Capitolo 48 - Menzogne

851 78 9
                                    

Erano le cinque di mattina quando tornarono a casa. Ovviamente quella di Bry era off-limits. Molto probabilmente lo zio era ancora seduto sulla sua poltrona di velluto rosso, girato verso la porta d'ingresso, in attesa del ritorno della nipote. Eppure nessuna pena le suscitava quell'uomo e, in Brianna, neppure il minimo accenno di colpa.

Se l'è voluto lui. Avrebbe fatto meglio ad appoggiarmi, a non fingere di fare il buon cristiano e predicare poi il rancore. Lui, il pastore che si è trasformato in pecora.

« Tuo zio mi odierà se viene a sapere che ti ho ospitata! » bisbigliò Toby aprendo di soppiatto la porta di casa.

« Se tu mantieni il mio segreto io mantengo il tuo, promesso! »

« È ovvio! »

La signora Chapman era sempre stata una donna amichevole e riservata, sempre bendisposta nei confronti di quella ragazza che per lei era una sorta di figlia da sempre desiderata. Proprio per questo motivo anche Bry preferiva non svegliarla: di sicuro non si sarebbe fatta scrupoli a rimproverare anche Bry del loro comportamento con relativa telefonata al reverendo.

« Fai piano! »

Ma Bry non aveva bisogno di consigli. Conosceva quella casa come la propria che, essendo state costruite insieme, erano gemelle anche nella planimetria. L'unica differenza era che la camera di Toby si trovava al piano terra mentre quella di Bry un piano sopra.

La stanza da letto dell'amico era... la classica camera di un maschio: caos ovunque, pareti tappezzate di poster di film, action figures dei supereroi e uno stantio odore di spogliatoio dovuto alle scarpe i vestiti sporchi sparsi dappertutto.

Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine e anche Toby era da un po' che non si scusava più per quel disordine.

« Non so a te, ma a me è passato il sonno! » esclamò infilando alcuni abiti alla rinfusa dentro la sacca degli sporchi.

« In realtà neanch'io... anche perché ormai sono le cinque e mezza e tra un'ora e mezza dobbiamo andare a scuola! »

« Pensi che ci saranno conseguenze? » chiese Toby sistemando le coperte del letto chissà da quanto in quello stato

« Ci sono sempre conseguenze. »

Per non parlare poi della lettera che gli ho lasciato...

« Dai Bry! Ora riposati un po'. Ti lascio anche il mio letto se vuoi. Non avrai neppure dormito immagino... »

Bry non rispose. Aveva il timore di infondere nuovamente nell'amico quell'odio nei confronti di Luke che per un attimo era venuto meno.



« Ehi! Sveglia Bry! Non è il caso che ti fai vedere da mia madre! »

Così inizio la giornata. Solo una frase detta da Toby sottovoce appena gli occhi di Bry si erano riaperti su quel mondo tanto diverso dalla sera precedente. Una frase per farle ricordare che una lettera in attesa di risposta era stata lasciata in una tasca.

« È passato tuo zio! »

« Cazzo! »

« No! No! Stai tranquilla! Mia madre ovviamente non sa nulla. Ha chiesto a me. Ti ho coperta ma ora forse è il caso di muoversi! »

Dieci minuti più tardi, Bry benediva il fatto che la camera di Toby si trovava al piano terra. Sarebbe stato più difficile scappare dalla sua.

Le bastò uscire dalla finestra, inforcare la bicicletta e dirigersi verso la scuola.

Inizia a fare caldo.

Eppure la temperatura era la medesima del giorno prima.

Lo chiamano... "presentimento": l'impressione che qualcosa sia fuori posto, che il mondo si sia mosso mentre noi rimanevamo fermi. "Sentire prima" questo significa e Bry qualcosa avevo percepito.

Lo imputò alla serata trascorsa, al poco sonno, al risveglio burrascoso, al timore di non ricevere una risposta alla sua lettera. Ma la verità era ben diversa.

Il mondo si era davvero mosso alle sue spalle. Era bastata un'ora di sonno. Era bastato abbassare la guardia e nell'ombra qualcuno si era mosso.

A due chilometri dalla scuola un gruppo di ragazzi la indicò mentre pedalava lungo la Ocean. Si guardò nello specchietto della sua bicicletta. Nulla di nuovo si disse, soltanto lei, struccata come spesso capitava di vederla. In quel caso era stata la necessità.

Un chilometro e mezzo: una ragazza mai vista la fissò intensamente. Il volto tirato di chi guarda un condannato a morte.

Coincidenze, solo coincidenze.

La vita le aveva insegnato che le persone fanno cose stupide, che spesso non sono normali, che il mondo è bello perché è vario. Forse a volte troppo vario.

In vista del liceo due ragazzi con la divisa della squadra di football le urlarono: « Sei una poetessa santarellina! »

Fu lì che la mente di Bry iniziò a percepire che quel presentimento era qualcosa di più fondato.

In vista della scuola pedalò ancora duecento metri prima di scendere ed assicurare la bicicletta al solito palo stradale.

Quando si voltò due cheerleaders la stavano guardando.

Una delle due si avvicinò.

« Sai che sto rischiando a stare qui? »

« Come scusa? »

« Dammi retta, santarellina: tornatene a casa! È meglio che oggi non ti fai vedere in giro. »

« Cos'è una minaccia? »

« No Bry! Non devi avere paura di me, parlo nel tuo interesse! »

« Ma si può sapere di cosa stai... »

La suoneria del suo cellulare iniziò a chiamarla insistentemente dall'interno della borsa. Sullo schermo lampeggiava un nome.

« Toby... »

« Sei a scuola? »

« Cosa? »

« Rispondi! Sei a scuola? »

« Sono quasi arrivat... »

« Ascolta Bry: forse oggi è meglio che non vai a scuola! Torna al faro! »

« Questo me l'hanno già detto! Ma si può sapere che cosa sta succedendo? »

La ragazza ancora di fronte a lei le porse una copia del Baker Lighthouse.

In prima pagina il titolo campeggiava: "Così una santarellina diventa una stalker". Sotto di esso una foto.

Poteva riconoscere la sua scrittura, poteva riconoscere le sue parole, i suoi sentimenti e la sua vita spiattellato in prima pagina.

« Bry? Ci sei? » chiese Toby mentre il telefono le cadeva dalle mani.

« Ora hai capito? Lo dico per il tuo bene! » continuò la cheerleader « Beverly ti sta cercando... non le basta aver pubblicato la tua lettera! »

« Ma come... »

« Dammi retta! Non l'ho mai vista così! »

« No! Voglio sapere com'è possibile! »

« Davvero credevi che Luke avrebbe lasciato Beverly per te? Lei non si fermerà mai finché non ti avrà distrutta e non so cosa ti abbia detto Luke, ma non dovevi mettere i tuoi sentimenti nero su bianco. Ti sei condannata con le tue stesse mani! »

Quando le lacrime toccarono quelle pagine, Bry comprese che era stata tutta una menzogna.

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

I primi colpi bassi non tardano ad arrivare. In fondo lo sapeva. E eccoli puntuali. Forse in un modo inaspettato. "Scripta manent" ed ecco la lettera pubblicata sul giornale studentesco. E ora? ora sapranno tutto tutti? Ma soprattutto, com'è stato possibile?

Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

Come Mondi Opposti | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora