#62 - Scheletri nell'armadio pt2

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Ore 2:32

Chiuse la porta finestra per evitare che una ondata di vento facesse cadere qualcosa e svegliasse qualcuno.

Doveva muoversi con estrema cautela. Attraversò la cucina e si ritrovò in salone. C'erano mobili in legno scuro ovunque, come librerie, vetrine e lumi agli angoli. Samuele osservata tutto quello con la torcia accesa. Capì in un istante che Marco apparteneva a una famiglia benestante. Ma perché fare tutto questo? Doveva scavare ancora più a fondo.


Vide un corridoio davanti a se con due porte sul lato destro e una sul sinistro.

Si tolse le scarpe, le lasciò per terra e cominciò a camminare senza fare il minimo rumore. Il pavimento era di marmo, ghiacchiato. Samuele strinse i denti e camminò. Andò dritto. La prima porta sulla destra era il bagno, quella successiva la camera dei genitori. Vide che stavano dormendo entrambi. Marco era figlio unico, per cui la camera sulla sinistra doveva essere la sua.

Se la ritrovò di fronte a sé, con la porta aperta, come se la stanza stessa lo incitasse ad entrare. Non aveva scelta: per quanto la trovasse spaventosa doveva scoprire quello che si celava dietro. Prese coraggio ed entrò.

Chiuse delicatamente la porta e cominciò a guardarsi attorno con la torcia. Preferì non accendere la luce per evitare che qualche fascio fosse visibile dalle fessure della porta.

La camera era perfettamente in ordine. Letto singolo sulla sinistra circondato da armadi. Sulla destra una scrivania con librerie da entrambi i lati. La finestra in fondo, faceva entrare un filo di luce dei lampioni esterni.

Cominciò ad aprire gli armadi senza spostare nulla di quello che c'era all'interno. Vestiti, giochi da tavolo e coperte varie erano presenti nelle varie ante. Niente di utile che potesse dare una risposta alle innumerevoli domande.

Sulla scrivania erano presenti solo libri di scuola che Samuele conosceva già. Il fatto che Marco non fosse avvezzo all'utilizzo di strumenti elettronici lo lasciò alquanto perplesso.

Sulla liberia al lato destro della scrivania erano presenti libri vari che mai avrebbe letto, poiché troppo noiosi. Trattavano materie quali geografia, matematica, scienza e altro. Guardò più in basso ma non vide niente che colpisse la sua attenzione.

Sul lato sinistro, invece, vide subito che in prima fila c'erano vari libri a tema LGBT. Samuele ne aveva visti vari, ma quelli che aveva di fronte a sé non trattavano una storia comune, bensì erano più che altro psicologici. Dovevano avere un linguaggio abbastanza formale, data la tipologia.

In seconda fila la stessa cosa. I primi libri trattavano la scoperta della sessualità, mentre gli altri le varie interazioni tra persone. Anche queste tutte dal lato psicologico.

Anche la terza fila, più in basso, conteneva le stesse cose. Autori diversi e punti di vista più disparati.

Per poter vedere l'ultima parte di scrivania, Samuele dovette mettersi con le ginocchia poggiate per terra. Una volta messo comodo puntò la torcia e vide qualcosa che lo lascio di stucco: un piccolo baule.

Aveva solamente un gancino a molla senza serratura. Era conservato nel posto più basso di tutta la libreria...ma non chiuso nell'armadio. Dava l'impressione che ogni tanto quel baule veniva aperto. Lo afferrò delicatamente, sbloccò il gancetto e lo aprì.

Prima di vedere il contenuto, prese il cellulare e fotografo la posizione del contenuto per assicurarsi di rimettere tutti gli oggetti al loro posto esattamente come stavano in principio. Una volta fatto, posò il cellulare sul pavimento e guardò con la torcia il contenuto: era pieno zeppo di fotografie e fogli vari.

"Sono sulla strada giusta..." disse fra se e sè.

Quelle fotografie vedevano Marco molto più piccolo col braccio intorno a un ragazzo, un'altra al luna park, sulla ruota panoramica, un'altra sdraiato sul letto senpre con lui abbracciato. Samuele girò la foto e lesse una scritta a penna.

Che te ne fai del mondo quando bastano due cuori?

Continuò la ricerca e trovò una lettera scritta a mano.

La professoressa mi ha raccontato tutto. Ti ringrazio per quello che hai fatto per me.

Baci da Francesco

"Oddio..." disse sconcertato Samuele.

Sotto quella lettera c'erano molte altre fotografie. Una in particolare era strappata a metà e rimessa insieme con un pezzo di scotch. Erano loro due che si baciavano abbracciati e lo strappo era preciso sulle labbra. La girò.

Sicuramente ne incontrerai un altro, ma non sarà come me. Addio per sempre.

Da Marco

"Che cosa gli sarà successo?" disse Samuele riferendosi a Marco.

Riprese il cellulare e fotografò ogni singola foto, lettera e dedica di quel baule. Quando terminò mise tutto all'interno come era all'inizio.

Pensò che se avesse usato queste informazioni come ricatto, Marco non si sarebbe fermato in ogni caso. Doveva indagare ancora più a fondo, capire cosa successe in quegli anni, ma non fu difficile intuire che quello che accadde lo segnò nel profondo. Cosa gli sarebbe toccato scoprire?

*INIZIO DI ANIME MULTICOLORE: IL PASSATO DI MARCO*

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