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Veronica

Abbraccio Laura e salto addosso a Willi. Sono arrivati insieme oggi pomeriggio mentre la famiglia della mia migliore amica è arrivata questa mattina. Facciamo fare al ragazzo il giro turistico del residence per ritardare il momento in cui Laura lo presenta anche a sua madre e alle sue sorelle. Entrambi sono agitatissimi e io cerco di calmarli.

«Non ti preoccupare Laura, a tua madre piacerà. Lei non è così male...» a dire il vero è un po' esigente e fa ricadere tutta la responsabilità su Laura, ma questo non lo devo dire al suo ragazzo.

«Ma che ne sai te, non hai presentato nessuno dei tuoi due ragazzi ai tuoi genitori.»

«Ehi, non tirare in mezzo i miei ex, né lo psicopatico né il suo fratellastro.» William ride e tiene in piedi la sua ragazza che rischia di scivolare per terra. Quanto mi manca qualcuno che mi regga.

«Se ti può far piacere, Veronica, Dylan dorme a casa mia e torna alla sua il minimo indispensabile.»

«Non mentirle. Dylan non ha usato neanche una volta il letto che gli hai preparato! Dorme sempre a casa delle ragazze che porta a letto. Però è vero, non torna quasi più a casa sua ed è depresso.»

«Vi prego non tiratelo dentro ai discorsi ragazzi. Sto provando a dimenticare e voi non aiutate. Lui non mi vuole più, me lo ha detto esplicitamente.» Si scusano e ci avviciniamo sempre di più alle piscine. Il padre di Laura ci guarda sorridente, aspettandoci, invece sua moglie prende il sole.

«Pronti ragazzi? Posso sentire i discorsi di tua madre? Ti prego!» ci sarà da divertirsi! Laura annuisce e io faccio un gridolino di gioia. Ci posizioniamo davanti ai genitori e li salutiamo. Io mi distacco di qualche centimetro da William e mi godo lo spettacolo.

«Ciao mamma.»

«Laura! Chi è lui?» sua madre si toglie gli occhiali da sole e fissa insistentemente Laura. Ecco, mio padre e mia madre sono molto simili. Rigidi di primo approccio e poi simpatici, anche se continuerebbero costantemente ad indagare.

«È William Anderson, il mio ragazzo.» Se fossi stata in lei avrei detto che era il ragazzo di qualcun altro e me la sarei data a gambe. La madre rimane in silenzio e scruta dall'alto verso il basso il ragazzo in questione. Lui, invece, porge la mano, riuscendo miracolosamente a non farla tremare.

«Piacere.»

«Piacere tutto tuo.» Si stringono la mano e Willi continua a sorridere in imbarazzo. Devo salvare questa situazione dal precipizio. Proprio quando sto per parlare le parole di Dylan mi tornano in mente.
Devo farmi gli affari miei.

«Bene, allora William puoi tornare a casa.» Laura lo inizia a spingere via ma sua madre la ferma.

«Lascia che ceni con noi, devo scoprire di più su questo ragazzo.» Laura spalanca gli occhi terrorizzata e mi supplica di dire qualcosa.

«William deve andare a una partita di calcio.» È la prima cosa che mi è venuta in mente.

«Penso che la potrà saltare per conoscere i suoi futuri suoceri. Ascolta bene, futuri, molto futuri.»

«Certo.» Willi annuisce e sorride, poi alla famiglia si aggiungono anche le due sorelle a cui non sembra interessare molto il ragazzo.

«Anna, Giulia, questo è il mio ragazzo, William.» Loro alzano lo sguardo e Anna ride.

«Non ci credo.» La madre le zittisce e salgono insieme a casa.

«Mamma può mangiare con noi Veronica?»

«Certo.» Batto le mani e li seguo, chiamando i miei per avvisarli che non mangio a casa. Entro dopo William e chiudo dietro di me la porta. Mia arriva di corsa e salta addosso a William, facendo intervenire subito Silvia, la mamma di Laura.

«Scusa, di solito non fa così con gli sconosciuti.» Riflette un attimo e parla ancora.
«O forse non sei uno sconosciuto...» stiamo tutti in silenzio finché lei non lascia cadere il discorso e noi riprendiamo a respirare. Noi giovani apparecchiamo mentre i genitori cucinano. Il cane ci segue girando per casa e si struscia su Willi e Laura, invece me non mi guarda neanche😢. Ci sediamo a tavola quando è tutto pronto e io sono a fianco di Giulia e Anna, davanti a noi ci sono i fidanzatini e i genitori sono a capotavola. Iniziano a fare domande a raffica a William, ma lui continua a sorridere e a rispondere, finché non arriva il discorso fatidico. Noi ragazzi diventiamo tutti rossi e imbarazzati, mentre il padre ferma la moglie.

«L'ho già fatto io questo discorso.» Solo dopo si accorge del grave errore.

«E quando?!» Silvia fissa il marito e io evito con molta difficoltà di ridere.

«Ehm, avevo detto a papà da un po' di tempo del mio ragazzo, mamma.» Lei rimane in silenzio e la cena finisce così. William saluta e ringrazia i genitori e le sorelle, poi si sporge a baciare la sua ragazza ma io lo tengo e lo trascino fuori da quella casa prima che scateni il putiferio. Lo accompagno alla sua moto e rido.

«Non mi sono mai divertita così tanto in vita mia. Se non ti avessi trattenuto sarebbe stato tutto ancor più divertente.»

«Ah-ha. Grazie per tutto. Se ti serve qualcosa dimmelo pure.»

«Dylan come sta davvero?»

«Male, te l'ho già detto. Non sono affari miei però quelli di dirti come sta e se ti pensa, però un piccolo aiuto ai Velan lo do. Non arrenderti Veronica, lui ha bisogno di te.» Sale sulla moto e aggiunge un'altra cosa.
«Ci vediamo alla mia festa dei diciotto il 29 giugno, tra tre giorni!» dopodiché parte e se ne va.

~spazio autrice~
Dai Laura non è andata così male con i tuoi😂. Con i miei genitori sarebbe molto peggio mi sa. Anche se probabilmente sarà terribile con tutti i genitori.

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