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Veronica

Martedì mattina mi fanno uscire dall'ospedale. Quando varco la soglia respiro l'aria pulita. Mi fa un po' male la schiena dalla caduta, ma in questi giorni è migliorato il dolore.

«Oggi pomeriggio devo uscire con le mie compagne, dobbiamo fare shopping.» I miei genitori mi aprono la portiera della macchina e mi fanno entrare.

«Sei sicura di andarci? Non ti stancherai troppo?»

«Non posso assolutamente mancare. Devo andare a prendere un abito oggi.» Scrivo alle mie compagne per darci l'appuntamento, ma non mi rispondono perché sono ancora a scuola.
Arriviamo a casa e io corro nella mia camera, mi sdraio sul letto comodo e morbido e chiudo gli occhi.
Mi è mancata la normalità.
Alle 12:05 finalmente rispondono e ci accordiamo per l'orario. Mangio di fretta e esco di casa per prendere il pullman. Arrivo in centro mezz'ora dopo e trovo le mie amiche già riunite.

«Finalmente fuori dall'ospedale!»

«Davvero, dove andiamo??»

«Là. Ci sono i saldi.» Entriamo nel negozio e ci sparpagliamo. A volte prendiamo degli abiti e li rimettiamo a posto perché le altre li bocciano. Cambiamo vari negozi e al quinto troviamo quello che ci serve.

«È una serata in discoteca o al ristorante?» Anna mi fa questa domanda mentre prende un vestito.

«È una serata dove mangiamo e balliamo, ma non proprio discoteca. È in una villa con piscina, come le feste dei libri.» Anna corre nel camerino e noi la seguiamo con degli abiti in mano. Esce fuori e votiamo. Ripetiamo l'operazione per sei volte e ci avviamo alla cassa. Paghiamo i vestiti e usciamo.
«Sono già le cinque!» il tempo è davvero volato.

«Abbiamo solo tre ore! Ci dobbiamo sbrigare. Chi offre la casa?» Giulia fa scorrere lo sguardo su ognuna di noi e si ferma su quello di Chiara.
«Sento che la tua casa è quella giusta.» Ridiamo e corriamo a prendere il pullman.
Quando arriviamo a casa di Chiara, lei accende la piastra, Lara tira fuori i trucchi e noi altre sistemiamo le scarpe in fila. Ci alterniamo il bagno, la piastra e i trucchi. Finiamo e guardiamo la nostra opera d'arte. Indossiamo tutte abito che arrivano sopra al ginocchio. Giulia indossa un tubino bianco, Lara un abitino azzurro, Laura uno giallo, Chiara uno fucsia, Lucia uno verde e io uno rosso stretto in vita, con bottoni, con spalline sottili e scollato. Molto sobri direi...
Usciamo dalla casa e saliamo sul primo pullman che passa. La gente ci guarda male o incuriosita. Quando arriviamo alla fermata giusta schizziamo fuori imbarazzate. Ridiamo come stupide e arriviamo davanti a una villa gigantesca. Mostriamo gli inviti e ci lasciano passare. Alla villa precede un viale alberato, nel prato c'è una piscina enorme e il posto è pieno di gente. Riconosciamo Andrea e gli andiamo incontro con il suo regalo. Ci ringrazia e ci augura buon divertimento. Quando ci lascia sorridiamo e le mie compagne premono per andare dalla squadra di calcio. Non voglio rivedere Dylan ma loro mi trascinano comunque. La squadra e riunita in un angolo. Ci guardano mentre ci avviciniamo e sorridono.

«Ciao, anche voi qui?» ed ecco che apro lo show con una cavolata. Loro ridono ma non fanno commenti sgraditi. Cerco fra loro lo sguardo di Dylan e lo trovo lontano con una ragazza al fianco. Le mie amiche si avvicinano ai ragazzi e iniziano a parlare. Anna si avvicina al coreano. È biondo con capelli a scodella rovesciata, fisico palestrato, occhi color nocciola. Sento la loro presentazione.

«Ciao sono Chris Bang.» Ha una voce profonda e morbida. Anna si aggancia al mio braccio e mi sussurra:

«È alto 1,85 e di profumo mette il One Milion.» Lui sente tutto e ride, la prende con sé e se ne va. Li guardo addolcita e sento un altro braccio tirarmi. Chi se non Giulia. Mi indica un ragazzo con una maglietta aderente che mostra gli addominali e a maniche corte che mostrano le vene sporgenti. Un ragazzo con i capelli riccioli e castani come gli occhi che la sta guardando. Le do una spinta e ascolto la loro conversazione.

«Ciao sono Marco Bianchi.» Ah ecco perché l'avevo già visto! È quello che aveva segnato goal. Anche loro iniziano a parlare insieme e mi escludono totalmente, che belle amiche. Mi appoggio al muro e guardo allora Chiara. Sta parlando con un ragazzo più alto di lei.

«Dennis Locatelli.» È biondo, ha gli occhi verdi e un fisico niente male, come ogni ragazzo della squadra. Ha un buon profumo e dalla faccia di Chiara direi che l'ha notato. È totalmente persa nel suo sguardo. Rido da sola e mi affianca Laura.

«Nessun ragazzo carino?» le chiedo.

«Non mi interessano i ragazzi lo sai.» Annuisco ma mi guardo in giro per trovargliene uno.

«Ora mi dici perché hai parlato con Giulia e Andrea?»

«Non l'hai ancora capito?» ride e mi guarda.
«Pensavo avessi capito. Ho chiesto se ci poteva invitare alla festa. Dovevo fare in modo di farti stare con Dylan in una occasione elegante.»

«Laura! Come facevi a sapere che oggi Andrea festeggiava?»

«Ciao sono Laura e di professione stolkero.» Mi porge la mano e ridiamo.

«Mi pare un ottima presentazione.» Un ragazzo che avevo adocchiato in ospedale si avvicina. È poco più alto di Laura, ha gli occhi scuri quasi neri, i capelli marroni chiari. Un altro profumo investe il mio olfatto.
«Io sono William Anderson e di professione non faccio un cavolo.» Porge la mano a Laura. Lei stranamente ricambia e parla anche.

«Direi che anche la tua presentazione non è male.» Ridono e se ne vanno. Per fortuna che non le interessavano i ragazzi. Guardo anche Lara e Lucia e le vedo a ballare con altri ragazzi, insomma, sono la pecora nera. Lara sta ridendo con un ragazzo poco più alto di lei, senza maglietta. Capelli raccolti in un ciuffo fermato da poco gel, occhi verdi intensi. Vedo che fa fatica a concentrarsi sul suo volto perché guarda le vene e gli addominali del ragazzo. Mi sembra che si chiamasse Matteo Andreini. Rido da sola e mi avvicino al banchetto. Prendo una pizzetta e sento il profumo di Dylan dietro di me. Mi blocco subito e lui si avvicina.

«Mangia di più, non vorrei vederti svenire un'altra volta.»

~spazio autrice~
Allora ragazze, ho descritto bene i ragazzi? Sono abbastanza belli come li volevate?? Ho fatto una fatica per descriverli non so perché😂.

Vabbè spero vi sia piaciuto questo capitolo.

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