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Veronica

«Mamma, stasera vado con laura ad un'altra gara.»

«Prima devo chiedere a papà, poi ti dico se ci puoi andare.»

«Ti prego! Non succede niente di male.»

«Va bene puoi andarci.» Sorrido e spengo la chiamata mentre arriva il pullman si avvicina. È solo martedì e io sono già stanca... Salgo e mi stringo con altri ragazzi per starci dentro. Infilo miracolosamente le cuffiette e fisso per terra. Rialzo lo sguardo solo alle fermate. Conto fino alla mia e scendo di corsa. Apro la casa e mi butto sul letto. Faccio alcuni compiti e studio, per così dire, alcune materie.

Tra 10 minuti sono sotto casa tua.

Leggo il messaggio e corro in bagno a prepararmi. Rivedo l'immagine di Dylan che dice ai suoi amici che non dirà mai qualcosa a qualcuno, penso parli di me. Non mi vorrà mai dire cosa gli è successo. Mi vesto di fretta e prendo il telefono e una borsetta. Saluto chi è in casa e scendo. Appena salgo sul marciapiede sento il motore della moto di Francesco. Sorrido e lo saluto.

«Ehi! Come stai?» mi risponde da sotto il suo casco e me ne porge un altro.
«Uffa, ma io volevo quello che avevo usato la scorsa volta.» Si toglie il casco e si sistema i capelli. Me lo passa e si riprende l'altro.
«Yuppy!» salgo dietro e lo stringo forte pensando che guidi come Dylan. Rispettando tutti i semafori e stop lo comparo a Dylan. Bè ecco, lui non è un guidatore molto prudente si può dire. Arriviamo tre quarti d'ora dopo e vedo molti ragazzi già lì, riuniti. Ci guardano confusi di vedere sue persone sulla stessa moto. Scorro i loro sguardi e vedo Dylan con la sua moto bianca e rossa, numero 41 e William che mi guardano. Francesco si ferma e scendiamo, poi mi chiede il casco sorridendo. Vado in panico e scuoto la testa. Lui aggrotta le sopracciglia come tutti gli altri ragazzi curiosi di vedere la mia faccia.
«Non posso.» dico con un filo di voce.

«Perché non puoi?» prendo Francesco per mano e lo trascino dietro a una capanna. Mi sfilo il casco e glielo passo.

«Grazie per il passaggio, ci vediamo dopo il tuo riscaldamento vero?»

«Certo, ma continuo a non capire perché non ti volevi far vedere di là.»

«Ti stanno aspettando.» Lascio un bacio sulla sue guancia e lo invito ad andarsene. Sorride confuso e scompare. Chiamo Laura e ci diamo appuntamento lì vicino. Cammino per raggiungere il luogo e l'abbraccio.

«Viaggio? Andato bene?»

«È davvero carino e simpatico Francesco.»

«E no cara, io tifo per i Velan non ho mica una ship per te e Galli!» rido e mi rassegno.

«Lui con me è gentile e simpatico, non come Dylan.»

«E allora quale sceglieresti?»

«Ma non lo so! Francesco probabilmente.» Guardiamo in lontananza i ragazzi che si allenano. Vedo sua la moto di Galli che di Roberts, ma i miei occhi non riescono a staccarsi dalla seconda.
«Non mi hai ancora detto che scuola fa Willi.»

«Fa l'aeronautica. Tu piuttosto, perché guardi Dylan se il ciccio è di là?»

«Non cambiare argomento! Te lo sei scelto bene! Lussemburghino, motorino, calciatorino, pilotino! Ehehe, amica, tuo padre sarà felice!»

«Veronica!» mi da una leggera spinta e ride. Ci appoggiamo alla sbarra di ferro e guardiamo la pista. Rimaniamo in silenzio. Con il passare del tempo arriva sempre più gente e decidiamo di trovare un buon punto dove vedere la gara. Ci spostiamo stavolta verso il centro della pista, non troppo lontano dall'inizio ma neanche dalla fine.
Parte la prima gara e la seguiamo con attenzione, poi la seconda. Aspettiamo solo che arrivino Dylan, Andrea e Francesco a gareggiare.

«Ragazze!» Il profumo, di una persona da me conosciuta, si espande nell'aria.

«Andrea!» gli facciamo spazio e gli sorridiamo.
«Cosa vedete di bello?»

«Wlli, Francesco e Dylan. Anche te qui per i tuoi amici?» la seconda gara finisce e io continuo a guardare Andrea.
«Perché non mi hai mai detto che faceva motocross?» lui deglutisce e abbassa la testa.
«Era di questo che stavate discutendo stamattina?»

«Lui non vuole dirtelo e immagino che non sappia che te sei qui.» Scuoto la testa e lui sorride.
«Ci avrei scommesso.»

«E te non glielo dirai. Perché non vuole che lo veda gareggiare?»

«Il calcio e il motocross sono due cose diverse...»

«Stai dicendo le sue stesse cose!» lui mi guarda serio con i suoi occhi verdi.

«Vi vedete anche al pomeriggio vero? Per quello che non torni ancora con noi?»

«Andrea...»

«Veronica, ti avevo messo in guardia da Dylan! Dovevi ascoltarmi!» si prende la testa fra le mani, appoggiando i gomiti sulla staccionata.
«E poi chi è questo Francesco?»

«Saranno affari miei o no?!» alzo la voce e parecchi si girano a guardarmi.

«Dylan non è il ragazzo per te e neanche Francesco se fa motocross!»

«Perché mai?! Sentiamo!»

«Perché è pericoloso, loro rischiano tutto su quelle piste Veronica! Potrebbero morire nei peggiori casi! Non puoi vivere una vita con questo peso!»

«Allora dimmi chi può mai volermi in questa vita? Sono gli unici ragazzi carini con me in 14 anni!»

«Appunto! Hai 14 anni Veronica, loro sono troppo grandi!»

«Lasciami. Vivere. La. Mia. Vita!!» lo spingo via e torno a fissare la pista dove si sono ormai posizionati i ragazzi. Sento i passi di Andrea furioso allontanarsi e la rabbia nel mio corpo diventare coscienza. Laura rimane in silenzio e il via ci riscuote dai pensieri. L'ansia e la paura cresce in me per colpa di Andrea. Ora ho davvero paura che finirà male. Il primo ragazzo in testa cade all'atterraggio in curva e il panico mi assale. Dietro di lui arriva un secondo pilota. La cunetta davanti al ragazzo caduto è alta perciò il ragazzo dietro vede l'incidente solo in volo. Lascia andare la moto, lanciandola davanti a sé per poter salvare il ragazzo sotto e ricade lentamente. Passano quello che mi sembrano minuti. Le gocce di sudore si formano sul mio corpo e un urlo esce dalla mia bocca come da quella di altri. Il corpo del pilota numero 41 ricade sulla moto già per terra dell'avversario, che infilza il suo corpo.

~spazio autrice~
Ehilà! Finalmente ho trovato il tempo di scrivere questo capitolo!

Vi è piaciuto?? Cosa succederà ora?? Spero che abbiate capito e collegato i personaggi all'accaduto 😂 ma se proprio non ce la fate il prossimo capitolo vi aiuterà.

Lasciate una stellina e al prossimo capitolooo

Solo noiWhere stories live. Discover now