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Mia's point of view

Rimasi esterrefatta nell'udire e vedere Michael così furioso, lo conoscevo abbastanza da sapere che mai si era arrabbiato in quel modo, aveva perfino imprecato dinanzi a tutti. Mi strinsi nelle spalle, colpevole di quel litigio e imbarazzata nell'aver creato scompiglio, improvvisamente divenni minuscola agli occhi di tutti. Non mi piaceva affatto il comportamento di Annie, era arrogante prepotente e non si lasciava mai andare. Sembrava una donna sola, arida e anche lunatica, dopotutto se il loro matrimonio stava finendo ed Annie era molto gelosa potevo provare a comprendere il suo timore di essere abbandonata, il suo dolore di non riavere più accanto suo marito. La sua gelosia la divorava, Michael Reed era un uomo affermato, sempre circondato da belle donne seppure a lui non interessassero, era sempre impegnato forse troppo per pensare ad un'altra donna che non fosse sua moglie. Mi stupì il fatto che ricucisse però a trovare del tempo per prestarmi attenzione, per passare intere giornate al mio fianco, ero la sorellina minore del suo migliore amico come biasimarlo, ma entrambi sapevano che le cose erano molto più complicate. Ad Annie dovevo pur sempre portare rispetto era una donna più adulta anche se quella sera la voglia di spiattellarle in faccia la felpa di suo marito fu molto acuta, Dio so lo sa cosa mi trattenni dal non farlo. Un solo minuto di più e non avrei resistito, oltretutto quel tessuto profumava di un aroma che etichettai il più bello del mondo. Il suo.
Michael mi aveva difesa, ancora una volta, quando lo vidi andare via l'istinto mi suggerì di seguirlo ma venni fermata da una mano sulla spalla.

«No, vado io»  sibilò mio fratello, correndo per raggiungere il suo migliore amico del quale ero ormai segretamente innamorata.

***

Parlarono per più di mezz'ora e la cursiotà perse il sopravvento. Mi avventurai anch'io fra gli alberi, sperai di capirne qualcosa. Li intravidi seduti su alcuni tronchi caduti, io mi nascosi dietro un albero cercando di origliare il più possibile.

«Non puoi continuare così Michael» mio fratello gli picchiettò la spalla con la mano.

«Lo so.. credo che sia tutto finito, insomma non penso di amarla come una volta» a quella confessione il mio cuore mancò di un battito, e
non seppi per quale motivo ma mi sentì in pace con me stessa come se mi fossi tolta un enorme peso ma..

«Non posso lasciarla proprio adesso.. è cambiata ed io devo capirne il perchè, c'è qualcosa che non vuole dirmi» sospirò pesantemente l'uomo dagli occhi azzuri e dolci.

«Devi farlo al più presto però.. altrimenti renderai la tua vita infelice» guardò Jamie negli occhi per nano secondo poi tornò a fissare distrattamente davanti a se.

«Lo farò, ho solo bisogno di tempo»

«Mi dispiace per Mia.. sa essere invadente a volte e tu hai bisogno dei tuoi spazi ma non credevo sul serio che Annie si potesse arrabbiare per cosi poco» sussultai, quando sentì parlare di me. Mi appoggiai alla corteccia stringendo gli occhi.

«Mia non è invadente, è la persona più dolce e.. spontanea che io abbia mia conosciuto, è speciale» le parole di Michael scivolarono dolcemente dalla sua labbra, furono musica per le mie orecchie.

«Già.. è una ragazza speciale, spero che nella vita non possa mai soffrire anche se..» drizzai le orecchie su quest'ultima frase di mio fratello nella speranza che continuasse.

«Se?» esitò per un po.

«Niente, adesso torniamo dagli altri» diede un ultimo buffetto sulla spalla del suo amico, entrambi si alzarono dal tronco. Mi sbrigai a tornare dov'ero, feci in fretta così a sedermi sul prato coperto da un telo viola che Lil aveva portato apposta.

TWENTY Where stories live. Discover now