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Michael's point of view

Quella sera avevo appuntamento con Jamie Lily e alcuni nostri amici stra cui Stpeh e George, la nostra solita vita insomma.

«Annie, stasera verrai anche tu?» mia moglie era concentrata a fare zapping alla tv, mentre io mi versavo del succo d'arancia.

«No tesoro, non mi sento tanto bene, ma tu puoi andare lo stesso se ti fa piacere» disse, senza mai staccare gli occhi dallo schermo

«Sei sicura? Non mi va di lasciarti qui da sola..» Annie restava sola molto spesso per via del mio lavoro che mi portava ahimè molto tempo. Forse anche io avevo fatto i miei errori con lei, l'avevo lasciata sola mi ero dedicato alla mia carriera e poco al ruolo come marito.

«Si sono sicura» stavolta si voltò per sorridermi. Io ricambia, e poi mi sedetti accanto a lei sul divano guardammo un film, come al solito in eterno silenzio.

Si fece l'ora e mi diressi al bagno per prepararmi. Feci una doccia ed approfittai per lavare anche i capelli, una volta asciugati e mi diressi dinanzi alla cabina armadio, non ero solito ad essere attento sull'abbigliamento, l'uniforme bianca e nera era specificamente da lavoro, ma nel tempo libero ultimamente avevo voglia di lasciarmi un po andare e abbandonare quella versione noiosa di me stesso. Stranamente indossai una maglietta rossa e dei pantaloni neri. Mi guardai soddisfatto allo specchio e sorrisi fiero della mia figura.

Dovevo riprendere a fare palestra, pensai.

Raccolsi le chiavi dal tavolo in marmo, e guardai Annie prima di uscire.

«Non sarò via per molto, chiamami per qualsisi cosa, d'accordo?»

«Si, d'accordo a più tardi» mi sorrise dolcemente ed io mi sforzai per fare lo stesso.

Mi fiondai con estrema velocità nella mia BMW, accesi il motore e partì. Dopo un paio di minuti arrivai davanti casa Johnson, parcheggiai alla rinfusa e suonai il capanello.
Quando la porta si aprì i miei desideri più profondi presero immediatamente forma, Mia comparve davanti ai miei occhi, bellissima.
La sua chioma ramata era raccola da un treccia morbida ed indossava una camicia senza maniche bianca e un paio di jeans attilati com la vita alta.

«Ehi, finalmente sei arrivato» esclamò quando mi vide, subito mi cinse le braccia al collo io le sorrisi calorosamente.

«Mi stavi aspettando?» la stuzzicai, lei mi guardò maliziosamente puntandomi l'indice contro.

«Certo che ti stavo aspettando, sei il pezzo forte della serata» scoppiamo a ridere insieme, poi oltrepassai la soglia trovando Steph, George, Jamie e Lil sotto l'arcata del salotto.

«Buonasera» annunciai, sollevando le braccia per farmi notare.

«Mike, amico com'è andato il viaggio?» chiese Jamie dandomi una pacca sulla spalla.

«È andato bene» mi limitai a dire, parlare di Nizza ormai mi innverosiva.

«Be' spero tu abbia concluso quell'affare» intervenne George.

«Certamente» esclamai soddifatto e seguì un boato divertito da parte dei miei amici.

«Come stai Michael?» si rivolse poi Lil, le andai incontro per baciarle la guancia.

«Benone e tu come stai?»

«Bene, sono contenta che tu sia tornato» mi sorrise, conoscevo Lil quasi da quando conoscevo Jamie, ed è sempre stata un'ottima amica. Mi sedetti infine sul divano accanto alla ragazzina dai capelli ramati, che notai mi stesse osservando insistentemente.

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