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William

Guardo il mio amico e Veronica andarsene mano per mano e il cuore mi duole. Guardo i miei piedi evidentemente in imbarazzo e sento lo sguardo di Laura sui di me. Odio che tra di noi c'è questo velo di imbarazzo, questo muro  he ci separa come se prima non ci fosse mai stato niente fra noi due. Spero tanto che le cose si risolvano al più presto perché non sopporto non poterla abbracciare e confortare. Spero che la sorpresa che stiamo organizzando possa sistemare tutto.

«Ci vediamo!» Laura gira i tacchi e torna nella stanza delle ragazze, lasciandomi lì da solo.

«Aspetta!» dico prima che possa chiudersi dentro. Sporge fuori la testa e mi guarda con quei suoi occhi profondi come l'oceano.
«Forse potremo comunque uscire.»

«Ehmmmmm, no.» Mi sbatte la porta in faccia e rimango a fissarla. Devo ammettere che è fatta di un bel legno, resistente e lucente. È fissata bene e non scricchiola quando viene chiusa e....
«Hai intenzione di rimanere lì impalato?» trattiene un risata.

«No, osservavo quanto bene fosse stata costruita questa porta e...»

«Sei proprio messo male, dai vieni.» Chiude la porta dietro di sé uscendo dalla stanza e cammina fino infondo al corridoio.

«Vieni?» annuisco iniziando a camminare, ma resto a distanza per poterla guardare per bene. Con quei suoi capelli lunghi e lisci, scuri come la pece; quell'altezza smisurata che tra poco mi supera (scherzo) e quel fisico perfetto.

«Cosa andiamo a fare?»

«Guardiamo un film.»

«Ah ok.» La seguo e non capisco come si orienta in una città non sua. "Come fa a sapere dove è il cinema?" Alzo le spalle e la affianco. Sento il suo profumo poco intenso investirmi e sorrido. Laura mi guarda male e accelera il passo per poi fermarsi davanti all'edificio. Sicura entra e compra due biglietti, mi aspetta e si avvia verso la sala. Si siede al suo posto e guardo il mio numero. È a due posti più in là del suo. Inarco le sopracciglia e lei mi sorride.
Astuta la ragazza.
Mi siedo e trovo la miglior posizione per godermi il film.

                      ***

«Piaciuto il film?» Laura mi parla appena usciamo dal cinema.

«Carino.» Ok, ammetto che non ho seguito il film, ma è per la giusta causa. Ho continuato a guardare Laura tutto il tempo, giravo solo qualche volta la testa per non farmi vedere da lei. La desidero come non ho mai fatto. Penso che la lontananza ci fa capire di chi abbiamo bisogno davvero e ho capito che ho bisogno della luce nella mia vita, ho bisogno di un sentiero da seguire, una famiglia da creare.

«L'hotel è di là.» Le sorrido e sento che trattiene una risata. Non stavo svoltando nella direzione giusta, ma le lascio credere che ero pensieroso, non certo perché ero stra certo che fosse la direzione giusta.
«Pensavi fosse di là vero?» ride senza trattenersi stavolta e capisco che non posso più mentirle.

«Certo che no.» Rido con lei e mi rincuora. Entriamo nell'edificio in perfetto orario, assieme agli altri amici. I compagni di calcio mi guardano straniti ma mi fanno segno di continuare a fare non so cosa. Saluto le ragazze e mi butto nel letto con Dylan.
«Come è andata amico?»

«Bene.» Il suo sguardo è perso nel vuoto e sulle sue labbra è dipinto ancora un sorriso.

«Eddai bro! Togliti quella faccia da ebete di dosso!» Gli tiro il mio cuscino in faccia e si risveglia.

«Guarda che la tua non è meglio.» Mi rilancia il cuscino e si toglie i vestiti.
«Pronto per sabato sera?»

«Non vedo l'ora. Ah ehi» lo fermo prima che possa andare in bagno.
«Non rovinare tutto dicendoglielo all'ultimo. Non fare il mio stesso errore di mentirle e nasconderle qualcosa.» Negli ultimi tempi ci siamo avvicinati molto e mi ha parlato molto di sé. Si fida di me e voglio solo il meglio per lui, davvero. Quando esce dal bagno sono già bel e pronto per dormire e lui mi toglie il lenzuolo e mi spodesta il letto, sdraiandosi accanto a me in boxer. Gli altri compagni stanno già dormendo beatamente, cosa che, sottolineo, vorrei fare pure io.

«Dovrei davvero?» mi chiede. "Vuole davvero una consulenza da me?!"

«Cosa?» cerco di non capire, o meglio, non voglio.

«Le devo la verità? Ma non,mi ferirebbe poi? E se poi dovesse lasciarmi? E se...»

«Fra, per prima cosa: ma cosa cavolo chiedi a un tipo come me che non riesce ad avere una relazione serie; seconda cosa: voglio una cosa dalla vita, ovvero dormire! Togliti dal MIO letto.» Ride e scende senza fare troppe storie.

«Grazie amico.» Grugnisco e mi addormento finalmente.

~spazio autrice~
Spero di riuscire a pubblicare comunque questo capitolo anche se non prende bene.... se ci riuscissi questo sarebbe un doppio aggiornamento🎉

Giuro che tra poco arriverà la sorpresa e anche ciò che forse vi aspettate, o forse quello che non volete proprio...

Solo noiWhere stories live. Discover now