Capitolo 47 - Fusione

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Odio e amore. A tratti simili. Una similitudine che si fonde nell'uguaglianza quando avviene nello stesso istante.

Odio e amore.

Questo percepì quella sera ma d'altronde non c'era stato altro modo. Aveva vagliato ogni possibile soluzione prima di quella tra le possibilità limitate. Aveva scelto infine. Una scelta dettata più dal bisogno che dalla reale volontà. Perché, fosse stato per lei, non avrebbe mai chiesto Toby di raggiungerla, non gli avrebbe mai chiesto di vedere quella scena, di scoprire il faro. Non lo avrebbe mai permesso, per l'amico e per lei stessa.

Ma Luke non era in grado neppure di mettersi in piedi dopo il colpo ricevuto. Il solo mezzo che Bry possedeva era la bicicletta. Impossibile riportarlo a casa ed anche con l'aiuto di Toby sarebbe stato comunque difficile. Anche con la macchina della madre, che per giunta l'amico odiava usare. Ma lui lo aveva fatto ugualmente solo perché l'affetto che nutriva per Brianna era maggiore dell'odio che provava per Luke.

Eppure quello sguardo Bry non l'avrebbe dimenticato facilmente. Non era rabbia, non c'era ira in quegli occhi. Era una smorfia di dolore, una sorta di spasmo che i suoi connotati disegnavano sul suo viso quando, fermo in cima alle scale del faro, li vide seduti a terra.

Quando entrò, Luke tentò a fatica di mettersi in piedi per poi ricrollare sulle gambe di Brianna. Lei, invece, non riusciva a distogliere l'attenzione dalla ferita, non quella di Luke, ma quella che vedeva sempre più visibile nell'anima del suo amico.

Non ci fu bisogno di parole, neppure una, neanche mezza.

Toby si avvicinò, afferrò il braccio di Luke e lo avvolse attorno alle sue spalle, poi lo trascinò in piedi e insieme scesero quelle scale lasciando Bry sola a fissare i due ragazzi andare via.

E quella strana espressione che Toby aveva avuto, ora l'aveva anche lei, percepiva distintamente quel dolore alla base dello stomaco.

"Pentirsi". Un verbo che a Bry ultimamente capitava di usare molto spesso. Troppo spesso. Lo usò anche in quel caso, ma capii che la scelta era stata obbligata. Aveva dovuto decidere se ferire l'amico o rischiare di essere scoperta dai McLoud o peggio da suo zio che sicuramente li stavano cercando. E poi Luke non poteva rimanere in quelle condizioni, doveva andare a casa, riprendersi, riposare, curarsi quella ferita e forse mettersi dei punti. Ne andava della sua salute.

Chissà per quale motivo, però, metà del cuore di Bry ora soffriva.

Quando chiuse il faro alle sue spalle, li vide oltrepassare quella lingua di sabbia che la divideva dalla strada. Li vide in lontananza, cento metri più avanti. Avevano quasi raggiunto la station wagon. Forse stavano parlando, forse si stavano dicendo quanto si odiavano a vicenda, quanto quei giorni in cui giocavano insieme erano lontani ricordando quando cingere le spalle dell'altro era solo per affetto e non per necessità.

Ma il mondo aveva diviso anche loro. Aveva distrutto un'amicizia e aveva distrutto un amore.

Il tempo cura ogni male, dicono. Probabilmente per Toby il tempo aveva solo peggiorato le cose anche se nel suo caso la religione o la politica c'entravano relativamente.

Per Toby il punto fondamentale era l'amore per Bry. Quell'amore che, in realtà, non aveva mai espressamente rivelato e che Bry, altrettanto profondamente, non aveva voluto sperare per non rovinare un'amicizia per lei più fondamentale di una parentela.

Li rincorse affondando in quella sabbia che di impronte adesso ne segnava tre.

Si fidava di Toby. Non aveva motivo di non farlo. Non l'aveva mai tradita e anzi l'aveva aiutata.

Sono sicura non dirà a nessuno del nostro posto segreto.

Quando raggiunse la macchina, Luke era già disteso sui sedili posteriori. Aveva ripreso i sensi e tolto la fasciatura. Quel tessuto veniva ora premuto sulla ferita ormai quasi del tutto chiusa.

Toby chiuse la portiera e aggirò la macchina per arrivare al posto di guida, ignorando Bry che stava sopraggiungendo.

« Toby! »

Lui si fermò, senza aprirla. Non disse una parola continuando a darle le spalle.

« Lo so che sei arrabbiato... »

Continuò a rimanere in silenzio, impassibile, mentre Luke guardava la scena dall'interno della macchina senza poter sentire neppure una parola.

« Mi dispiace Toby! Eri l'unica persona a cui potevo chiederlo! »

« Già... sono l'unico! » disse aprendo la portiera e sedendosi al posto di guida.

Ancora quella stretta allo stomaco, una lama fredda che sapeva aver forgiato lei stessa.

Ferita, sedette accanto a lui ed in silenzio raggiunsero la casa di Luke.

Il cielo iniziava già ad essere meno scuro e le luci della strada iniziavano lentamente a spegnersi. Oltre il finestrino, Dennis Port sfilava rapida, silenziosa testimone di un amore conteso.

Quando Toby fermò il motore a duecento metri nella casa dei McLoud, Luke si era già ripreso quasi del tutto.

« Grazie ragazzi. Grazie soprattutto a te Toby. So quanto deve essere stato diff... »

« No! Non lo sai, Luke! »

« Hai ragione, posso solo immaginarlo. Mi dispiace di avervi causato così tanti problemi e, anche se tu non lo vuoi sentire Toby, ti ringrazio lo stesso perché nessuno di coloro che si dicono miei amici avrebbe fatto quello che hai fatto tu stanotte. »

« Ora vai per favore... » concluse Toby senza mai distogliere gli occhi da davanti a sé.

Lo sguardo però Bry non mancò di rivolgergli.

Il suo voleva dire tante cose. Voleva dire: "Perdonalo. Non è cattivo."; e poi: "Nonostante lo spavento, è stata una serata bellissima"; e poi voleva dire: "Mi mancherai!".

Ma ciò che fece tremare il cuore di lei fu ritrovarlo negli occhi di Luke.

Senza alcuna parola, scese dalla macchina e coprì gli ultimi metri a piedi. La guardia al cancello vedendolo, gli corse incontro, aprendo il portone.

Fu quando Luke si voltò un'ultima volta prima di sparire nella proprietà, quando i suoi occhi cercarono Bry seduta sul sedile del passeggero, che Toby disse qualcosa che lei non avrebbe più dimenticato.

« Bry... forse mi sono sbagliato sul suo conto. »

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

Obbligo. Per Bry è stato un obbligo chiedere l'aiuto di Toby con tutti i lati negativi che esso comporta. Uscire allo scoperto è solo il primo di essi. Eppure sembra aver sortito un effetto insperato. Ci credete?

Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

Come Mondi Opposti | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora