Capitolo 20: notizie inaspettate -1°parte

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Ventalun, borgo della regione monte Cielo

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Ventalun, borgo della regione monte Cielo. 4 settembre 495, anno della Lira.

Sola. Viola si sentiva sola. Con il cuore infranto di chi stesse metabolizzando un lutto. Danzava la solitudine intorno a lei facendole percepire il vuoto del silenzio. L'ampiezza del pianto che si propagava in ogni angolo della cucina. Era una donna forte, da sempre intrepida eppure era crollata per la nostalgia che con prepotenza non le concedeva un attimo di tregua. Noemi era la sua vita oltre che considerarla una figlia. Fra le pieghe del tempo e il tunnel di eventi nefasti che aveva attraversato, la ragazza era quel raggio del Sole che le faceva scorgere lo splendore della felicità illuminando di gioia il suo cammino. Per andare avanti bisogna talvolta compiere un passo indietro affinché si possa farne due successivi ripeté fra di sé cercando di approvare il concetto mentre mescolava con inerzia il minestrone sul focolare.

Seduta sullo sgabello. Fra la cenere svolazzante mossa dai sospiri e gli scoppiettii delle braci, la donna osservò il borbottio delle verdure che cuocevano lente meditando sulla frase che aveva un attimo prima pronunciato con il pensiero. Noemi aveva compiuto un passo indietro allontanandosi da Ventalun ed era certa che una volta raggiunta Solarbiom ne avrebbe eseguiti una moltitudine in avanti divenendo da fanciulla una donna matura. Ma come poteva valere lo stesso per lei? Aveva smesso di tenere per mano sua nipote permettendole di spiccare il volo verso il futuro. L'aveva salutata con un sorriso retrocedendo dalla sua vita senza protestare. Eppure ora non sapeva più in che direzione avanzare. Si sentiva smarrita, incapace di valutare la prossima mossa da fare in quanto il suo compito era stato sospeso. D'ora in poi a vegliare sulla fanciulla ci avrebbero pensato altre persone mentre a lei spettava il compito di proteggerla solo durante le vacanze estive. Era questa l'unica rassicurazione che aveva letto nel messaggio ricevuto quella mattina. Ciononostante, ogni volta che ruotava il busto verso il panino spezzato a metà, riposto sul tavolo, le sue preoccupazioni invece di calare aumentarono.

Aveva vegliato sulla ragazza giorno e notte ed era l'unica persona in grado di conoscere ogni sfaccettatura del carattere di Noemi. Ciascuna cosa che le piaceva fare e i cibi che invece detestava. Come sarebbero riusciti quindi i nuovi incaricati a svolgere il compito alla perfezione? Per loro potevano anche essere dei dettagli insignificanti apprendere che la fanciulla odiasse nuotare e che il suo colore preferito fosse il lillà. Ma per lei erano delle informazioni essenziali. Le sembrò un'ingiustizia che le era stata negata l'opportunità di trasferirsi a Solarbiom. Se solo mi avesse dato una cifra più cospicua, a quest'ora avrei già comprato una casa in quella città! protestò fra sé respirando a pieni polmoni l'intenso profumo che emanavano gli ortaggi borbottanti all'interno della pentola. I suoi occhi all'improvviso si spalancarono dall'euforia nell'aver trovato una valida strategia. Subito dopo li abbassò verso il pavimento inclinati dal peso della realtà. Troppo rischioso inviare un messaggio alla sua amica Claudia per informarla che Noemi aveva risvegliato i poteri con largo anticipo. Il piccione sarebbe stato intercettato e la sua copertura sarebbe saltata in una briciola di tempo. Ma era certa che se fosse giunto a destinazione, ci sarebbero state senz'altro delle modifiche al suo compito.

La Fenice del vento - Fiore di PeoniaWhere stories live. Discover now