10.

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Mia's point of view

Parcheggiai il mio scooter quasi nuovo nel garage, vidi Michael girovagare per l'abitacolo e guardandosi intorno.

«E' cambiato qualcosa qui..» ammise sollevando dei vecchi cartoni poggiati a terra, in realtà non era un vero e proprio garage ma bensi una specie di cantina ben illuminata dalle ampie finestre, c'erano le bici mie e di Jamie di quando eravamo piccoli, un vecchio frigorifero piccolo, dei cartoni marroni e delle bottiglie di vetro. Un piccolo rifugio.

«Si? Perchè com'era prima?» domandai curiosa.

«Prima non c'era tutta questa.."robaccia", ricordo che c'era un divanetto, il frigo era pieno e c'era anche un tavolo per giocare a Ping pong, spesso io e tuo fratello guardavamo qui le partite.» parlò, guardandosi ancora intorno.

«Davvero? Be' magari potrei ripurirlo e dargli una sistemata» mi grattai nervosamente la fronte e scrollai le spalle con nonchalance.

In realtà avevo in mente di farci un piccolo studio dove mettere una pianola elettrica la mia chitarra e tutto il necessario per incidere.

«Si sarebbe una buona idea» mi sorrise affettuosamente. Dopo ci direggemmo in casa e salutai Lil con un bacio affettuoso sulla guancia.

«Ciao tesoro ci siamo preoccupati la prossima volta avvisarci» annuì non avevo voglia di contestare, aveva ragione e poi Lil era la persona più dolce del mondo.

«Michael che ci fai qui?? Da poco ho staccato con Annie a telefono» esclamò rivolgendosi al cellullare sul divano.

«Uhm.. sul serio?» lo vidi agitarsi esattamente come quando gli avevo proposto di accompagnarlo a casa.

«Si, vuoi cenare qui? È quasi pronto» chiese Lil strofinandosi le mani con lo strofinaccio.

«No grazie, mi ospitate sempre e poi non voglio approfittare..»s'imbarazzò, il che mi piacque molto.

«Non dire sciochezze Michael siamo amici da una vita e non crei nessun disturbo, perciò aggiungo un piatto» concluse d'un fiato la moglie di mio fratello senza lasciare nemmeno che Michael aggiungesse altro, per un istante mi capitò di scrutarlo con occhi diversi dal solito: osservai come si strofinava le mani o come le batteva leggermente sui suoi pantaloni per scuoterli, come si passava la mano fra i capelli leggermente lunghi e gelatinati come la barba rasata gli incorniciava il viso, come i suoi meravigliosi occhi si intonassero a tutto il resto.

«E' tutto okay?» la sua voce profonda mi distolse dai pensieri, non m'ero neanche accorta del fatto che lo stessi fissando insistentemente. Arrossì al sol pensiero.

«Si scusa, è tutto apposto.» mi alzai, dirigendomi ala toilette dove mi privai delle scarpe mi diedi una rinfrescata indossando infine i miei comodi pantaloncini grigi e una t-shirt bianca a mezze maniche.

Feci una crocchia veloce e scesi nuovamente al piano di sotto. Lily era intenta a cucinare, Michael nel frattempo sedeva comodamente sul divano rosso nel salotto guardando disinteressato la tv. Mi diressi al sofà sicura di me, con l'intenzione di sedermi al suo fianco e cosi feci. Accavallai le gambe e appoggiando il gomito sul bracciolo.

«Cosa guardi?» anche se era piuttosto evidente.

«Un incontro di MMA» rispose ironicamente.

«Da qua!» presi il telecomando dalle sue mani, e facendo zapping mi soffermi su un film sia d'amore che di musica ovvero "La ragazza e il suo sogno"

Adoravo quel film!!

«Ti piace questo genere di film?» pronunciò con un pizzico di ironia, sorridendo sotto i baffi.

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