Capitolo 26 - Cadere

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Studenti. Un fiume colorato di visi, sorrisi, parole. Un nuotare controcorrente quello di Bry che, mentre la massa scivolava verso la sala pranzo, cadeva sempre più verso il campo da football dove Luke la attendeva.

Perdersi nei suoni, nelle voci indistinte che lentamente scemavano da lei.

Le ultime si persero in lontananza nella sala già ricolma. Lo sapeva, ogni giorno lo vedeva.

Ma per lei il pranzo era ancora lontano. La sua fame non si poteva placare con uno sciapo purè di patate ed un pezzo di carne di chissà quale animale. I suoi pensieri non si potevano certo accomunare con quelli degli altri, affamati, studenti.

Solo la verità avrebbe potuto saziarla e solo Luke era in grado di donargliela. Perché per quanto assurdo, lei sperava, credeva, in una spiegazione, un qualcosa che da sola non aveva saputo trovare neppure dopo cinque ore di inutili lezioni perse e di cui Luke avrebbe dovuto chiedere scusa.

Nell'elenco delle cose da perdonare.

Ma forse l'orgoglio è uno dei peggiori sentimenti da accostare all'amore. Bry lo sapeva e continuare a mentire a se stessa, ripetersi di essere più forte, più indifferente di ciò che il cuore ammetteva, era utile quanto credere di poter volare.

La grande porta sul retro della scuola. Un campo che si intravedeva oltre la vetrata. Una spinta per uscire. Un attimo di incertezza. Poi l'odore del prato la colpì.

« Bry! » la chiamò una figura sotto le gradinate alla sua sinistra.

« Luke? »

« Si. Da questa parte. Non ho molto tempo. »

Lo scoprì nella penombra inframezzata dai pochi raggi di sole che quest'ultimo riusciva a disegnare tra le gradinate.

Era curvo, chino su se stesso, appoggiato ad una trave orizzontale in ferro.

« Luke, se credi mi piaccia il brivido del proibito ti sbagli. Non mi piace nascondermi! »

Anche se l'ho fatto per una vita.

« Lo so. Ed è solo colpa mia! »

« Ci puoi giurare! » esclamò cercando di comprendere se le parole appena dette assomigliavano a scuse.

« Bry... hai ragione. Hai ragione da vendere. Ti giuro, tutti questi misteri, tutto... questo non è per spacconeria e benché meno per vergogna. »

« Allora spiegamelo! Spiegamelo tu! Prima parliamo, poi disobbedisci, poi mi abbandoni, poi mi cerchi! Io... io non so cosa pensare! »

« Ti giuro Bry non è a causa tua! »

« Stai per dirmi che non sono io ma sei tu? Risparmiati questa scusa trita e ritrita anche perché tra noi non c'è nulla! »

Bry! Ma che dici!

« Nulla? »

Nei suoi occhi il mutare di un sentimento, lo sgomento di un allucinazione.

« Luke... sai cosa voglio dire. Stiamo insieme, parliamo, ci incontriamo di nascosco in un faro che è poco più di un rudere, ma a scuola e come se non esistessimo l'uno per l'altra. Sai che qualcuno ci ha visti? Anche Beverly lo sa. »

« A questo proposito... credo di aver fatto una cazzata. »

« Cazzata? »

« Bry, le mie intenzioni erano buone! Ho solo cercato di mettere fine ad una rivalità immotivata! Credevo potessimo essere il tramite tra i nostri genitori. »

« Luke... cosa hai fatto? »

« Niente! Ho cercato di far capire a mio padre che non mi sei... indifferente. »

Non gli sono i... indifferente?

« Spiegati meglio! »

« Ho fatto un casino. Non so come è uscito fuori il discorso che ci siamo incontrati, che ci siamo parlati, che sei una persona buona e che tuo zio non può certo essere troppo diverso da te come lui lo vuole dipingere! »

« Con chi? »

« Con mio padre. »

« E gli hai detto tutto? Anche del faro? »

« No! Quello no! Giuro! Solo che ti avevo parlato! »

« E? »

« E non l'ha presa bene, Bry! Tuo zio, e te di conseguenza, siete il nemico per lui e sapere che il suo unico figlio lo "tradisce" lo ha mandato su tutte le furie. Ha minacciato di muovere mari e monti per espellerti dalla scuola e riaprire le indagini su tuo zio. Ha promesso di disconoscermi come figlio se ti avessi rincontrata o se questa storia gli farà perdere le elezioni. Per questo lo ha detto immediatamente a Beverly ed ora è più oppressiva che mai, lei e le sue amiche. Per questo motivo, solo per questo, non ti ho aiutata stamattina. Per questo ti ho chiesto di vederci qui, di nascosto, lontano da tutti. L'unico mio scopo è proteggerti. Espormi significherebbe metterti in pericolo. »

« Luke... »

« Lo so che sei arrabbiata e non posso biasimarti. Ti chiedo solo di comprendere che questa situazione è molto più grande di me. Forse mi riterrai un debole ma ti prometto che la risolverò. Non permetterò mai a che paghi per le colpe della mia famiglia come non permetto che mi si impedisca di vederti. Per questo spero con tutto il cuore che stasera sarai di nuovo al faro, perché io ci sarò. »

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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