#60 - Indagini

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"Perché mi hai fatto venire così di fretta?" chiese Dennis

"Forse ho la risposta ai nostri problemi"

"Ok ma...posso entrare in casa tua? Fa freddo qui in mezzo alla strada"

"No, ci sono i miei. Resisti e ascoltami"

"Che ti è venuto in mente?"

"Marco mi ha sempre fatto porre delle domande in testa, domande a cui non sapevo dare una risposta. Hai mai pensato che potrebbe nascondere qualcosa? Insomma...la domanda è: cosa sappiamo di lui?"

"Beh...direi...poco...ma cosa c'entra?"

"Esatto! Nota questa cosa. Per incastrarlo ci siamo concentrati sulle azioni che compie giorno per giorno e abbiamo sempre fallito. Se ci pensi non abbiamo mai guardato indietro...al suo passato..."

"Beh...hai ragione..."

"Non ha mai menzionato le sue azioni passate, quello che ha fatto insomma"

"Non è che può aver fatto chissà cosa un folle come lui"

"Apprentemente sembra così. A primo impatto sembra una roccia priva di sentimenti, ma sono sicuro che nasconde un segreto. Dobbiamo scovare il suo punto debole per incastrarlo"

"E come pensi di fare? Ho già hackerato il suo cellulare tempo fa e non ho trovato nulla"

"Già. Per questo serve fare qualcosa che ci porti a dei risultati"

"Ti vuoi spiegare meglio?"

"Devo introdurmi in casa sua"

"COSA?!".

"Bene ragazzi...io vado un attimo in bagno. Se volete ricominciare il gioco fate pure" disse Marco.

Chloe continuava a fissarlo mentre si alzava dal posto. Aveva lo sguardo soddisfatto. Era contento di avere umiliato tutti con quella messa in scena, era felice di aver lasciato tutti di cattivo umore, era intrepido di ideare qualche altra strategia per dimostrare il suo potere.

Tutto questo le faceva ribollire il sangue.

Una volta alzatosi si girò, ma prima che potesse fare un passo, Chloe gli fece uno sgambetto.

Marco cercò di tenersi alle sedie circostanti, ma la presa era troppo debole. Cadde al suolo sbattendo la fronte contro lo stipite dell'ingresso della sala da pranzo.

Tutti avevano gli occhi spalancati. Non si alzava dal pavimento. Aveva perso i sensi. Il sangue cominciò a uscire creando una piccola pozzanghera intorno la testa.

"Marco! Marco svegliati!" gridò Angela una volta avvicinata a lui con le ginocchia per terra

"Marco? Marco, mi senti? Svegliati!" insistette scuotendogli le spalle

"Chloe, ma che cazzo hai fatto? Sei scema?"

"Oddio...non si sveglia?" dissero Matteo e Aurelio avvicindandosi rapidamente a lui.

Chloe aveva lo sguardo terrorizzato. Non sapeva cosa dire.

"Marco ci sei? Svegliati!"

"Prendiamogli del disinfettante!" disse Matteo

"MA QUALE DISINFETTANTE? VA SVEGLIATO!"

"E come pretendi di farlo senza fermare il sangue?

"Chiamiamo il 118!"

"Dovete girlarlo prima!" intervenne Enrico

"Ok! Raga aiutatemi per favore!".

Angela, Matteo ed Enrico girarono Marco per poter vedere meglio la ferita. Il sangue continuava ad uscire lentamente. Gli aveva sporcato una parte dei capelli.

"Matteo...prendi la garza e disinfettante!" disse Angela

"Ma che vuoi fare? Non siamo mica infermieri!"

"Non possiamo lasciarlo così! Sbrigati!".

Matteo corse in bagno e prese l'occorrente per la medicazione dall'armadietto accanto lo specchio.

"Tieni Angela! Fai presto".

"Tenetegli alzata la testa!"

"Ok!"

"Hai preso un po' di cotone?"

"Si certo...eccolo qua".

Angela bagnò il cotone con l'alcool etilico e lo passò sulla piccola ferita. Marco non fece nessun cenno di dolore.  Prese un altro pezzo di cotone, lo bagnò nuovamente di alcool e lo fermò su quel punto avvolgendo la garza intorno alla fronte.

"Perché non si sveglia?" chiese preoccupato Matteo

"Prendi un po' d'acqua! Alziamogli le gambe! Forza!"

Enrico prese le gambe di Marco e le tenne sollevate. Matteo corse verso Angela dopo aver preso una bottiglia d'acqua.

"Aurelio tienigli sollevata la testa!"

"Si!"

"Marco ci sei? Sveglia! Riprenditi! Mi senti?".

Angela prendeva metteva un po' d'acqua sul palmo della mano e la passò sul viso di Marco. Prima una volta, poi un'altra e un'ultima volta.

"Mi senti? Svegliati!"

Marco aprì gli occhi, ma era ancora stordito. Non riuscì a pronunciare neanche una parola.

"Grazie a Dio...si è svegliato"

"Che vuoi fare ora?" chiese Matteo

"Mettiamo sul letto. Aiutatemi a sollevarlo"

"Si".

Tutti i presenti, eccetto Chloe, sollevarono Marco e lo misero sul letto nella seconda camera.

"Ok ce l'abbiamo fatta"

"Mi sono spaventato da morire".

Marco continuava a fissare tutti senza dire niente.

"Ma sei completamente impazzito?!" disse sconcertato Dennis

"Se scopriamo cosa gli è successo potremmo capire come fermarlo! È l'unica strada da seguire"

"È una follia"

"Forse. Ma devo farlo. Sai dove abita?"

"Si"

"Ok. Mi devi dire come faccio ad entrare. Mi serve sapere se si trova al primo o ultimo piano"

"No è una casa costruita dai genitori. Non è un appartamento...ma come vuoi fare? Non vive da solo"

"Entrerò di notte, quando staranno dormendo. Aspetterò il momento giusto in cui sono sicuro che Marco non torni lì"

"È comunque una pazzia quella che hai in testa".

Il cellulare di Samuele squillò. Era Angela.

"Si dimmi..."

"Chi è?" domandò Dennis

"CHE?! STAI SCHERZANDO?"

"Che succede Samuè?"

"No...non posso venire per il momento"

"Che ti ha detto?"

"Preparati Dennis...si entra stanotte"

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