3.

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Michael's point of view

La monotonia della mia vita mi portava a dedurre che avrei dovuto far qualcosa, dovevo cercare ciò che mi faceva sentire semplicemente "vivo".

«Ciao Mike.» il suono della voce di Annie mi scosse i pensieri.

«Ciao, com'è andata al negozio?» chiusi il mio laptop e mi diressi verso di lei per darle una mano con i sacchetti della spesa.

«È andata bene, è venuta molta gente stamattina» svuotammo i sacchetti in silenzio, negli appositi scaffali e moboli dopo di chè notai degli ingredieti che servivano a cucinare uno dei miei piatti preferiti.

«Cucini il pollo alla fiorentina per pranzo?» dissi, tenendo gli occhi bassi.

«Si..» minuto di assordante silenzio.

«Ascolta.. mi spiace per l'altra volta, dovremmo darci una calmata anziché urlarci contro cosi»

«Si hai ragione» le rivolsi un fievole sorriso.

Mangiammo senza dir nulla, ma la forte vibrazione del mio telefono mi fece sobbalzare.

«Pronto

«Mike amico, come va?» come non potevo riconoscere quella voce.

«Jamie che piacere, si sto bene e tu ?» sorrisi.

«Benone, ascolta questa sera verranno da me un paio di amici del collage, ti va di venire?»

«Dovrei controllare la mia agenda, sono un po' stanco e..» non mi lasciò finire, che la sua voce squillante mi invase l'udito.

«Mike andiamo non essere noioso, lavori tutto il giorno so che sei un imprenditore internazionale ma potresti dedicare del tempo anche ai tuoi vecchi amici» non aveva tutti i torti, passavo poco tempo con loro se non per nulla.

«E va bene ci vengo.. hai vinto!!»

«Perfetto!» rispose euforico il mio amico per poi riagganciare.

«Dove vai?» chiese poi Annie

«Da Jamie Johnson, ha invitato me ed altri del collage..» dissi a bassavoce.

«Oh..mi fa piacere, è tanto che non li vedo e che soprattuto che non sento Lily» ammise con un po d'amarezza.

«Si, dovresti chiamarla..» fece un cennò d'approvazione e poi riprendemmo a pranzare in silenzio.

Il pomeriggio passò tranquillo, per fortuna quel giorno ebbi impegnata soltanto metà mattinata, così da concedermi un pomeriggio libero e anche una serata tranquilla, lessi un po e sbrighai alcune pratiche tramite e-mail, e per ammazzare un po il tempo io ed Annie ci ritrovammo a vedere uno di quei vecchi film senza però sfiorarci, come di consueto, di un millimetro.
Si fece l'ora prestabilita e iniziai a preparami, dopo aver rilassato i muscoli col getto d'acqua calda, indossai dei pantaloni comodi e una camicia azzura sportiva un po sbottonata, poi infilai un paio di scarpe comode.

«Stai uscendo adesso?» mi moglie sbucò dalla camera da letto, doveva aveva appena fatto un leggero risposo prima di cena.

«Si,ti chiamo dopo ok?» le sorrisi.

«D'accordo, non tardare..» le baciai la fronte inaspettatamente, e poi uscì partendo in auto.

Mia's point of view

«Non puoi rifiutare!» esordí Karen dall'altro capo del telefono.

«E 'solo che proprio stasera non mi va di fare casini» piagnucolai infilandomi i calzini con una mano.

TWENTY Where stories live. Discover now