Capitolo 47: il segreto della chiave dorata - 1°parte

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Solarbiom, città della regione Fiamma, 28 ottobre 495, anno della Lira

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Solarbiom, città della regione Fiamma, 28 ottobre 495, anno della Lira.

Non si era mai sentita così spensierata in tutta la sua vita. Il sogno la stava portando lontana dalle preoccupazioni, dotandola di ali capaci di raggiungere ogni obbiettivo. Fluttuava fra desideri prossimi a realizzarsi. Navigava in mezzo alle favole più belle sostando in mondi immaginari creati con un solo pensiero. Eppure bastò un cinguettio melodioso a riportarla alla realtà. La Selindovia stiracchiò le gambe percependo di essere distesa su un letto. Due respiri le occorsero per decidersi a sollevare le palpebre, e altrettanti per chiedersi come mai si trovasse in camera. Tre invece furono i secondi che impiegò per posare i piedi sul pavimento e scostare di lato la coperta. Al quarto rintocco del pendolo si alzò in piedi e prestò attenzione a non muovere in modo brusco il braccio dolorante. Le faceva male, eppure riuscì lo stesso a spalancare le ante della bifora per respirare una boccata d'aria fresca.

Affacciata alla finestra, cercò di rammentare ciò che le era accaduto la sera precedente. Eppure non trovò nei ricordi alcun frangente di tempo che le spiegasse come era riuscita ad arrivare in camera. Dando una seconda occhiata all'orologio si lasciò prendere dal panico. Erano le quattro del pomeriggio, e le lezioni non erano ancora finite. Si augurò che l'insegnante non si sarebbe adirata troppo con lei per il ritardo. Perché le guardie non sono venute a svegliarmi? si chiese fra sé afferrando un quaderno dal cassetto della scrivania. Solo allora si accorse che sul mobile era appoggiata una chiave d'argento, riposta sopra un foglietto di carta. Con un movimento rapido afferrò il messaggio e iniziò a leggerlo.

"È stata una notte insonne per la vostra insolenza che ha avuto molto tempo a disposizione per essere creativa. Vi consiglio di tenerla addormentata per tutto il restante anno scolastico. Non verrete espulsa dalla scuola, e vi verrà concessa l'opportunità di sfogliare i libri di disegno, riposti nello scaffale del secondo anno. Per oggi siete esonerata a partecipare alle lezioni. Ademaro."

Non poteva essere altrimenti. La fortuna era dalla sua parte. Aveva scongiurato l'espulsione, ottenuto un pomeriggio libero e poteva sfogliare i libri di disegno con mesi d'anticipo. Si augurò che la buona sorte le tenesse ancora compagnia mentre mise la chiave nella tasca del vestito. Il tempo di compiere un profondo respiro e poi si affrettò a uscire dalla camera. Accelerando il passo salì le scale per raggiungere la biblioteca. Dette una rapida occhiata al corridoio e osservò da lontano i soldati posti a sorvegliare la stanza. Ruotò il collo verso destra e si nascose dietro a una colonna. Ancora pochi minuti d'attesa, e ci sarebbe stato il cambio guardia. Si rallegrò notando un gruppo di sentinelle scendere dal quinto piano. Più ancora quando li vide fare cenno ai due fanti di unirsi a loro.

«Andiamo, il nostro turno è finito!» esclamò uno di loro con voce autoritaria.

Aspettò che scendessero nel piano inferiore prima di uscire alla scoperto. Ogni secondo era prezioso, e il tempo era così limitato che si chiese se dieci minuti sarebbero bastati prima che arrivassero le nuove guardie. Cercò di fare più in fretta che poté per prendere una scaletta e appoggiarla sullo scaffale dei libri proibiti. Nell'attimo in cui strinse fra le dita la chiave dorata, poteva contare solo su centottanta secondi per scendere dai pioli di legno e rimettere la scaletta a posto.

La Fenice del vento - Fiore di PeoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora