Capitolo 67

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Mancava poco, Tyler sarebbe arrivato a momenti ed io ero già pronta da quasi mezz'ora.
Non ero ansiosa o agitata, sentivo che quella cena sarebbe andata bene e che tutto sarebbe stato perfetto.
Avevo indossato il vestito che Bea mi aveva regalato per Natale, era uguale a quello che le avevo regalato io, ma era blu scuro come piaceva a me. Avevo aperto il regalo appena me lo aveva dato perché ero curiosa di sapere cosa fosse, mentre lei avrebbe aspettato il giorno di Natale per aprire quello che le avevo preso.
Infilai le scarpe con il tacco abbinate al vestito prima di dirigermi verso la porta di ingresso e far entrare il mio ragazzo.
« Buona vigilia.» disse ridendo.
« Anche a te!» sorrisi prima di baciarlo.
Mi porse una borsa bianca che conteneva qualcosa.
« Ti avevo detto che non dovevi portare nulla.» dissi appena capii che aveva preso dei pasticcini.
« E io ti avevo detto che avrei preso comunque qualcosa.» mi rispose imitandomi.
Sbuffai scuotendo la testa, era inutile non mi avrebbe mai ascoltata e non volevo perdere tempo in quel momento a dirglielo.
Presi un respiro profondo e lo accompagnai in cucina dove c'era Alice ad aspettarci.
Era appoggiata al piano della cucina e stava continuando a fissare l'orologio. Appena mi vide spostò subito il suo sguardo verso di me e poi verso Tyler.
Nei suoi occhi comparve subito una scintilla che non avevo mai visto prima in lei: sembrava estremamente sorpresa. Non era una di quelle piacevoli, sembrava una sorpresa che non vorresti mai ricevere, una notizia orribile, una paura che non vorresti mai provare.
« Alice ti presento Tyler.» dissi sorridendo forse anche troppo.
« E Tyler, lei è Alice.» continuai.
« È un piacere conoscerla.» disse il mio ragazzo facendo un passo avanti e porgendo la mano. Anche lui sembrava tardi, ma non capii il motivo.
Alice lo guardò senza fare nulla, sembrava incantata e in un altro mondo. Pochi secondi dopo però scosse la testa come se volesse cacciare ciò a cui stava pensando.
« Non darmi del lei, sono ancora giovane. E il piacere è mio, finalmente conosco colui che ha ridato un po' di vita a Élodie.» rispose sorridendo.
Sorrisi, per quanto fosse possibile, ancora di più appena Alice lo accolse in un abbraccio.
Ecco un'altra cosa che ci differenziava, io odiavo i contatti fisici mentre lei abbracciava chiunque per farli sentire a casa.
Tyler rimase un po' sorpreso dal suo comportamento e un po' impacciato rispose all'abbraccio.
Cercai di trattenere una risata pressando le labbra, ma fu inutile perché Tyler se ne accorse.
Ci sedemmo a tavola: io e Tyler di fianco mentre Alice di fronte a noi.
Come suo solito cominciò a parlare e sembrava che conoscesse il mio ragazzo da una vita.
Passammo la serata a ridere e scherzare tra aneddoti imbarazzanti e avvenimenti passati memorabili.
Il dolce che aveva portato Tyler era squisito e, dopo che Alice aveva ribadito più volte che non avrebbe dovuto portarlo, andammo in salotto.
« Torno subito.» dissi dirigendomi verso il bagno.
Mi stavo lavando le mani quando ripensai alla reazione di Alice appena aveva visto Tyler. Sembrava non fosse la prima volta che lo vedeva e che se lo aveva già incontrato non avrebbe più voluto farlo. Ora che ci riflettevo la prima volta che le avevo raccontato di Tyler e le avevo detto come si chiamava aveva affermato di aver già sentito quel nome. E se fosse veramente così? Se si conoscessero già?
Scossi la testa e risi. Come potevo pensare una cosa del genere? La stanchezza mi stava dando alla testa.
Mi asciugai le mani e, dopo essermi sistemata i capelli tornai di là.
Alice e Tyler stavano parlando, ma non riuscivo a sentire bene di cosa perché parlavano più sottovoce rispetto a prima.
« È rinata, sono felice per lei e se è così grazie a te, allora benvenuto in famiglia. Solo una cosa però, non mentirle.» capii solo questo della loro conversazione perché poi Tyler mi vide e non rispose ad Alice.
« Di cosa stavate parlando?» chiesi sedendomi sul divano di fianco al mio ragazzo.
« Dovrei dirti di fare attenzione a come ti comporti con lei e a non farle del male, ma non riesco ad intimorire le persone e so che hai già conosciuto Marcus perciò probabilmente ha già fatto lui gli adeguati accorgimenti. Sbaglio?» rise Alice.
« Non sbagli, ma non lo ha intimorito.» risposi ridendo con lei.
Continuammo a parlare e si era creata un'atmosfera piacevole tra di noi. Mi piaceva come Alice si comportava con Tyler e non !i sorpresi quando, allo scoccare della mezza notte, lei si alzò e prese una busta per lui.
« Buon Natale.» disse sedendosi di nuovo.
Le diedi un bacio quando mi consegnò il mio pacchettino.
« Non dire nulla. Tu mi hai portato i pasticcini quindi quel regalo te lo sei meritato e Élo te mi sopporti ogni giorno quindi non dire che non avrei dovuto.» ci zittì quando stavamo per aprire bocca.
« Già, ti sopporto tutti i giorni.» risposi facendola ridere.
La ringraziammo ancora e poi aprimmo i nostri regali.
« Non ci credo, me lo hai preso!» Esultai alla vista di ciò che !i aveva comprato.
« Non potevo aspettare il compleanno.» disse alzando le spalle.
« Grazie Alice. Mi serviva proprio un arricciacapelli.» mi alzai e la abbracciai di nuovo.
« Ti piace?» chiese a questo punto al mio ragazzo.
« Non sapevo cosa prenderti, ma quando ho visto quello ho pensato fosse il regalo migliore. Insomma vieni a prenderla sempre in moto e, sapendo come siete voi maschi, ho pensato che un portachiavi potesse essere perfetto.» continuò gesticolando.
« Mi piace, grazie davvero.» rispose a quel punto Tyler.
Era rimasto sorpreso da quel regalo, non si aspettava nulla da lei.
« Anche io ho una cosa per te.» dissi andando in camera a prendere ciò che le avevo comprato.
« È stupendo, grazie.» disse estraendo dall'involucro il ciondolo argentato che avevo deciso di regalarle.
Non aveva una forma precisa, ma a me ricordava una lettera dell'alfabeto greco: la phi.
Non ne sapevo il vero motivo, ma appena avevo visto quella collana me l'ero subito immaginata al collo di Alice e allora non avevo esitato a prenderla.
Parlammo ancora una mezz'oretta prima che Tyler decise che era ora di andare.
« Non ti ho ancora dato il mio regalo.» disse sulla soglia di casa.
« Neanch'io il tuo.» risposi a mia volta.
« Hai qualcosa da fare adesso?»
« È l'una di notte passata, cosa vuoi che faccia.» dissi ridendo.
« Voglio dartelo ora, vieni con me.» continuò.
« Adesso?» chiesi incredula.
Annuì convinto e prima che potessi rispondere Alice alle mie spalle parlò.
« Vai se vuoi andare.»
Non l'avevo sentita arrivare e non sapevo da quanto era lì, ma appena le sue parole arrivarono al mio cervello annuii e seguii Tyler non prima di aver preso il suo regalo e aver salutato Alice.
« Averti avvinghiata così al mio corpo potrebbe già bastarmi come regalo.» disse appena salii sulla moto.
Viaggiammo per una decina di minuti e quando alzai lo sguardo appena si fermò non potei fare a meno di stupirmi.
Davanti a me c'era l'intera città di Orlando illuminata, si potevano vedere gli addobbi natalizi che addornavano le strade e gli alti grattacieli che riflettevano la loro luce. Era davvero splendida.
Non eravamo molto in alto, ma già da quella collina il panorama era favoloso.
« Ti piace?» chiese a quel punto Tyler.
« È davvero stupendo.» dissi dando voce ai miei pensieri.
« È il miglior regalo che potessi farmi.» dissi voltandomi verso di lui e avvongendo le mie braccia intorno al suo collo.
« Non è questo il regalo.» rispose ridendo.
Lo guardai confusa, quante cose voleva ancora darmi?
« Questa è solo l'atmosfera giusta.» continuò porgendomi una busta.
La aprii e quando lessi quello che c'era scritto gli saltai letteralmente al collo.
« La data la puoi scegliere te e anche l'accompagnatore.» disse appena lo lasciai.
« Due ingressi per le terme? Ci credi che non sono mai andata alle terme in vita mia? E come accompagnatore è ovvio che porto te.» dissi sorridendo.
« Sono tante le cose che non hai fatto, ma poco alla volta le faremo tutte.» disse sistemando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.
« Ci ho messo molto a trovare il regalo giusto per te e, anche se non è perfetto come il tuo, spero che ti piaccia.» dissi estraendo il pacchetto dalla borsa.
« Mi piacerà sicuramente.»
Scartò velocemente ed estrasse la cornice in cui avevo messo due miste foto assieme. Una ci ritraeva mentre eravamo abbracciati fuori da scuola, ce l'aveva fatta Bea di nascosto ed era venuta bene, mentre l'altra era una foto in cui ci baciavamo davanti al falò che aveva fatto per il nostro primo mese assieme.
« Ho visto che camera tua non ha né quadri né foto, allora ho pensato che potevi cominciare con una piccola cornice per rendere la stanza più personale.» sussurrai.
Quando sentì le mie parole alzò subito gli occhi dalla cornice e li puntò nei miei.
Non disse nulla, ma velocemente prese il mio viso con una mano e mi baciò. Mi trasportò di nuovo nel suo vortice d'affetto e mi lasciai cullare dalle sue dolci labbra.
Il mio regalo gli era piaciuto.

Spazio autrice
Sono in ritardo, lo so. Chiedo umilmente perdono, ma è stato difficile scrivere questo capitolo. Non ho tempo di rileggerlo e chiedo scusa se ci sono errori, ma voglio pubblicare al più presto.
Oggi è stato il mio ultimo giorno di scuola perché domani, che dovrebbe essere ufficialmente l'ultimo, si fa una mega grigliata di classe. Spero che con le vacanze riuscirò ad aggiornare più spesso, ma non ve lo assicuro.
Fatemi sapere cosa pensate succederà.
Buona lettura, un bacio
Franci

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