29.

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Mia'spoint of view

Dopo aver racconato per filo e per segno alle mie amiche tutto ciò di cui ricordavo la sera precedente, altro non fecero che spalancare gli occhi ogni volta e rimanere a bocca asciutta.

«No aspetta, quindi tu vorresti dire che hai passato tutta la notte con Michael e ti sei svegliata con la sua maglietta addosso'??» ripetette Karen.

«Non dirla in questo modo, altrimenti sembrerebbe assurdo» posizionai in terra la mia valigia.

«Lo è infatti» intervenne Carol

«Ragazze.. lo so, è tutto cosi assurdo, ma mi ha assicurato che non abbiamo fatto nulla, forse i miei vestiti erano sporchi e lui è stato cosi gentile da prestarmi la sua maglietta.. » cercai di convincendole ma soprattutto tentai di convincere me stessa.

«Sarà» esclamarono entrambe.

Eravamo pronte. Pronte a lasciare quel posto che ci aveva fatto sognare, che mi aveva fatto sognare. Tutto stava finendo, ma perchè mi sentivo cosi triste e amereggiata? Avrei rivisto Michael, certamente potevo vederlo tutte le volte che volevo eppure quella mattina il nostro mi parve quasi un addio. Probabilmente la mia unica paura era di non poter rincontrare lo stesso Michael che avevo scoperto lì a Nizza.
L'aereo stava per decollare, ed approffittai per mandargli un messaggio.

Mia:"Sto per partire... ci vediamo a casa?"

Non volevo sembrare insistente, ma cosa potevo farci se mi piaceva terribilmente la sua compagnia. Aspettai con ansia il suo messaggio e non appnea il cellulare vibrò, aprì il blocco schermo frettolosamente.

Michael:"Si certo, buon viaggio piccola"

Quel messaggio mi rassicurò, sorrisi come un ebete diNanni alla parola "piccola" seppure non fosse la prima volta che un ragazzo usava quei nomiglioli con me, ma lì avevo un uomo, avevo Michael.

***

Dormì quasi per tutto il volo, e al mio ritorno Jamie e Lil mi aspettarono con ansia di fronte la porta principale, non appena li vidi li abbracciai calorosamente.

«Ci sei mancata tantissimo!!» esclamò Lil nel mentre mi abbracciava.

«Anche voi, da morire»

«Be' che ne dici se andassimo a casa per mettere a posto la valigia e poi a cena fuori?» propose mio fratello, carezzandomi la spalla.

«Si è una grande idea»

«Andiamo allora!!»

«Ragazze ci sentiamo dopo» promisi alle mie amiche, ci baciammo la guancia e poi saprì nell'auto grigia di Jamie accompagnato da Lily.

***

Guardai l'ora sul display del mio cellulare è pensai che Michel fosse ancora in aereo. In cuor mio sapevo quanto mi mancasse, in quel periodo a Nizza ci eravamo avvicinati veramente tanto, e forse avrei dovuto ammettere a me stessa che essere amici non significava assolutamente quello che eravamo invece noi due.
Una volta posata la valigia mi feci una doccia, indossai le prime cose che vidi nell'armadio e scesi di sotto per la cena che Jamie mi aveva promesso.

«Adesso basta Jamie, non puoi continuare così, deve saperlo è un suo diritto» Lil parlava sotto voce, ed io mi bloccai sugli ultimi gradini delle scale nella speranza di capirci qualcosa.

«No Lil, non si discute, è troppo tardi ormai» disse la voce di mio fratello.

«Fa come vuoi ma sappi che stai sbagliando» mi schiari la voce e presi fiato e li raggiunsi in salotto.

TWENTY Where stories live. Discover now