Capitolo 35

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La musica a volume alto mi rimbomba nelle orecchie, dove mi sembra di sentire anche il mio cuore pulsare. 

<<Forza, ora è il momento della salita in piedi>>, urla l'istruttore nel suo microfono sovrastando le note di Highway to Hell. 

E in effetti mi sembra proprio di stare percorrendo un'autostrada verso l'inferno. In bicicletta. Senza mai muovermi. 

<<Io ti ammazzo>>, bofonchio tra i denti lanciando un'occhiataccia a Ross. E' vero, avevo detto di essere in cerca di un hobby e ho detto che mi piacerebbe buttare giù qualche chiletto, ma insomma...non avevo pensato a sottopormi a questa tortura. Lo spinning. 

Sono un bagno di sudore. 

Ross di fianco a me sghignazza beatamente, pur soffrendo per questa andatura in salita. 

<<Così ti distrai e calmi i bollenti spiriti>>, mi dice sorridendo dalla sua bici. 

<<C'è solo un modo per calmare i miei bollenti spiriti>>, urlo di rimando proprio mentre la musica finisce. Le teste dei presenti, di tutte le età, si girano verso di me. 

Pazienza, tanto più rossa di così non posso diventare. 

Quando la lezione finisce, ci facciamo una doccia e, subito dopo esserci vestite, obbligo Ross a farmi una seduta psicologica. Ho Andrew in testa e la situazione si aggrava di giorno in giorno. 

<<Gli piaci, ormai è chiaro>>, mi ripete saccente. 

<<E allora perché non fa niente?>>, le chiedo con un sospiro. 

<<Amica, qua urge un cocktail. Andiamo da me, ti preparo un margarita e passiamo la notte ad analizzare Andrew Choi. Per tua fortuna domani sono di riposo, anche perchè francamente non credo riuscirei ad andare al lavoro dopo la lezione di oggi>>. 

<<Sì ti prego. E togliamo spinning dalla lista! Facciamo qualcosa di più soft>>. 

<<Come suggerito da tua sorella, potresti iscriverti a un corso di lap dance e provare le mosse sul tuo bell'avvocato>>. 

Io scoppio a ridere: <<Il mio bell'avvocato è un po' rigido, potrei spaventarlo>>. 

Arrivate a casa di Ross, mi sdraio sul suo divano, mentre lei prepara i cocktail. Quello che lei chiama margarita è un intruglio inventato da lei. Sì, c'è la tequila, ma per il resto non ho la minima idea di cosa ci sia dentro. 

<<Ok, the doctor is in>>, esclama sedendosi sulla poltroncina mentre sorseggia il suo cocktail, <<Della sera di Gianluca abbiamo parlato, vuoi aggiungere altro?>>. 

Io mi porto una mano sulla fronte e mi torna in mente l'immagine di Andrew romanticamente inginocchiato davanti a me. 

<<No, solo che mi sento a disagio con me stessa. Ho baciato Gianluca, ma ho passato il resto della sera a fantasticare su Andrew. Quando mi ha abbracciata, Ross, mi sono sentita protetta. Sarà perché è più alto di me di un bel po', ma è stato così tenero>>, rispondo con un altro sospiro. 

<<Allora, di Gianluca ce ne freghiamo. A parte che è uno stronzo problematico, ti ricordo che ci sei uscita solo perché lui si è deciso, ma la tua cotta per lui è svanita mesi fa. Anzi, non so nemmeno se sei mai stata cotta di lui. Lo trovavi carino e gentile, ma non ci hai fatto un pensierino finché non te lo abbiamo suggerito>>, mi dice seriamente, <<Mentre per il tuo avvocato, niente da dire. Decisamente romantico!>>. 

<<Vero? Ed è assurdo perché Andrew non mi è mai sembrato un tipo romantico. E' vero che mi piaceva comunque, ma l'avevo proprio inquadrato male. Comunque passiamo all'ultima volta che ci siamo visti. Gli ho portato i pantaloni e lui non stava bene. E ha fatto delle battute e...Non lo so. Mi ha anche accarezzato la guancia!>>, esclamo blaterando il mio monologo. 

No OtherWhere stories live. Discover now