26.

2.7K 65 3
                                    







Mia's point of view

La grande notizia era giunta alle nostre orecchie, quella sera grazie ad un invito di Bruce avremmo festaggiato il nostro ritorno a Seattle con una mega festa in spiaggia. A proposito di sole e di mare, il giorno seguente incontrai ancora Chris nell'ascensoree questo fece ridere sia me che con lui, passammo una mattinata tranquilla, le spiagge erano poco affollate e l'acqua cristallina contribuì al mio buon umore, assieme ad un ottimo abbronzante con Karen e Carol. Chris non era poi cosi male, anzi mi trovavo bene. Avevo avuto l'occasione di parlarci un po', di chiacchierarci del più e del meno mi sembrava affabile come persona, probabilmente all'inizio con me aveva intenzione diverse che io evidentemente non avevo recepito, era stato fuori luogo e insistente non volevo definirlo come "uno stupratore molestatore" ma dal principio mi era parso così, forse una volta chiarite le cose poteva rivelarsi un buon contendente per me, per togliermi dalla testa quell'uomo d'affari irraggiungibile. Chris era anche simpatico, mi faceva ridere avevamo gli stessi atteggiamenti e modi di fare per fortuna da molestare era passato ad essere.. garbato.
Dopo la serena mattinata in spiaggia, salimmo in albergo per il pranzo.

«Sediamoci lì» indicò Karen.

«Possiamo accomodarci con voi?» chiese gentilmente Chris, io annuì senza dire nulla.

Il cibo venne servito pronto a buffet, recuperai un piatto piano e mi misi in fila per non accalcarmi con il resto delle persone.

«Chris non ti toglie gli occhi di dosso» sussurrò Karen al mio orecchio dandomi una gomitata.

«E allora?» risi ironica, mentre mi serví dei maccheroni al formaggio, con del pane.

«Come allora? È cosi figo!!» intervenne Carol.

«Non mi interessa, si cioè è carino ma nulla di che.."» risposi disinteressata.

«Devi toglierti Michael dalla testa, da quando c'è lui non guardi più nessuno» sghignazzò la mia amica, era vero da quando avevo conosciuto Michael non frequentavo più nessuno e neanche apprezzavo il bell'aspetto di un altro ragazzo, ero davvero nei guai.

«Non è vero!!» esclami acida, loro sghignazzarono ancora una volta.

Il pranzo era niente male, forse poco condito. Ormai Michael mi aveva vizziata fin troppo bene, hotdog hamburger e cene eleganti a base di pesce.

«Cosa fate stasera?» chiese Chris con il boccone pieno.

«Uhm.. ci hanno invitate ad una festa sai com'è è a porte chiuse» mi finsi dispiaciuta.

«Oh, be' avevamo già dei programmi non preoccuparti» Chris era a Nizza con altre quattro amici, bei ragazzi l'uno più muscoloso dell'altro. Gli sorrisi, il più sinceramente possibile.

Chiacchierammo un altro po', datone che eravamo al tavolo assieme. Mangiammo della frutta e poi salimmo nelle rispettive camere.

«Devo risposarmi se stasera voglio andare a quella festa» sbadigliai, gettandomi a capofitto sul materasso.

«A chi lo dici» seguirono le mie amiche.

Poi presi il cellulare e scrissi a Michael, non l'avevo più sentito da quando eravamo tornati dal ristorante.

Mia:"Sei pronto per stasera? Scommetto che ne sei entusiasta"

Mi ripose quasi subito.

Michael:"Si come no, non vedo l'ora. Ma mi fa piacere vederti"

Quell'affermazione fu del tutto inaspettata, decisi di ricambiare.

TWENTY Donde viven las historias. Descúbrelo ahora