Capitolo 41: Destinazione Torino

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Il piccolo trolley che ho preparato è sul letto, pronto ad accompagnarmi a Torino.
Non ho idea di quanto ci fermeremo. Spartaco pensa che un giorno potrebbe essere sufficiente, ma chi può dirlo?
Allungo una mano verso la fotografia sul comodino, quella che ritrae mia madre in spiaggia, seduta sulla sabbia, la testa appena inclinata e il sorriso pieno di vita rivolto all'obiettivo.
Faccio scorrere l'indice intorno al contorno del suo volto.
Saremmo state grandi amiche, non è vero?
Sorrido, pensando a come sarebbe stato crescere con lei accanto a papà.
Rimetto la fotografia a posto, apro il cassetto e prendo il libro, "Le avventure di Rock il topino magico". Me ne stavo quasi scordando. Potrebbe non servire a niente, ma...
Chissà.
Riapro il trolley e lo infilo dentro, sotto tutto il resto.
Spartaco dovrebbe arrivare a momenti, così decido di ingannare l'attesa su Instagram.
Non appena inizio a scorrere la home page, sento il respiro venir meno.
Seguo diverse pagine di informazione, e una notizia ha letteralmente monopolizzato il social network.
Leggo uno tra i tanti articoli disponibili:

Orrore in pieno centro a Torino: rinvenuto il cadavere mutilato di una studentessa universitaria.

Sotto, l'immagine di una palazzina e tre vetture dei Carabinieri, un'ambulanza e il nastro nero e giallo che delimita la scena del crimine.

Poi, il breve trafiletto:

Risale alla prima mattina di oggi il ritrovamento del cadavere di Michela Verdelli.
La scena che si è mostrata agli occhi degli inquirenti, allertati da un giovane in stato di shock, è una delle più sconvolgenti che si siano mai viste, non soltanto a Torino.
Il corpo nudo e mutilato della giovane studentessa è stato rinvenuto appeso a testa in giù, al balcone della palazzina in cui la ragazza viveva in affitto.
Al momento, carabinieri e polizia non hanno rilasciato dichiarazioni. Ad occuparsi del caso è il commissario Pazzini, già noto per aver coordinato le indagini relative al...

Il cellulare squilla, interrompendomi.

Con le mani che tremano, rispondo.
<<Hai letto?>> mi domanda la voce di Spartaco.
<<Adesso.>>
Silenzio. Lungo.
Eloquente.
<<Sarò da te tra dieci minuti, Verdiana.>> Si interrompe prima di aggiungere: << È inutile chiederti di lasciar perdere, giusto?>>
<<Giusto.>>
<<D'accordo. Ma ho una condizione.>>
<<Dimmi.>>
<<Se le cose dovessero mettersi male, o se io dovessi pensare che la situazione stia diventando... troppo pericolosa... tu mi ascolterai. E farai ciò che ti chiederò. Intesi?>>
Esito. Non ho idea di che cosa ci attenda a Torino. Tutto ciò che so è che in Piemonte sta accadendo qualcosa, e la visione di Nadia era corretta. Ci aveva detto che sarebbe stato orribile, e aveva ragione. A questo punto, non c'è nulla che possa mettere in dubbio quanto anch'io ho visto. Mia madre in piazza Castello durante gli Mtv Days, e il ragazzo con la maglietta dei Nirvana seduto accanto a lei, sul muretto. Si tratta di trovare il legame tra il passato e il presente, e forse una piccola bugia a Spartaco è il prezzo da pagare per avere una chance.
<<Intesi>> gli dico.
<<Bene. Preparati, allora. Arrivo. E.... Verdiana?>>
<<Sì?>>
<<Non saremo soli.>>
<<Che cosa?>>
<<Già. Stamattina Nadia mi ha telefonato, non appena ha letto dell'omicidio di Torino. Vuole venire con noi. Ho provato a farle cambiare idea, ma... siete simili anche sotto questo aspetto. Non vi arrendete facilmente.>>
<<Capisco.>>
<<Ma c'è dell'altro.>>
Si interrompe ancora una volta.
<<Sarebbe?>>
<<Nadia dice di aver visto qualcosa di nuovo sul nostro uomo. Ce ne parlerà non appena saremo insieme. Sono quasi arrivato al suo hotel, quindi tra poco lo scopriremo.>>
Sento la tensione crescere a dismisura, mescolandosi all'eccitazione.
<<D'accordo. A tra poco, Spartaco. E... grazie.>>
<<Non dirlo.>>
<<No, davvero. Nessuno ti avrebbe costretto a...>>
Sto pensando a come concludere la frase, ma lui ha già riattaccato.
Abbasso gli occhi sullo schermo del telefono, sull'articolo ancora aperto. Lo rileggo.

Orrore in pieno centro a Torino: rinvenuto il cadavere mutilato di una studentessa universitaria.

Mi rendo conto che ciò che provo non è soltanto adrenalina o eccitazione.
Ho paura.

Verdiana leggeva il futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora