa.

<<Vabbè, è vero, Gianluca è giustificato. Ha il cuore indurito dal dolore>>, dico con tono melodrammatico.

<<Escici e basta! Senza problemi e senza pensare ad Andrew>>.

<<Lo so...brutta cosa essere ansiose e paranoiche>>, borbotto, <<Ma Ross, davvero, mettiti nei miei panni. Non ho un appuntamento da troppo tempo>>. 

<<E il deejay dove lo metti?>>, mi chiede sghignazzando. 

Le lancio uno sguardo fulminante: <<Direi che quello non conta! Il deejay ciclista>>. 

<<Che aveva anche due nomi. Ti ricordi?>>. 

Scoppiamo entrambe a ridere al ricordo del nipote della signora Carla. Lui con quella sua tutina aderente e la carriera politica. Mamma mia. 

<<E l'amico di Andrew dove lo metti?>>, aggiunge. 

<<Non era un appuntamento, ma un'uscita in amicizia! Infatti, ogni tanto mi scrive... e io gli rispondo. E' simpatico, ma non avrei dovuto perdonarlo così facilmente>>. 

<<E invece te la prendi con Andrew>>.

<<Perché mi ha ferita, Ross. E non se ne è nemmeno reso conto. Non parliamone più>>. 

Lei annuisce e, per cambiare discorso, inizia a raccontarmi le sue novità sul lavoro. Questa volta si sofferma in particolar modo sul figlio di un paziente che ha conosciuto alla macchinetta del caffè. Ovviamente, non essendo ricoverato nel suo piano, non ha molte occasioni di incontrarlo.

<<Ti interessa?>>, le chiedo schiettamente. 

<<No, ma che c'entra! Fraintendi sempre. E' una persona simpatica. Ed è un figlio di un paziente dell'ospedale>>, replica secca. 

<<Dai Ross, non è mica un tuo paziente. Se ti interessa, va bene!>>. 

<<Sarebbe strano se fosse un mio paziente>>, mi risponde sghignazzando. Considerando che fa la ginecologa, sarebbe strano sul serio.


La sera dopo mi preparo per il mio famoso appuntamento. Per la prima volta in vita mia sono in perfetto orario. Nonostante le continue intromissioni di Michela che, mentre sto uscendo, mi ripete per l'ennesima volta di saltare addosso a Gianluca.

<<Lo sai che non lo farò>>, replico.

<<Allora speriamo che lui sia più sveglio di te!>>.

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