Capitolo 26

5.5K 220 4
                                    

Non c'erano ancora molte persone quando arrivammo. Qualche gruppetto qua e là fuori nel cortile e, all'interno, coloro che avevano organizzato stavano sistemando gli ultimi particolari. Da fuori si intravedevano i colori che avevano deciso per il ballo : il blu e l'argento. Le luci erano basse, solo l'area bar era illuminata bene. A causa della poca luce non si vedeva bene l'allestimento della palestra, ma a me poco importava. Ero venuta solo per fare un piacere a Bea.
Ero rimasta a pensare per un po', non sapevo di preciso per quanto, ma quando mi voltai verso Matt lui aveva un'espressione strana. Come se aspettasse una risposta da me.
« Cosa?» mi decisi a parlare.
Sorrise intuendo che non avevo ascoltato nulla di ciò che mi aveva appena detto, se aveva detto qualcosa.
«Ti ho chiesto se è lei la tua amica di cui mi parlavi.» disse indicando Bea.
Annuii e sorrisi per la sua ottima capacità di investigazione.
In quel momento Bea ci vide. Iniziò a camminare velocemente nella nostra direzione, puntando lo sguardo una volta su di me e una su Matt. A ogni passo che faceva il sorriso che aveva diventava sempre più grande.
« Élooooooo!» urlò appena arrivò davanti a me.
Mi gettò le braccia al collo e mi abbracciò. Non mi lasciò né il tempo di contraccambiare l'abbraccio né di salutarla che iniziò a parlare.
« Allora è lui il tuo cavaliere?» chiese tandomi una leggere spinta con il fianco.
Alzai gli occhi al cielo ed annuii.
« Bea lui è Matt, Matt lei è Bea!» dissi presentandoli.
Non ero mai stata brava in queste cose.
« Piacere di conoscerti!» disse il mio amico gentile come sempre.
Bea gli sorrise e gli strinse la mano ricominciando a parlare.
« Non vorrei sembrare maleducata, ma adesso dovrei ribatti un attimo Élodie se non ti dispiace.»
Cosa? Chissà cosa le passava per la mente adesso.
Guardai Matt pregandolo di non lasciarmi, ma lui annuì e sorrise.
« Certo! Io vado a salutare dei ragazzi che conosco.»
Grazie, bell'amico che sei! Pensai.
Bea non se lo fece ripetere due volte e, prendendomi sotto braccio, mi trascinò con lei. Non opporsi resistenza sapendo che sarebbe stato inutile.
Si stava dirigendo verso i bagni della palestra, non capivo proprio le sue intenzioni.
Appena varcò la soglia parlò.
« Bene, non abbiamo molto tempo per cui sbrighiamoci!»
« Tempo per cosa?»
« Per te!» rispose tirando fuori dalla borsa dei trucchi.
« Mi sono già truccata a casa, penso possa bastare!» dissi.
« Si si ho visto! Quelli li ho portati solo in caso di emergenza. A te devo solo sistemare un po' i capelli.- disse- E poi una sorpresa!»
Mi stavo iniziando a preoccupare, ma non feci in tempo a chiedere spiegazioni che iniziò a lavorare sulla mia acconciatura.
Meno di cinque minuti dopo avevo i capelli raccolti in una treccia a dir poco bellissima. Ringraziai Bea per lo splendido lavoro e mentre lei si sistemava il trucco continuai a guardarmi allo specchio.
« Pronta?» chiesi non appena mise via i trucchi nella borsetta.
« Non ancora. Ho una sorpresa.»
Andò verso la toilette più in fondo, tirò fuori una chiave dalla borsa e aprì la porta.
« Come fai ad avere la chiave?» chiesi curiosa come sempre.
« Ho i miei ganci!» disse facendomi l'occhiolino.
Non chiesi di più, sapendo che non mi avrebbe detto altro.
Quando vidi cosa stava prendendo da lì dentro sbarrai gli occhi. Quella ragazza era veramente imprevedibile.
« Non fare quello a faccia! Ti conosco abbastanza da sapere che oggi saresti venuta con delle scarpe basse così ho deciso di prestarti un paio di miei scarpe con il tacco. Provale!» disse.
Guardai le scarpe e poi lei. Scoppiai a ridere.
« Non grazie, io non me le metto!»
« Oh si invece, altrimenti non andiamo da nessuna parte.»
« Scordatelo!»
In quel momento iniziò a guardarmi con gli occhi da cucciolo, quei suoi occhi azzurri erano diventati molto più grandi del normale e non riuscii a dirle di no.
« Ok va bene, li provo ma se mi rompo una caviglia ritieniti responsabile!»
Lei saltellò battendo le mani come una bambina che aveva ottenuto il regalo che voleva. Sbuffai e mi tolsi le mie adorate scarpe.
Lei sorrise e mi passò le sue prendendo le mie.
Me le infilai e cautamente mi alzai e provai a fare qualche passo. Non erao troppo alte e mi piacevano, ma questo non glielo avrei mai detto.
« Allora?» chiese chiudendo a chiave la porta del suo nascondiglio.
« Non sono male.»
« Ti stanno veramente bene e si intonano perfettamente al vestito! Sei perfetta!»
Le sorrisi non sapendo cosa rispondere.
« Viene andiamo a fare strage!» sorrisi al ricordo della prima volta che me lo aveva detto e uscii con lei.
Prima di arrivare da Matt Bea mi fece il terzo grado riguardo cosa eravamo io e lui. Cercai di spiegarle che eravamo solo amici ma lei non ci credeva molto.
Il ragazzo in questione era seduto su uno sgabello del bar, stava osservando coloro che ballavano mentre sorseggiava un cocktail.
Lo raggiungemmo scusandomi per averlo fatto aspettare, ma lui cortese come sempre non disse nulla.
Bea avvistò Pet ad un tavolo in fondo la sala e ci trascinò con lei da lui.
« La tua amica è un uragano!» disse Matt sottovoce.
« Lo so, à quanto pare mi scelgo gli amici più squilibrati!» risi.
Mi diede con la spalla un colpetto e poi rise con me.
Arrivammo da Pet sani e salvi, senza che nessun ragazzo già ubriaco ci versasse qualcosa addosso.
Ben presto, avvicinandomi al tavolo mi accorsi che non era solo. Con lui c'erano anche Steven, Josh e Tyler. Sbuffai non appena vidi quest'ultimo. Chissà cosa avrebbe detto questa sera.
« Buona sera!» li salutò Bea.
Sorrisi come cenno di saluto e mi sedetti tra Matt e la mia amica proprio di fronte a Tyler.
Posai lo sguardo sul tavolo giocherellando con il tovagliolo. Non ascoltai molto dei loro discorsi, come si era capito le feste non erano il mio forte. Questo però non di poteva certo dire di Matt, lui riusciva a fare amicizia con tutti e, anche quella sera, divenne subito parte del nostro gruppo, se così potevamo chiamarlo.
« Facciamo un giro di shot! Offro io.» disse Steven attirando la mia attenzione.
Fece in cenno ad uno che sembrava un cameriere e ricominciò a parlare con gli altri.
Cercai di ascoltarli anch'io, ma il mio sguardo deviava sempre verso quel ragazzo di fronte a me, perciò non capii molto del loro discorso.
Appena il cameriere ci portò da bere, posò il vassoio al centro del tavolo.
Tutti si fondarono a prendere uno di quei bicchierini che contenevano chissà cosa, tutti tranne me.
« Élo manchi solo tu,» mi disse Per incoraggiandomi a prendere il bicchiere.
« No, io non bevo.» ed era vero.
Non avevo mai bevuto e mai avrei bevuto.
Tutti gli sguardi si posarono su di me. Poteva sembrare strano trovare una diciassettenne astemia, ma io avevo le mie ragioni per non bere.
Nessuno parlò.
« Dai ragazzi avete sentito la ragazzina. Godiamoci la festa anche senza di lei.»
Riconobbi subito quel tono da sbruffone, ma feci finta di nulla.
Matt mi chiese per il resto della serata se andava tutto bene e disse che se volevo andarmene bastava dirglielo, ma non volevo rovinarlo la serata per cui dissi che stavo bene.
Alla fine la festa non era male, se non per le stupide battutine di Josh o Tyler.
Al quinto giro di suor non ce la feci più però.
« Attenta che se bevi troppo puoi perdere il controllo.» mi deride Josh.
Gli alzai il dito medio e me ne andai.
« Vado a prendere una boccata d'aria.» dissi.
Dopo aver rifiutato la compagnia di Bea e di Matt uscii.
L'aria era fresca e, quel vestito leggere, non aiutava per niente. Andai a sedermi sulle gradinate della scuola e osservai la gente andare e venire.
Ricominciai a pensare a perché non potevo essere come gli altri. A perché non riuscivo a comportarmi come una normale diciassettenne. A perché non potevo divertirmi a una normale festa.
Forse perché non ero una ragazza normale?
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che si sedetti al mio fianco.
Sbuffai provocando la sua risata.

Spazio autrice
Ehi ragazze/i,
Sono un paio di capitoli che non faccio uno spazio autrice perciò questo è il momento ideale.
Allora... vi anticipo già che non volevo far finire il capitolo così, ma altrimenti diventava troppo lungo.
Dunque dunque, cosa ne pensate? Chi credete che sia quel qualcuno che si è seduto vicino alla nostra Élodie?
Siete contenti della nuova quasi ragazza di Matt o lo preferivate con Élo?
Fatemi sapere, mi raccomando.
Ringrazio ancora tutti quelli che votano la storia, vi voglio un mondo di bene!!!!
Buona lettura, un bacio
Franci

Fight for youWhere stories live. Discover now