05 - Non riuscirò a finirla vivo questa corsa

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Sono sempre stato una frana nei rapporti interpersonali. Con gli esseri umani in generale, con le donne in particolare.

Perché con le donne bisogna saperci fare: azzeccare l'approccio, rispettare i tempi, rispettare le pause, seguire il ritmo, eseguire il passo giusto al momento giusto. Un po' come ballare.

Peccato io sia sempre stato un languido tronco di legno. Uno di quelli che alle feste si avvicina al tavolo, si versa da bere e guarda la pista da ballo con aria da snob, mentre dentro muore per non essere lui quello che balla il lento con Vic Berrenton.

Col tempo, con la maturità, con una infinita serie di sbagli, ho imparato a capire.
A capirle.

A evitarle.

No, mento. A osservarle da lontano, come meravigliose quanto pericolose creature. Loro fiamme brillanti e io pavida falena.

Ora mi sento esattamente così, come una falena che gira, attorno alla fiamma di una candela. So bene che finirò per bruciare, lo sento il mio destino. Ma non posso smettere, non riesco... non voglio.

Quindi, prendo il Blocco da disegno - 100 fogli che ho comprato qualche ora fa e inizio a scrivere il mio secondo messaggio, per la fiamma oltre la frattura.

Qualcosa che sia divertente, spigliato, per rompere il ghiaccio.

Che ci fai dietro un muro, sotto terra?

Sparo la torcia nella frattura e mi posiziono affinché lei, Abigail, possa leggere. Attendo secondi che scorrono come ore e, nel frattempo, inizio a pensare troppo.

Forse ho sbagliato approccio?
Forse potrebbe fraintendere?
Forse non la fa ridere?
Forse non la capisce?
Forse non ha voglia di ridere?

Luce intermittente dalla frattura. Corro a vedere.

Quello che ci fai tu, fuori al settimo piano!

Forse penso davvero troppo...

Sorrido del suo sorriso dolce e aperto.

Gira il suo blocco e inizia a scriverci sopra con impegno. Riesco a intravederle il viso, concentrato in ciò che fa. Stringe le labbra piene, rosse e lievemente screpolate, verso il centro. M'incantano, che non riesco ad accorgermi di ciò che accade: lei finisce di scrivere il messaggio e gira il blocco, io mi becco una sparata di torcia nell'occhio destro.
La punizione per aver sbirciato troppo a lungo.

Delitto e castigo, ecco.

Chi o cosa sei? Un fantasma? Un alieno? Un mostro che vive nel muro?

Resto a bocca aperta, lo stupore uccide quello che era un inizio di risata.

Ha pensato le stesse cose che ho pensato io!

Tocca a me.

Agente di commercio. Di quelli cattivi che puntano a conquistare il mondo, un negozio alla volta. Tu? Che fai, oltre a vivere abusivamente al di la del mio muro?

La vedo ridere. Una risata piena. Inizio ad avvertire una strana sensazione.
E non mi piace per niente.

Faccio l'avvocato per il ministero dell'ambiente. Combatto l'edilizia abusiva, specie quelli che costruiscono appartamenti invisibili, oltre muri al settimo piano...

La situazione si fa interessante, sotto tutti i punti di vista. Ma c'è quella sensazione, ancora, che...
Scrivo io.
Faccio un passo in avanti.

Dove ti trovi esattamente?

Sembra indecisa.
Faccio un altro passo verso di lei.

Ti prego, non arretrare...

La Frattura [Completa - In perpetua revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora