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N.b: in questo capitolo sono presenti frasi e scene erotiche esplicite

Michael's point of view

Non stava succedendo per davvero, o almeno la mia mente annebbiata mi convinceva che quel momento così unico e così turbolento allo stesso momento, non fosse reale. Quando urtai contro lo stipite della sedia mugolai dal dolore ma tenni stretta la donna alla mia figura, finimmo sul divano. Le nostre bocche non si era staccate nemmeno una volta. Eravamo soli li, nessuno poteva fermarci, nessuno poteva interrompere quel momento che tanto avevamo aspettato e bramato. Lei prese a sbottonarmi la camicia con fretta fino a ritrovarmi a petto nudo, tirai giù la zip della sua felpa e le calai velocemente le spalline del top. Sfiorandole i seni al di sopra del tessuto mi accorsi che non portava il reggiseno e che i suoi capezzoli sotto il mio tocco ne erano diventati immediatamente turgidi. Senza pensarci due volte, la privai di quel tessuto e per qualche minuto mi staccai dalla sua bocca per poter osservare avidamente i suoi seni sodi e rosei, le mie labbra arrossate finirono sul suo collo, una catena, una scia di umidi baci percorsero il suo petto fino ad arrivare a quei piccoli bottoncini rosa che afferrai fra i denti e ne morsi la carne dolcemente. Ella mi tenne la testa fra le mani e non esitó a stringere forte fra le dita i miei capelli mossi. Era seduta avvolse le gambe attorno al mio bacino, si precipitò nuovamente sulle mie labbra mescolandole alle sue, prese poi a sbottonarmi la cintura, ma con uno scatto veloce le bloccai le mani.

«No.. non qui» sibilai staccandomi un millimetro dalle sue labbra.

Senza dirle nulla, le afferri le cosce e mi alzai in piedi mentre lei per reggersi avvolse completamente le braccia al mio collo. Mi baciò ancora e così fece lungo tutto il tragitto compreso di scale per arrivare alla mia camera da letto. Quando vi entrammo, adagiai il suo corpo sulle lenzuola blu di cotone, senza esitazione coraggiosa si privó dei suoi pantaloncini restando soltanto con le sue mutandine ormai umide. Quella vista mi fece rabbrividire, volevo che tutto fosse perfetto, mi adagiai su di lei mentre le sue piccole mani fecero fuori la cintura e il bottone del pantalone che saltò subito dopo. Un attimo successivo, ero privo di qualsiasi indumento possibile.

Mia's point of view

Non stava succedendo per davvero. Qualcosa mi faceva credere che non stava succedendo sul serio, ma poi la luce fievole del tramonto mi fece invece capire che ero lì a Monterey e stavo per fare l'amore con l'uomo che mi aveva scombussolato la vita. Non mi ero comportata bene, ma ero ferita e le ferite erano purtroppo ancora aperte e sanguinati ma lì in quel momento mi resi conto di essere stanca volevo smetterla far soffrire persone che probabilmente mi dicevano la verità. Michael mi aveva raggiunta era rimasto nonostante le cose orribili che gli avevo detto, lui mi amava. Il suo corpo possente sovrastava il mio, calai lo sguardo e per la prima volta potei scorgere il suo membro nudo e privo di indumenti, ero pronta? Mi domandai, si lo ero, lo ero per davvero. Il suo cuore prese a battere all'impazzata, fu un attimo che ci guardammo intensamente negli occhi e capimmo che dovevamo superare ogni ostacolo pur di stare insieme. Le sue grandi ma delicate mani fecero scorrere lungo le mie cosce lisce le mutandine rosse ormai diventate umide. Non conoscevo bene quella sensazione, o da dove provenisse ma l'importante è che tutto stava succedendo unicamente con lui. Eravamo nudi, coi cuori palpitanti e gli occhi piedi d'amore, egli mi carezzò la guancia scostandomi una ciocca di capelli e unendola al resto della chioma ormai sparpagliata sul cuscino.

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