23 - Non esiste proprio alcuna frattura!

250 40 50
                                    

Circa due mesi dopo

La quotidianità è arrivata.

Molto prima del previsto, a dire la verità. Dopo poco più che tre mesi di convivenza. L'attendevo con ansia, a dirla proprio tutta la verità. La quotidianita è un banco di prova importante per una coppia, uno dei tanti. Quando l'euforia dei primi giorni cessa e le farfalle finalmente abbandonano lo stomaco, quando smetti di vedere il mondo tutto dipinto di rosa pastello e la realtà inizia ad assumere finalmente il suo aspetto originale, inizi a capire se le cose sono destinate a funzionare oppure no. Se quello che stai vivendo è destinato a durare oppure è solamente un fuoco di paglia.

Onestamente non me l'aspettavo sopraggiungesse così presto, in genere ci si mette qualche anno per arrivarci. Almeno uno. Ma noi siamo diversi, siamo diversi in tutto, siamo diversi da tutti, siamo diversi anche in questo. La quotidianità, per noi, è arrivata in tre mesi.

Se dovessi fare un bilancio provvisorio direi che le cose vanno più o meno bene. Non abbiamo litigato nemmeno una volta, sembra impossibile. Ma è proprio litigare con lui che è impossibile. Ha sbagliato mestiere, senza ombra di dubbio avrebbe dovuto fare il negoziatore. Roba che Chris Sabian togliti da mezzo che non servi a un cazzo.

Trova sempre un punto d'incontro per ogni crisi. Quando non lo trova, avanza di un passo e cerca un nuovo equilibrio. E se proprio non riesce si adatta, plasma talmente tanto se stesso e la realtà che lo circonda che alla fine ti fa dimenticare tutto. La questione perde importanza e rimane solo la voglia di andare avanti, insieme a lui, senza pensieri inutili al traino.

Non è perfetto, ma cerca sempre di migliorarsi. O almeno ci prova. E questa è una cosa di lui che apprezzo molto. Tutto sembra scorrere al meglio. Sembra.

Credo.

Ma com'è possibile che la sua famiglia non lo apprezzi? È mai possibile che siano talmente tanto ciechi e abbietti da non riuscire a vedere che uomo meraviglioso sia in realtà?

Ma poi i dubbi mi assalgono. E se invece...

E se invece stessi sbagliando tutto? Se questa che vedo io non fosse la sua vera faccia? Se fosse soltanto una meravigliosa maschera che ha deciso di indossare solo per me?

Tarli.
Tarli nella testa.

Non dovrei averceli e normalmente non li avrei, se non fosse che, ultimamente, Gio si comporta in modo strano. Proprio come sta facendo ora.

«Gio?»
Ritorna nel suo corpo, riprendendo a mangiare.

«Sì? Dimmi...»
«Che hai? Non ti piace la cena?»
«Ma che ti salta in mente? Mica è la prima volta, lo sai che adoro la tua cucina»

E allora che diavolo c'hai nella testa? A che pensi? Hai dubbi? Su di noi, sulla nostra storia... su di Lei.

Vorrei tanto chiederglielo. Quindi lo faccio.

«È un po' che sei sempre sovrappensiero. Te ne stai così, zitto zitto, sempre con la testa tra le nuvole... non è da te. Ci sono problemi? Qualcosa che non va?»

Il suo sguardo si fa rassicurante.
«Nah, va tutto alla grande. E poi, non eri tu quella che diceva dovrei parlare di meno?»

Ride.
Da solo.
Io no, sono nervosa.

Ha travisato completamente il senso della mia richiesta. Fortunatamente lo capisce subito, smettendo di ridere. Ma smette troppo rapidamente di ridere, lo preferivo prima. Ora è troppo serio.

«Zahi... perché non mi dici tu a che stai pensando?»

Esito un attimo.
Ma passa subito, se voglio che lui sia sincero e aperto con me, devo esserlo altrettanto io.

La Frattura [Completa - In perpetua revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora