Capitolo 64 - Coordinate

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Nulla, se non quel luogo. Mai, se non in quel momento. Nessuno, se non lui.

Quelle le coordinate di una mappa che per anni Brianna aveva tentato di interpretare. Ad ogni svolta un po' più vicina, ad ogni caduta un po' più lontana.

Mai, se non con te.

Lo aveva ripetuto. Bry stessa se lo ripeteva camminando sulla sabbia soffice, a volte sorreggendosi a quella mano che sosteneva la sua.

"Mai".

Il tempo. Gli anni che erano passati. La vita che era cambiata. I mondi che si erano opposti.

"Se non".

Escludeva tutto: le stupide persone, l'accecante religione, l'ipocrita politica, gli sporchi soldi.

"Con te".

Escludeva tutto, tranne lei. Insieme. Quel "con" che significava scelta, che urlava di non voler restare un istante più solo. Infine "te". Non chiunque. Un nome: Brianna.

Analizzare ogni sfaccettatura di un diamante non lo fa apparire meno brillante. Per Bry fu un modo per scoprire quanto quelle cinque parole le fossero familiari, quanto riassumessero ciò che in quindici anni le sue lacrime avevano voluto lavare e portare alla luce.

La luna piena era sole in quella notte che di tranquillo aveva solo la speranza del futuro.

Quando un vento di ponente si alzò deciso da ovest dirigendo sulla costa le prime onde di un mare agitato, Bry e Luke allungarono il passo entrando trafelati nel faro.

« Meglio questo del ballo, no? » chiese Luke nascondendosi dietro un sorriso.

« Credi ci lasceranno in pace? »

« Se ciò non accadesse vorrebbe dire che siamo ancora insieme e sarei comunque felice. »

« Luke... solo... mi dispiace... »

« Smettila di dire mi dispiace. Sei venuta a prendermi ed ora siamo qui. Cos'altro conta? »

« Hai ragione. Nulla conta. » rispose baciandolo.

Ma è quando ci si scontra con la paura che timori più fondati vengono a galla. « Non credi che stiamo sbagliando, vero? »

« Bry... non vorrei fare mai nulla che non vada anche a te. Io ti voglio ma tu sappia che non c'è alcun problema se non vuoi farlo. Voglio solo dimostrarti che tu, per me, sei quella donna. Sei la donna di quell'anello, quella che qualunque cosa accada rimarrà per sempre la prima e unica. »

Come si fa? Come si fa a mentire quando tutto di te urla amore? Quando il tempo non ha fatto altro che accumulare legna da ardere e solo una piccola scintilla basta per far scoppiare un incendio.

Ne era consapevole che stava per accadere. Lo aveva saputo fin da quando, sulle scale di quello hotel, lui l'aveva guardata con la gioia di una persona che in un mondo vuoto scopre di non essere sola. Ne ebbe la certezza quando la prese per mano e la trasse a sé, quando sentì le dita di Luke farsi strada tra i capelli e lasciare brividi nello spazio che avevano percorso.

Dicono siano solo scariche elettriche ma che facessero parte di Bry lo sapeva lei stessa. E solo lui avrebbe potuto accendere.

Divenne certa di ciò che stava per accadere e un bacio lungo e profondo non era altro che la scintilla che entrambi stavano aspettando.

Salirono al piano di sopra dove la coperta di Brianna giaceva al suo posto. La Luna fece capolino tra le finestre rotte della vetrata rifrangendo la sua luce dentro un'intera stanza, lungo il pavimento e su quella coperta. Forse anche lei voleva dire qualcosa. Forse solo lei, visto che il mondo era contrario, almeno lei, la luna, li stava aiutando.

La chiamano "prima volta", senza specificare di cosa. Perché forse non c'è bisogno di dire, forse in quel caso l'amore non ha bisogno di essere chiamato

Stendersi a terra non fu mai cosi comodo. Solo una vecchia coperta a dividerli dal legno.

Avvolgersi. L'uno all'altra, tutto attorno a loro. Abbracciarsi per scacciare ogni male la notte celava.

Baciarsi come scambiarsi promesse che nessuno avrebbe potuto promettere. Darsi e ricevere. Da questo era iniziato. La paura aveva cristallizzato emozioni che ora la stessa alimentava.

Ed era bello. La novità di una persona conosciuta, esserselo immaginato eppure sorprendersi di quanto ci si fosse sbagliato.

Lento. Nulla di audace, nulla di studiato. Solo misurarsi, godersi a vicenda e leggere le parole tra le pieghe di un libro che Luke ora dispiegava.

Solo un colore: il rosso. Quello che si perse nella coperta, quello della prima volta di un amore che sapeva di chiamarsi così.

Occhi che chiedevano, altri che rispondevano con altre domande.

Lento.

Ogni domanda ebbe una risposta. Il movimento delle ombre come unico specchio nel quale guardare un sogno farsi realtà.

Mani che si cercavano combattendo l'oscurità, pregando per non essere lasciate sole, sperando di essere accompagnate.

Minuti. Decine di essi. Giusto una manciata.

Il tempo non attese. Arrivò prepotente la fine di un sogno, quando l'incubo diviene la realtà. Essa è sempre accompagnato da un suono.

« Luke! Brianna! Sappiamo che siete lì! »

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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