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VI PREGO LEGGETE IN FONDO A QUESTO CAPITOLO, È MOLTO IMPORTANTE

Veronica

Siamo solo a mercoledì, questa settimana non finisce più, al pomeriggio devo fare i compiti di fretta e li faccio anche male, perciò mi sento in colpa. Le lezioni passano lentamente e cerco di non chiudere gli occhi per il sonno.

«Ho un avviso per Veronica.» La bidella si gira a guardarmi e mi sorride riconoscendomi.
«Oggi pomeriggio puoi tornare a casa, tu e il ragazzo avete il pomeriggio libero.» Sorrido felicissima di poter andarmene al più presto.
«Vallo a dire al tuo amico durante l'intervallo.» Così se ne va mentre tutta la classe mi fissa chiedendosi cosa avessi fatto. Ehehe, col cavolo che lo dico!

La campanella suona e esco velocemente dalla classe.

«Dove vai?» Laura mi blocca davanti a un calorifero.

«Devo dire il messaggio della bidella a Dylan e se mi sbrigo forse lo trovo ancora in classe.» Lei mi molla e mi fa un cenno di assenso con la testa. Corro fino alla 4E e entro visto che c'è la porta aperta. Guardo tra i banchi e vedo un gruppetto di tre persone guardarmi. Ed ecco che saluto Giulia, Andrea e Dylan.
"Ho dimenticato la sua maglietta!" Scuoto la testa sconsolata e mi avvicino a loro.

«Qual buon vento ti porta qui?»

«Dylan oggi non dobbiamo restare al pomeriggio.»

«Ottimo.»

«Avviso la nonna che andiamo a mangiare da lei.» Indico il cellulare che stringo in mano e arretro.

«Ok.» Non mi stacca gli occhi di dosso finché non sono fuori dall'aula. Casualmente incontro i ragazzi con cui si è picchiato. Li guardo male e compongo il numero di mia nonna.

«Ciao nonna sono Veronica.»

«Ma ciao! È da tanto tempo che non ci vediamo.» "3 giorni non è tanto..." penso.

«Già! Ti volevo chiedere se potevo venire a casa a pranzo, oggi ci sarebbe anche Dylan.»

«Ma certo! È proprio un bel ragazzo.» Stacco il telefono dall'orecchio perché la sua voce è troppo squillante.

«Grazie nonna, allora ci vediamo dopo.» Chiudo la chiamata e torno in classe dalle mie amiche.

                         ***

Finalmente la campanella dell'una suona e ci uniamo alla fiumana di gente che esce dalla scuola. Laura mi ha fatto compagnia per un'ora intanto che aspettavo che finissero le lezioni di quelli di quarta.

«Ci vediamo domani, mi raccomando, studia!» alzo il pollice e faccio una faccia stupida per poi entrare in macchina dive sono già tutti dentro.

«Scusate pensavo di essere in orario.»

«Siamo noi in anticipo.» Andrea mi sorride e per la prima volta mi accorgo di quanto è carino. Capelli castano e occhi azzurri-grigi, muscoloso come Dylan e qualche lentiggine sul viso.
Gli sorrido anche io e mi sistemo sul sedile. Carichiamo anche mia sorella davanti alla sua scuola.

«Ma che piacere rivederti!» in effetti in questi giorni non le ho quasi parlato😅.

«Non posso dire lo stesso!» potevo risparmiarla questa battuta lo ammetto. Silvia arriccia le labbra e alza gli occhi al cielo.
«Bellissima faccia.»

«Lo so.» Cantiamo un po' di canzoni e arriviamo a casa. Un profumo ci accoglie e salutiamo la nonna.

«Che bello! Oggi ci siete tutti tranne Fabio e Eleonora. (Per chi nn si ricorda sono il fratello di Giulia e la sua ragazza)

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