Capitolo 29

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<<Allora, Andrew, giusto?>>, gli domanda mia madre lanciandomi un eloquente sguardo, <<Tu ed Emma siete amici?>>.

Lei lo sa benissimo. Le ho raccontato ogni dettaglio su Andrew e sulla mia cotta.

Vedo chiaramente che Andrew sta riflettendo su cosa rispondere prima che riesca a dire: <<Abbiamo un rapporto amichevole>>.

Tipica risposta da avvocato, abile nel rigirare le parole come preferisce.

<<Amichevole in che senso?>>, gli domanda lei con fare inquisitorio.

E per quanto io mi stia godendo il disagio palpabile del coreano, non posso fare a meno di intervenire: <<Mamma, per favore. Andrew è amico di Lorenzo, il fidanzato di Isa. Quindi ogni tanto ci vediamo>>.

<<Sarà, ma è la prima volta che un amico si presenta così alla tua porta>>, dice lei scetticamente.

Andrew fa finta di nulla e ricomincia a dedicarsi allo strano intruglio preparato da mia madre. Dovrebbe essere zuppa al curry, ma c'è qualcosa di strano che galleggia lì dentro. Ho quasi paura ad indagare perché preferirei evitare una scena alla Indiana Jones ne il Tempio Maledetto, quindi chiudo gli occhi e mando giù.

Mi viene quasi da ridere per questa situazione grottesca. O forse è la faccia perplessa di Andrew ad essere divertente.

<<Che lavoro fai, giovanotto?>>, gli domanda Johnny.

<<Sono un avvocato>>.

<<Speriamo tu riesca ad aiutare le persone con il tuo lavoro>>, risponde Johnny. Sono a tavola con i due pacifisti più agguerriti del mondo.

<<Non direi... Andrew aiuta chi lo paga di più>>, mi intrometto fulminando il coreano che ricambia il mio sguardo fissandomi con i suoi scurissimi occhi a mandorla.

<<Detto così sembra quasi una cosa brutta. Aiuto chi è stato accusato ingiustamente>>, replica serio.

Mi limito a sollevare le spalle facendogli capire che non credo ad una parola di ciò che sta dicendo. Litigare con lui davanti alla mia famiglia non è di certo una delle mie mosse più brillanti perché infatti mia madre interviene immediatamente: <<Em, più pacifica per favore>>.

<<A dire il vero, da quando la conosco, Emma è sempre stata agguerrita nei miei confronti>>, precisa il coreano con un sorrisetto. Il bastardo.

Mia mamma e Johnny mi guardano con gli occhi sbarrati.

<<Andrew esagera sempre>>, rispondo a denti stretti tirando un calcio all'avvocato che non riesce a trattenere una smorfia di dolore.

<<C'è una strana tensione tra di voi. Siete sicuri che non ci sia attrazione?>>, domanda Johnny scrutandoci, <<Avete una strana aura>>.

Il coreano, che stava sorseggiando tranquillamente la sua acqua, si ritrova a tossire e, non appena riprende a respirare normalmente, risponde: <<Direi che è esattamente l'opposto>>.

<<Scusami tanto se non sono attraente come le tue clienti!>>, esclamo scocciata senza riuscire a trattenermi, <<Ma, per la cronaca, nemmeno tu mi attrai>>.

<<Che c'entrano le mie clienti adesso? E non ho detto questo, tu vuoi sempre fraintendere>>.

<<Oh non fare il finto tonto con me! E comunque non fraintendo un bel niente, mi attengo alle tue parole caro il mio signor avvocato>>, ribatto incrociando le braccia con aria di sfida.

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