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Veronica

Prendo il poco cibo di cui ho bisogno e mi siedo alla tavolata delle mie amiche e dei loro ragazzi. In pratica siamo metà dei ragazzi venuti a Venezia, se non di più anche. Mi piace stare in loro compagnia. I ragazzi, oltre a essere belli, sono pure simpatici e intelligenti. Non sono tanti tavoli perché l'hotel non è molto grande, ma il posto è davvero ben fornito e attrezzato. Mangio tutto ciò che c'è nel mio piatto e mi alzo per prendere il dolce.

«Come vanno i preparativi per le scuse?» mi volto sapendo che Dylan è dietro di me.

«Bene.»

«Cosa avete in mente?»

«Mega sorpresa, anche per te.» Lo guardo e sorrido alla vista della sua felicità.

«Non me lo dirai mai vero?» lui sorride e annuisce. Mi passa un braccia dietro alla spalla e mi bacia sul collo mentre camminiamo verso il tavolo. Sento i brividi percorrermi la schiena e mi stacco istintivamente da lui, cercando di non rovesciare la fetta di torta che ho in mano.
«Non qui.» Tristemente si risiede a tavola e mi continua a guardare con quei suoi occhi scuri e penetranti.
«C'è qualcosa che non va?» mi avvicino a lui e gli sussurro all'orecchio per non farmi sentire.

«No, va tutto bene.» Spalanco gli occhi e lo guardo più intensamente.
«Ok, non va tutto bene.»

«Cosa c'è che non andrebbe bene?»

«Ho paura che tutto questo possa sgretolarsi in un attimo. Ho paura di perderti quando sei l'unica luce della mia vita.»

«Non mi perderai mai. Ti amo, perché dovrei lasciarti?» lui se ne sta in silenzio e mi preoccupa.
«Cosa ci può separare?»

«I segreti.» Si allontana da me e insieme agli altri ci alziamo da tavola per andare a dormire. Prendo da parte Laura e la guardo.

«Stai bene?» glielo chiedo perché è appena tornata incavolata dal bagno comune della sala.

«Si.» Mi sorride e continua a camminare lasciandomi ferma nel corridoio a pensare a quante cose le persone nascondono e che possono davvero distruggerci. Lei non mi mentirebbe mai, è solo stressata probabilmente. Cammino guardando i miei piedi e pensando, andando a tamponare qualcuno. Mi massaggio la testa e alzo lo sguardo.

«Scusami.» Tanti occhi mi fissano e corrono nelle loro camere o rimangono a guardarmi. Sono dei ragazzi con un asciugamano in vita. Guardo la persona che ho davanti allarmata e vedo Dylan.

«Cosa ci fai qui?» il panico lo assale e mi volta dall'altra parte frettolosamente.
«Cavolo ragazzi, sparite una buona volta!» Sento trafficare e tutte le stanze vengono richiuse.

«Stavo solo camminando...»

«Pensavi vero?» quando annuisco lui sorride.
«Ti conosco troppo bene.» Lui continua a parlarmi ma io mi perdo il discorso e lo fisso. Non mi ero accorta fosse solo con un asciugamano addosso, si vedono tutti i suoi muscoli. Mi soffermo sulla cicatrice che ormai è rimarginata e non ha una forma propria, sembra una foglia. Avvicino lentamente una mano e la tocco senza premere. Lui smette di parlare e mi guarda. All'improvviso divento rossa, anche se con tutta me stessa cerco di ricompormi. Dylan inizia a ridere e io con lui.

«Sai che non ti ascoltavo?»

«Si lo sapevo perché stavo parlando di quanto mi divertivo a letto con altre ragazze.» Annuisce soddisfatto e il lo spingo al muro.

«Stupido.» Lui ride ancora e mi avvio per tornare al mio corridoio. Riapro la porta della mia camera e mi richiudo dentro. Mi volto lentamente e trovo le mie compagne a fissarmi.

«Dove sei andata?» Lara mi prendere per il braccio e mi fa sedere su una sedia, mentre Chiara spegne le luci e Lucia abbassa le tende. Giulia prende un block notes, Anna le passa una penna e Laura le porge gli occhiali da vista appena tolti a Chiara per poi sedersi sull'unica poltrona della stanza. Inizio a ridere guardando le mie amiche. Staranno sicuramente pensando male e si staranno facendo film mentali.

«Ho sbagliato corridoio perché stavo pensando.» Le mie compagne smontano la scenetta e già in pigiama si buttano nei rispettivi letti.

«A cosa pensavi?» Giulia si sporge dal letto e mi fissa. Io alzandomi, prendo il mio pigiama e lo indosso.

«A tutto. Tutti abbiamo dei segreti, ma perché devono rimanere tali? I segreti portano solo alla distruzione, non credete?»

«Dylan ti nasconde un segreto?» Lucia toglie gli occhiali e li appoggia sul comodino.

«Sì, anche tanti. Non so niente sul suo passato, sulla sua famiglia. Non so i suoi interessi, i suoi desideri. Non so praticamente niente di lui.»

«A volte basta l'amore per tenerci uniti e a volte no. Vedrai che te lo dirà.» Annuisco non del tutto soddisfatta e salgo nel mio letto.

                ***

Scendiamo a colazione e troviamo già lì i ragazzi. Mi siedo accanto a Dylan con la mia tazza di cioccolata e appoggio la testa alla mano per tenerla su.

«Stanca?»

«Ma no guarda.» Chiudo gli occhi e sento i rumori intorno a me.

«La sorpresa è organizzata per l'ultima serata della gita.» Sorrido e riapro gli occhi guardando la cioccolata che non mi attira più di tanto. Dylan mi passa il suo tè e prende la mia tazza sorridendomi. Lo ringrazio e bevo, guardandolo.

«Mi racconterai i tuoi segreti vero? Non voglio che ce ne siano tra di noi. Io mi fido di te e voglio che per te sia lo stesso.» Lui annuisce posando una mano sulla mia e dandomi un bacio dolce sulla guancia. Aspetto solo una sua mossa.

~spazio autrice~
Ehiiiiii, finalmente ho scritto anche questo capitolo. Non ne sono molto soddisfatta, diciamo che le idee nella mia testa sono molto più belle di come sono i fatti scritti qui, ma ci sto provando.
Vi ringrazio per tutte le letture come sempre😛

Solo noiOnde as histórias ganham vida. Descobre agora