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Mia's point of view

Rientrai a casa per pranzo e il profumo squisito di lasagne invase le mie narici, avvolsi il manico della mia borsa all'appendiabiti e corsi in cucina.

«Mmh che buon profumino.. devo ammettere che stai diventando un ottimo Chef» dissi, immergendo il dito nella salsa rossa e portandomelo alla bocca con gusto.

«Sta ferma peste, non è educato infilare il dito nella salsa»

«Quanto sei noioso fratellino» canzonai, apparecchiando la tavola.

«Non mettere il posto per Lil, ci siamo solo noi oggi» pronunciò, con tono forse un po troppo triste del solito.

«Come mai?»

«Oggi pranza con delle amiche» rispose, recuperando entrambi i manici della teglia con dei guanti per non scottarsi.

«Cos'è quel tono?»

«Quale tono?»

«Quello che hai usato prima» precisai.

«Niente di importante solo..» non gli lasciai finire la frase che aggiunsi:

«Solo che vi siete sposati qualche giorno fa e lei è gia fuori casa per pranzare con le amiche» tacque per un minuto.

«Noo, non è cosi..» cercò di nascondere.

«Si che lo è ti conosco fin troppo bene» controbattei sistemandomi a tavola e piegando le gambe al petto.

«Si è vero, siamo sposati da appena qualche giorno ed è già fuori con le amiche, avrei voluto restasse a pranzo con noi» tagliò due belle fette, impiattandole, una me la porse e l'altra la iniziò a mangiare in piedi.

«Jamie, io voglio bene a Lily, da quando mamma e papà sono morti lei è come una sorella ma ciò non giustifica che se qualcosa a non ti sta bene tu debba startene in silenzio» addentai un pezzo di quel pranzo delizioso.

«Già..»

«Ma ora, cambiando argomento, perchè non mi avevi detto che quel tuo amico era Michael Reed?»

«Non so, perchè non mi è sembrato importante, ma tu davvero non ti ricordi di lui?»

«Jamie, avevo due anni non penso di poter ricordare chi o cosa facevo a quell'età» scoppiammo a ridere.

«Fu lui a tenerti in braccio.. per il funerale di mamma e papà.» un dolore abbissale, per un momento.

Il loro ricordo anche se lontano mi tormentava ogni giorno, i loro volti li ricordavo soltanto attraverso stupide fotografie incrociante nel soggiorno.

«Capisco..»

«Be', oggi sono andata a fare lezione nella tua azienda ed è stato abbastanza imbarazzante» alzandomi, porsi il piatto sporco nel lavandino.

«È fantastico, cosa c'è di strano?»

«Nulla, soltanto che alcune persone del mio corso hanno iniziato a farmi un sacco di domande come se fossi la principale sospettata di un caso importante.» rise mio fratello.

«Avete fatto la scuola insieme?» chiesi poi.

«Si, soltanto che lui era un anno più avanti di me eravamo amici per la pelle, ma sai col suo successo, la morte dei nostri genitori ci siamo allontanti, ci sentivamo ma non ci vedavamo da un bel po.»

«Un bel po si fa per dire, non lo mai visto qui e se non mi vede da quando avevo due anni..» presi un po' d'acqua dalla fontana e la bevvi a gradi sorsi.

TWENTY Where stories live. Discover now