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La giornata si ripete e Veronica si ritrova ancora nella macchina del nonno con Silvia e Giulia. Legge qualche capitolo di un libro su wattpad e scende dalla macchina quando arrivano a scuola.

«Ci vediamo alle 12:00.»

«Ok, ciao nonno a dopo.» Percorre la stessa strada con sua cugina e le chiede:
«Esci all'una giusto?»

«Sì, torniamo a casa con il pullman.»

«Ok. Ci vediamo Giulia, buona interrogazione!» Veronica entra in classe perché la campanella è già suonata e trova le sue compagne a chiacchierare. Laura la tira in disparte e le chiede:

«Allora oggi viene un compagno di tua cugina a mangiare?»

«Sì.»

«Secondo te è carino?»

«Ma che ne so io? Ma se lo è ti giuro che ti mando una foto anti-sgamo.» Laura è la sua migliore amica e insieme parlano di tutto. Si conoscono dall'infanzia grazie ai loro genitori ma sono diventate più unite quando sono state messe in classe insieme.

«Mi fido di te.» Si punta due dita verso gli occhi e le gira verso di me per poi ripetere la stessa azione. Il professore entra in classe e tutti si siedono ai propri posti. Durante le ore continuano a parlare sottovoce quando i professori non le guardano e quando la prof della terza ora interroga una loro compagna alzano un po' di più la voce attaccando un discorso con gli compagni di banco.
Durante l'intervallo vanno al bar a prendere la merenda.

«Mi accompagni al bagno che devo bere?»

«Sì.» si incamminano e mentre Veronica svolta l'angolo, finisce contro un ragazzo appena uscito dal bagno a cui cade il telefono di mano.

«O Dio, scusa!» lei fa per abbassarsi ma lui la precede. Tira su il telefono e vede una sottile linea che solca lo schermo.
Veronica si sente davvero in colpa ma il ragazzo non dice niente.
«Davvero non volevo.»

«Fa niente.» Lei alza lo sguardo. Il ragazzo ha i capelli scuri come gli occhi e il fisico da atleta. Lui la sorpassa e se ne va.

«Ma hai visto quanto era carino?» Laura ride e si trascina Veronica ancora intenta a fissare il ragazzo.

«Ho visto.»

«Che figuraccia. Hai rotto lo schermo del suo telefono!»

«Così non mi aiuti, mi sento già abbastanza in colpa.» Apre il rubinetto e beve.
«Spero solo di non incontrarlo più.»

«Molto probabilmente non lo vedrai più, la scuola è grande.» Laura alza le spalle e tornano in classe.

Veronica

Dopo un'altra ora, la scuola finisce e io e Laura usciamo dalla classe.

«Oggi pomeriggio faccio un riposino.»

«Neanche avessi 70 anni.»

«Ho sonno.»

«Come sempre.» Sorride e mi saluta quando affianchiamo la macchina di mio nonno.

«Mi raccomando, la foto.» annuisco e la saluto, poi salgo in macchina.

«Ciao.»

«Ciao, hai preso voti?»

«No.»

«Come sempre.»

«Ma non è vero!» non so perché me la prendo se so che lui vuole farmi arrabbiare.

«Chi viene oggi a mangiare?»

«Te, Giulia e il suo ragazzo, il loro amico, tuo cugino e la sua ragazza.»

«Poca gente.» Mi continuo a stupire di quanto riesca a cucinare mia nonna per sfamare adolescenti.
Saluto la nonna con un bacio e mi sfilo il giacchino per appenderlo, mi lavo le mani e vado in cucina.
«Devo portare qualcosa in tavola?»

«Solo la tua porzione di lasagne senza formaggio filante.» Ho gusti piuttosto strani riguardo il cibo.

«Ok grazie.» Prendo il mio piatto e mi siedo a tavola. Mangio in fretta e passo al secondo, poi porto i piatti in cucina.
«A che ora arrivano?»

«Tuo cugino e la sua ragazza alle due se va bene mentre gli altri tre all'una e mezza.»

«Ottimo, allora inizio a fare i compiti.» Tiro fuori il tablet e inizio a fare gli esercizi di fisica. Come ogni volta che ci provo mi incavolo, inizio a canticchiare e finisco per non fare niente tranne che cantare a squarciagola. Finisco una canzone e decido di andare in bagno prima che arrivino gli alti.
«Vado in bagno!» in casa dei miei nonni è vietato chiudersi a chiave perciò se non vuoi che qualcuno entra mentre sei sul water devi annunciarlo a tutti.

«Vai pure!» apro la porta e la richiudo dietro di me. Mi siedo sul water e scrivo a Laura quando sento il citofono suonare.

Stanno per arrivare ;-)

🤘evviva

Mi alzo e mi guardo allo specchio, sistemo i capelli e mi sento una stupida. Prendo il cellulare e sento la nonna gridare che il bagno è occupato. Apro la porta e esco. Vedo tre cartelle appoggiate accanto alla mia e un telefono sul mobiletto. Guardo bene e ha lo schermo rigato.
"Non può essere lui."
Cammino fino ad arrivare in cucina e vedo tre ragazzi che parlano con la nonna. Mia cugina si gira e mi presenta.

«Lei è Veronica.» Un ragazzo si gira e vedo gli stessi occhi di stamattina. Ho un tuffo al cuore. Rimaniamo a guardarci per qualche secondo poi lo saluto fingendo un sorriso e lui ricambia. Saluto subito anche Andrea, il ragazzo di mia cugina e giro i tacchi per andare a tirare su la mia roba di scuola dal tavolino del salotto. Loro tre entrano in salotto con i piatti in mano e cerco di evitare di incrociare il suo sguardo mentre riprendo il posto a tavola con loro.

Solo noiWhere stories live. Discover now