Capitolo 30

5K 212 11
                                    

E' solo quando rivedo Gianluca al lavoro che inizio a dimenticare la mia discussione con Andrew. Ho passato giorni a chiedermi se non avessi esagerato a trattarlo così, ma il ricordo di quanto fatto al mio barista, mi fa passare qualunque dubbio.

Il mio barista...che strana sensazione.

Gianluca mi guarda con un sorriso smagliante: <<Allora, quando mi concedi un altro appuntamento?>>. Mi sfiora delicatamente la guancia con un dito ed è così dolce che potrei sciogliermi.

<<La prima sera in cui siamo entrambi liberi?>>, rispondo ammaliata, cercando di resistere alla tentazione di stendermi per terra e urlare di gioia. Al diavolo Andrew. Forse, la mia vita amorosa si sta riprendendo dal duro colpo provocato da Francesco e io sono qui che penso a quel coreano freddo ed egoista.

Gianluca continua a guardami sorridente e prende posto dietro al bancone. Ogni tanto si volta verso di me e mi lancia sguardi che potrebbero far capitolare anche la donna più fredda di questa terra.

<<Bene, bene. Vedo che qualcuno ha fatto conquiste>>, bisbiglia la donna che si è appena appoggiata al banco. Ovviamente ai suoi occhi niente passa inosservato.

<<Mamma! Sei qui per la colazione?>>, le chiedo felice. Devo ancora abituarmi all'idea di vederla così spesso.

<<Certamente, sappiamo entrambe che le torte di tua sorella sono favolose. Non sai come mi sono mancate in India>>, mi risponde.

<<Vai a sederti, ti porto tutto in un attimo>>, le rispondo ridacchiando felice di vedere che, malgrado tutti gli intrugli che mangia, la passione per i dolci non le è passata. Passione che ho chiaramente ereditato da lei. E i miei fianchi morbidi ne sono la prova.

Taglio una fetta di crostata ai frutti di bosco, la preferita della mamma, e le preparo un tè verde. Perché i dolci vanno bene, ma alla caffeina ci ha rinunciato da quando ha scoperto le proprietà benefiche del tè verde.
Proprio mentre mi avvicino a lei con il vassoio carico, l'elegantissimaa solare signora Choi, entra nel locale e si accomoda al tavolo accanto a quello di mia madre.

<<Buongiorno Valentina>>, la saluto cordialmente, <<Arrivo subito>>.

<<Buongiorno Emma cara>>, replica con il suo solito sorriso gentile.

<<Voilà mamma, torta ai frutti di bosco e il tuo amato tè verde>>, esclamo appoggiandole il tutto sul tavolo, <<Non so proprio come tu possa vivere senza caffè, ma tant'è>>.

Mia mamma sbuffa e non riesce a trattenersi: <<Non parlarmi di caffè, mi sono disintossicata in India. Mi accontento dell'odore>>.

Prendo l'ordinazione della signora Choi e, con mio sommo orrore, mentre mi allontano, la sento dire: <<Allora, lei è la madre di Emma? Un tesoro! Complimenti>>.

Non prevedo nulla di buono e, infatti, quando torno da lei con il suo caffè macchiato, la trovo presissima da un'allegra discussione con mia madre che continua a complimentarsi per il bellissimo Andrew.

<<Cara, dobbiamo assolutamente ricambiare la vostra ospitalità! Emma, devi assolutamente venire a cena da noi>>, esclama entusiasta rivolgendosi a me.

Cerco di non farmi tradire dal panico che mi sta invadendo.

<<Non si preoccupi, non ce n'è bisogno>>, provo a dire, ma la signora sembra non ascoltare ragioni.

<<Dai, dai! Dirò ad Andrew di farti sapere il giorno. Vorrei che ci fosse anche mio marito, il caro signor Choi>>, continua a dire con entusiasmo.

No OtherWhere stories live. Discover now