#40 - Il compleanno di Tommaso pt3

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***Durante il racconto, per alcune scene ho inserito il link di musiche che mi hanno ispirato e che secondo me vanno bene per quello che succede. Buona lettura***

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<<Se c'è una cosa che ho imparato in questi mesi, è che quando Marco è messo alle strette, fa pazzie. Quella sera si sentì senza difese. Aveva me contro e l'evidenza di quello che aveva fatto>>

<<Dennis le stava dicendo la verità>>

<<Io e lui non abbiamo mai avuto un buon rapporto, anzi lo detesto. Lo so che lo faceva per aiutarmi. Le capisco le cose. In ritardo, ma le capisco>>

<<Quella sera aveva avuto uno sfogo contro Marco. Da come parla, lei non è solito fare questo>>

<<Sono fatto così. Sono pacifico, ma se mi toccate le persone a cui tengo, divento una furia. Certo, con Marco mi fermai perché non associai minimamente il perché di quell'azione>>

<<Ci parli ancora di quella sera. Cosa successe dopo il discorso di Dennis?>>

<<Iniziò l'incubo>>
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Ore 22 e 43

"Si Tommaso! È la verità credimi! Io andavo con lui alle medie! Prima non era così! È pericoloso! Ti prego! Stagli alla larga!"

"Cosa?!"

"Ascoltami! Lui è malato...lo conosco benissimo ha fatto cose che tu non puoi immaginare"

"Ma di che parli? Sei uscito pazzo?" dissi guardandolo stranito

"Ti dirò cosa ha fatto a Samuele e mi crederai"

"Che c'entra Marco con Samuele?"

"Si riguarda anche lui!"

"Ma tu sei uno psicopatico! Lasciami!"

"No mi devi ascoltare ti prego" disse con gli occhi spalancati

"Ma lasciami coglione! Sei proprio fuori di testa" dissi svincolandomi dalla sua presa.

D'improvviso il suo cellulare squillò.

"Aspettami un attimo Tommaso. Non ti muovere da qui. Rispondo alla chiamata e poi parliamo"

"Tu sei completamente pazzo" risposi

"Che c'è Samuele?"

"È Samuele?!" domandai

"Ehi Denny ascolta...facciamo un'altra volta. Marco mi ha chiamato perché vuole parlare e sinceramente anch'io avrei estremo bisogno di dirgli un paio di cose"

"COSA?! SAMUELE RIENTRA SUBITO IN CASA! ADESSO!"

"Perché? Che succede?"

"RIENTRA IN CASA HO DETTO! FALLO! IO STO ARRIVANDO DA TE".

Senza proferire alcuna parola, Dennis corse a gambe levate verso Samuele. Io rimasi fermo lì ad osservarlo e a chiedermi cosa stesse accadendo.

Non avevo il tempo di sfasciarmi la testa: c'era un'intera cucina da ripulire e mia madre sarebbe tornata a minuti dalla pasticceria.

Marco camminava a passo rapido col cappuccio ancora in testa. Non gli mancava tanta strada e ormai immaginava la scena nella sua mente.

Dennis fece quasi il passo più lungo della gamba. Correva rapidamente, aveva lo sguardo preoccupato mentre cercava di comporre il numero di Samuele, ma i sobbalzi provocati dalla corsa gli facevano sbagliare numero.

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