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Michael's point of view

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Michael's point of view

Mi catapultai in casa Johnson bussando un miliardo di volte il campanello. La figura fragile e distrutta di Lil mi apparse davanti agli occhi, teneva tra le mani un fazzoletto con il quale recuperava e asciugava le lacrime cadute. Senza essere "invitato" ad entrare, in meno di un secondo ero già nell'atrio a guardarmi intorno.

«Dove sono tutti?» mi rivolsi alla donna, col corpo tremante.

«Jamie e Amanda sono andati a cercarla.. io sono rimasta nel caso dovesse.. tornare» sprofondò in un mare di lacrime e non esitai un attimo nello stringerla in un abbraccio conformate.

«La troveremo stanne certa. Non ha lasciato nessun indizio o biglietto?» chiesi, la paura che ella potesse vagare da sola di notte mi tormentava ogni minuto.

«No.. niente è sparita così senza dir nulla»

«Sta tranquilla Lil» quando pronunciai queste parole la porta alle mie spalle si apri rivelando la figura del mio ex migliore amico.

«Che ci fai tu qui?» il suo tono non era rabbioso bensì quieto e cupo. Aveva gli occhi rossi, probabilmente aveva pianto.

«Per lo stesso motivo in cui ci sei tu, dobbiamo trovare Mia» mi avvicinai con cautela, mi mancava il mio migliore amico, avevo tradito la sua fiducia avrei tanto voluto meritarmela ancora.

«Buona fortuna allora, qui nei paraggi non c'è ho già cercato dappertutto» una lacrime scorse all'angolo del suo occhio egli la scaccio via con la speranza che nessuno l'avesse vista, ma fu troppo tardi.

Mi avvicinai al mio amico e con timore gli adagiai la mano alla spalla, egli però si ritrasse. Rifiutato, calai lo sguardo intimidito.

«La troveremo» risposi, ma ne ero davvero convinto? Lui annuii e scomparve al di là del salotto, diretto nel suo studio.

Frettolosamente inserendo nuovamente le chiavi nel nottolino partí velocemente alla ricerca di quella giovane donna di cui mi ero follemente innamorato.

Amanda's point of view

Mentre ero alla guida della mia Fiat osservavo in tutti gli angoli possibili della città per poter scorgere anche solo un capello ramato che potesse ricondurmi da mia figlia. Poi presi una decisione, il mio numero non lo conosceva, così tentar non nuoce premetti verde e attesi una risposta. La sua voce candida mi fece rallegrare e rivivere il cuore.

«Pronto?» il suo tono sofferente e stanco quasi mi spezzò il cuore.

«Oh Mia.. finalmente» riuscì a dire.

«Chi parla?»

«Sono.. la tua mamma» esitò per un attimo, temetti che avesse attaccato.

«Non abbiamo nulla da dirci»

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