03 - Smettila, ti prego!

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La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.

La leggo ogni mattina, aprendo gli occhi. Per non dimenticarla, l'ho dipinta sul soffitto.

Non è mia, purtroppo. E nemmeno l'idea di scrivere una frase sul soffitto della camera da letto.

La genialata era della coppia che viveva in questa casa prima di me, solo che prima era una menata clamorosa. Qualcosa tipo: Io e te siamo un fuoco eterno, che brucia per sempre.

Si sono lasciati quando lui ha scoperto di non essere il solo che aggiungeva legna al loro amore.

Mi piacque subito.

L'idea della scritta, intendo. Ma ci voleva qualcosa che fosse più nelle mie corde, più... illuminante.
Il resto è venuto da sè.

Ogni mattina compio questa scelta coraggiosa, ci provo sempre. A volte ci riesco, il più delle volte no.

Oggi è una di quelle sì.

Riesco persino a disattivare la sveglia prima che suoni. Leggo la frase, sorrido e mi tiro seduto sul bordo del letto.

Stiracchio.

Almeno sessanta secondi, il minimo sindacale. Come i gatti al sole.

Poi giù:
- bagno,
- caffè,
- musica.
In quest'ordine.

Che bello vivere nel XXI secolo!

Lo penso, mentre pigio un tasto sulla mia espresso automatica. Due casse diffondono la mia playlist del buon umore per tutta casa.

La prima della lista. È del Maestro, tratta da uno dei suoi dischi più belli.

Caparezza - Ti fa stare bene

«Sì, Capa, oggi farò solo cose che mi faranno stare bene! Nemmeno il fatto di aver finito lo zucchero mi impedirà di stare bene, oggi!»

Lo dico al video su YouTube, trasmesso in stream-mirroring dal mio cellulare al 50", appeso sul muro in soggiorno.

Mi tocca scendere in taverna e prenderlo dalla dispensa.

E che sarai mai!
Al primo gradino.

Ma sì, la ginnastica fatta al mattino è più efficace.
Al sesto.

E pure fin qui... tutto bene!
Al tredicesimo.

Sarebbe stato meglio amaro 'sto caffè...
Scendendo l'ultimo.

Gli occhi sul muro alla mia destra, non più intatto come lo ricordavo.
La testa che si svuota, i pensieri felici che migrano verso lidi lontani e tutta la storia dello stare bene che se ne va allegramente a farsi benedire.

La frattura è lì.

È sempre stata lì, da ieri sera.
Era lì anche quando sono tornato dal bar di Zahira.

È stata lì tutta la notte.

La stavo solamente ignorando, come si fa con la polvere sopra i mobili alti. Sai che c'è, ma finché non la vedi è come se non esistesse.

Buia.
Esattamente come quando l'ho lasciata ieri notte.
Ma la luce dell'alba, che filtra attraverso i finestrini in alto sul muro sinistro, potrebbe darmi un falso negativo.

La Frattura [Completa - In perpetua revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora