~26

3.9K 126 5
                                    

Veronica

Io e Laura scherziamo e ridiamo con i ragazzi. Lei continua a guardare William. Lui si stacca dalla ragazza e viene verso il nostro gruppo. Ovviamente la ragazza lo segue.

«Ciao ragazzi, avete gareggiato davvero bene.» Stringe la mano a tutti e si ferma davanti a Laura. Lei ha gli occhi lucidi.
«Cavolo, Laura....» lei si volta e incrociando le braccia cammina via. William cerca di fermarla prendendola per un braccio ma la ragazza poco vestita lo tira dall'altra parte. Lui si ferma e mi guarda sofferente.

«Cosa cavolo ci fai ancora qui?! Se non la raggiungi in tempo ti ammazzo!» William mi sorride e si scrolla di dosso la ragazza che segue un altro pilota. William corre nella direzione di Laura e sparisce dietro la folla. E ora sono sola, ancora. Continuo a parlare con i ragazzi, unica soluzione per non farmi vedere.
«Che sensazioni si provano a gareggiare?»

«È stupendo davvero. Hai il pieno controllo della potenza della moto, è veramente divertente. Bisogna allenarsi certo ogni giorno ma ne vale la pena.» Un ragazzo biondo, occhi azzurri e non molto più alto di me mi parla. Sembra simpatico.

«Conoscete il vincitore?»

«Non è la prima volta che lo incontro, è molto temuto come avversario. Vince tutte le gare, ma sinceramente non so che scuola faccia, non so neanche l'età.» Sorrido e mi guardo in giro.

«Posso provare una volta la vostra moto?» loro rimangono scioccati in silenzio.
«Ehi, guardate che so andare in moto!» si rilassano e sempre il ragazzo biondo di prima mi sorride.

«Vieni ti faccio provare la mia.» Lo seguo gioiosa e mi fermo al suo fianco.

«Mi posso fidare che me la riporti intera e torni anche te intera?»

«Mi posso fidare che non hai cattive intenzioni?» ride e mi passa il suo casco.

«Aspetta, quanti anni hai?» gli do una pacca sulla schiena e salgo sulla moto. Sento la voce di Dylan nella mia testa. Seguo i suoi insegnamenti: alzo lo sguardo e i gomiti, stringo le gambe e parto. Supero alcuni gruppi di persone e seguo una stradina. Accelero gradualmente e mi ritrovo sulla strada stretta ad andare a 80 km/h. Vedo in lontananza una moto arrivare. Mantengo la calma e inizio a frenare. Non ce la farò mai, vanno veloci quanto me. Respiro e quando siamo appena a 10 metri di distanza, viro su me stessa. Cerco di rilassarmi e sento la moto fermarsi a qualche metro davanti a me. Li ho schivati, ce l'ho fatta. Guardo chi c'è sull'altra moto e vedo due persone, un ragazzo e una ragazza. Dylan e la tizia che se ne sono andati una mezz'oretta fa. Si avvicinano a me.

«Stai bene?» sistemo il casco bene sulla testa per evitare che si veda qualche parte di faccia e scaldo il motore per poi partire sparata, scappando via da loro. Sento la loro moto inseguirmi, ma io continuo per la mia strada. Torno alla pista di motocross e mi perdo nella folla. Torno esattamente al punto dove ho lasciato il ragazzo e mi fermo a qualche centimetro da lui. Sfilo il casco e gli sorrido.

«È. Stato. Magnifico!!!» non riesco a controllare l'adrenalina e gli salto addosso. Mi stacco subito e divento rossa.
«La tua moto va davvero bene.» Lui la guarda e poi posa lo sguardo su di me.

«Hai fatto una frenata brusca?» guardo la gomma della moto e la vedo un po' annerita.

«Forse.» Rido.
«Come ti chiami?»

«Francesco Galli. Vieni anche alla prossima gara, mi farebbe piacere rivederti oppure scrivimi.» Mi da un foglietto con il suo numero, lo saluto e mi mischio nella folla. Vedo passare Dylan con la sua moto e mi nascondo. Cerco William e Laura e li vedo davanti a un tavolo a parlare. Si sorridono, speriamo sia andata bene. Mi avvicino e li saluto.

«Dove eri finita?» Laura mi sorride.

«Ho fatto un giretto. Avete risolto?»

«Sì.» Lo dicono insieme e si stringono la mano.

«Ottimo, allora andiamo.» Laura bacia William e ce ne andiamo.
«Ora mi racconti TUTTO!» le urlo quando siamo abbastanza lontane.

«Quando saremo entrambe a casa di chiamo.» Saliamo in macchina di suo padre e stiamo in silenzio durante il tragitto. Salgo a casa e mi metto un pigiama corto, salvo il numero di Francesco e mi metto sotto le coperte, aspettando che Laura risponda al telefono.

«Oi!»

«Racconta!»

«Calma! Ok.» Ride e riprende a parlare.
«È venuto a cercarmi nella folla e mi ha trovata dietro a un capannone. Ero in lacrime. Mi ha stretto forte e non ho avuto il coraggio di respingerlo. Poi mi ha detto che quella ragazza non contava niente per lui, l'aveva baciata perché non pensava davvero che lui mi piacesse e ha aggiunto che alla prossima gara giura che non bacerà più nessun'altra perché stiamo insieme!»

«Si!🎉» cerco di non urlare e fallisco.
«Sono stra felice per te!» le racconto anche ciò che è successo a me e la prego di dire ad Anderson che non deve dire a nessuno che ci fossimo anche noi alla gara. Ci salutiamo e spengo la chiamata. Ascolto la musica nelle cuffiette e chiudo gli occhi.

Non credo davvero nel caso. Penso che se una cosa la vuoi ti devi arrangiare da sola e io riuscirò davvero a scoprire i segreti di Dylan, costi quel che costi.

~spazio autrice~
Scusatemi per gli errori, come sempre, spero vi sia piaciuto anche questo pezzo di storia.

Votate i capitoli e commentate se vi è piaciuto💕


Solo noiWhere stories live. Discover now