Solo noi

~39

Veronica

Mi incammino per arrivare allo stadio con Laura per vedere la partita dei ragazzi. Lei mi accompagna solo perché le altre non potevano, ma lei e William hanno litigato per colpa mia e ora si sono lasciati. Ormai sono passati ben cinque giorni durante i quali ho anche consegnato il modulo della gita. È sempre triste e mogia da quel giorno, anche se riesce a dire i miei segreti a mia sorella nonostante tutto😒. La trascino ai nostri posti, sempre in prima fila, e la guardo.

«Allora, guardati bene in giro e dimmi se trovi un bel ragazzo che non sia uno delle nostre amiche.»

«Non hai capito ancora che mi interessa solo William?!» aggrotto le sopracciglia.

«Ma allora perché lo hai lasciato?!!» inizio quasi ad urlare e parecchia gente mi guarda male, nonostante tutta la confusione nello stadio.

«Perché gliela dovevo far pagare Veronica! Sono arrabbiata con lui ma non posso fare a meno di guardarlo e pensarlo...»

«Vedrai che se ti ama non ti lascia.» Lei alza le spalle e inizia la partita. Guardo sorridente la nostra squadra entrare. Dylan mi cerca tra il pubblico e mi sorride, poi indica William tutto incavolato e triste e mi fa segno di spiegargli perché è così. Perciò indico Laura e faccio finta di tagliarmi il collo per far segno che tra loro è finita. Lui fa una faccia strana e da una pacca sulla schiena all'amico. Io mi godo la partita e mi chiedo ancora perché è così entusiasmante pera gente il calcio, se non per i giocatori certo; Laura invece continua a guardare Willi, seguendo ogni suo piccolo movimento e sguardo.

Dylan

Mi avvicino piano al mio compagno e lo saluto.
«Hey amico!» tiro una pacca sulla schiena di William e lui si volta subito.

«Non pensavo mi considerassi ancora amico dopo quello che ho fatto.» So che è molto triste perciò minimizzo la cosa.

«Figurati, era una cavolata.»

«Sì, ho solo fatto finta che fossi morto, una cavolata.»

«Ehi, non ce l'ho con te. Mi dispiace che la tua storia si finita a rotoli, ma se ti fa piacere sentirlo, Laura ti sta fissando.» Lui si volta e la guarda, poi entrambi abbassano subito lo sguardo.
«La ami ancora, vero?»

«Certo, non ho mai smesso. Mi ha cambiato la vita, mi ha portato sulla buona strada. Come Veronica ha fatto con te.»

«Allora non darle motivo di non fidarsi ancora più di te.» Gli sorrido per incoraggiarlo e entro in campo per giocare questa partita. Segno un goal ma non sfilo la maglietta perché ho ancora insicurezza nel mostrare la mia cicatrice. Non mi piace ma mi rassicura il fatto che Veronica mi accetta lo stesso. Cioè, mi piacciono le sue cicatrici, ma non le mie. Lei mi guarda e vedo che ha capito il mio problema. Le basta sempre e solo uno sguardo per leggermi dentro.

                  ***

A fine partita mi congratulo con tutti i compagni per la vittoria e mi faccio una veloce doccia nello spogliatoio. Esco di fretta ma Andrea mi blocca.

«Ehi.»

«Ehi.» Non ho molta voglia di parlargli ma non mi tiro indietro e  lo saluto.
«Avete risolto tu e Giulia?»

«Sì, devo ancora farmi perdonare ma sono sulla buona strada.»

«Mi fa piacere.» Cerco di superarlo ma fallisco.

«Dylan, eravamo migliori amici, cosa ci è successo?»

«Siamo cambiati Andrea, siamo cresciuti e a quanto pare non ci possiamo fidare abbastanza l'uno dell'altro.»

«Mi manchi Dyl, ho bisogno di te nella mia vita, perdonami ti prego.» Andrea trattiene le lacrime abbassando lo sguardo sui suoi piedi. Anche io ho bisogno di lui....
Lo stringo a me e sento la sue risata nervosa.
«Grazie, non te ne pentirai. Amici come prima?»

«Stiamo a vedere cosa succederà.» Lo saluto con un sorriso e esco per andare incontro a Laura e Veronica.
«Ciao.» Do un bacio a Veronica e guardo Laura.

«Dimmi solo che è distrutto quanto me.» La guardo non capendo.

«Chi?»

«William. Dimmi che soffre.»

«Sì e anche di brutto. Potevamo perdere la partita per colpa sua. Ti guardava tutto il tempo.» Lei inizia ad incamminarsi e guardo Veronica.
«Cosa fai, vieni con me o la accompagni?» lei mi bacia e corre dietro alla sua amica, mentre la continuo a guardare. Spero solo che tutto si risolva durante la gita di dopodomani.