#63 - Diversi da cosa?

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Ore 2:56

Matteo, Angela e Chloe erano rimasti svegli ad osservare Marco, mentre Aurelio ed Enrico stavano dormendo.

"Che cosa farà questa volta secondo voi?" chiese preoccupata Angela

"Non lo so...dobbiamo aspettare e cercare di ragionare con lui" rispose Chloe

"Ragionare?! Lo hai visto...non si può ragionare con lui. Dio solo sa cosa farà"

"Non possiamo fare davvero niente?! Dennis non può darci una mano? Non possiamo continuare così...non può vincere sempre".

Marco aprì lentamente gli occhi. Anche se la vista era sfocata riusci a riconoscere tutti quelli nella stanza.

"Qualcosa ci verrà in mente. Samuele starà dormendo. Matteo, puoi andare a casa sua?" chiese Angela

"Adesso?!"

"È una situazione d'emergenza! Hai un'idea migliore?"

"Lui non c'entra niente...siete voi il problema" disse con voce rauca Marco.

Tutti rivolsero il loro sguardo impaurito versondi lui.

"Oddio...si è già ripreso..." disse Angela

"Ho davvero rischiato la mia vita per voi?"

"Marco...ascolta...è stato un incidente..."

"No no...stai tranquilla...non è stata colpa vostra...sono stato sbadato"

"Che?!".

Si alzò lentamente dal letto e camminò verso di loro con lo sguardo ancora assopito.

"Ho notato che ho una benda in testa...mi avete medicato anche se mi odiate tutti"

"Certo...non potevamo lasciarti lì"

"Ve ne sono grato"

"Sul serio?"

"Si"

"Sei sicuro di quello che stai dicendo?" chiese Matteo

"Ragazzi...non mi sarei aspettato che mi avreste aiutato. Non vi conoscevo bene. Non avrei immaginato una cosa simile. Per cui vi ringrazio".

"Che vuoi a quest'ora?" chiese Dennis al cellulare

"STO ARRIVANDO A CASA TUA! SCENDI IMMEDIATAMENTE! DOBBIAMO PARLARE" urlò col fiatone Samuele.

Matteo, Angela e Chloe continuavano a fissare Marco esterrefatti.

Uscì dalla camera da letto e si diresse in salone. Gli altri lo seguirono.

"Siamo contenti Marco, ma...è tardi. Dovremmo dormire, e anche tu ne hai bisogno"

"Certo, scusatemi...sto ancora nella fase del sonno. Sto facendo fatica a riprendermi dallo sgambetto di Chloe"

"Scusami Marco...però anche tu ammetti che hai esagerato"

"Non lo nego e mi dispiace. Riconosco che la maggior parte delle cose che succedono sono dovute a me. Non sarei dovuto tornare quando mi avete cacciato...ho mandato via Francesca e probabilmente non se lo meritava"

"Possiamo ancora sistemare tutto. Ci stai?" chiese Angela

"Assolutamente si. Vi aiuterò in tutto quello che vi serve"

"Perfetto allora!"

"Certo" rispose Marco sorridendo.

Samuele era arrivato sotto casa di Dennis. Lo guardava stupito e incredulo. Probabilmente doveva aver scoperto qualcosa di importante.

"Oddio...Samuele...aspetta riprendi fiato"

"NON C'È TEMPO! Senti...conosci un certo Francesco Bianco?"

"Mhh...no...non credo"

"È impassibile...ricordati delle medie!"

"Ma che c'entra ora?"

"TUTTA QUESTA STORIA È LEGATA A QUESTO TIZIO! STAVANO INSIEME QUANDO LUI FACEVA LE MEDIE! POI È SUCCESSO QUALCOSA DI BRUTTO...TU ANDAVI NELLA SUA SCUOLA MEDIA! SAI COSA È SUCCESSO?"

"Devi farmi pensare...considera che io e lui da quel che ricordo non ci siamo mai incontrati"

"Si ma devi fare in fretta...puoi accedere ai registri di quella scuola? Dobbiamo scoprire dove si trova quel ragazzo!".

Ore 3:12

"Angela continuiamo domani a parlare...ora sono molto stanco..." disse Matteo

"Marco, vieni con noi?" chiese lei

"Certo...però prima volevo chiedervi una cosa"

"Sbrigati dai"

"Se non fossi stato così forte sarei morto secondo voi?"

"Non ti sto capendo"

"Dico, se non fossi così di carattere sarei morto?"

"Ma che c'entra"

"C'ENTRA ECCOME BRUTTI FIGLI DI PUTTANA! HO RISCHIATO LA MIA VITA! LA MIA VITA!" urlò furente Marco

"Lo sapevo...non poteva essere così facile" disse Angela

"Facile in che senso, eh? Che ve l'avrei fatta passare liscia? Che mi sarei schierato dalla vostra parte? Pensavate questo? Davvero pensate che io sia così stupido? È grazie a quello che sono oggi se nessuno mi frega più...che nessuno mi ferisce...specialmente un branco di ragazzini come voi" disse con sguardo adirato prendendo la boccia coi bigliettini dietro di lui e appoggiandola sul tavolino basso.

"No. Fermo"

"Fermo? Chi? Io? Ma io sono il proprietario...io posso fare tutto quello che voglio qui..." disse afferrando un bigliettino

"Dobbiamo fare qualcosa...non si può continuare così" sussurrò a Matteo

"Oh...ma guarda...Enrico...ma non sarà lui ad andarsene. È Chloe quella che ci lascerà"

"Ma perché fai tutto questo? Ce lo devi dire! SIAMO DALLA STESSA PARTE!"

"IO NON SONO UNO DI VOI"

"No io non ci credo! Non penso tu faccia tutto questo solo per divertimento o per mania...penso che il motivo sia per stare bene con tè stesso! Per non soffrire dentro. Ascoltami Marco...tu sbagli...ti stai consumando dentro"

"Wow sei diventata una psicologa! Tu sei sempre quella che parla per tutti, che prende decisioni...sei la portavoce di questo centro. Sei stata tu a medicarmi mentre ero steso su quel pavimento?"

"Prova almeno ad ascoltare quello che ti dico"

"Da chi? Da te? Chi sei tu per me? Mi conosci? No di certo! Chloe se ne va di qua e per quanto mi riguarda se prima pensavate di viverla male...da questo momento in poi, sarà un inferno".

Diverso. Questa è la parola che sentiamo spesso. Cos'è la normalità? È quella tra un uomo e una donna? È legata al modo di vestire? Al modo di essere? A come ci si atteggia? È come una regola non scritta, ma il problema delle regole è che sono fatte da esseri umani. Abbiamo punti di vista differenti e trovare un punto di incontro non è sempre facile. Ma allora cos'è veramente questa normalità? Ancora una volta non so darvi una risposta univoca, ognuno ha il suo modo di vedere, ed è giusto che sia così. Vi posso dire la mia opinione, però. Il concetto di base è il bene e il male. A fare del male siamo bravi tutti, come Marco ha mille modi per far soffrire le persone puntando su quello in cui credono, e come lui, pur di non sentire la tristezza che abbiamo, ci abbandoniamo all'odio perché è più facile, ci fa sentire forti e invincibili e non lascia passare quelle emozioni che ci ferirebbero, ma arriva un giorno in cui ci rendiamo conto di esserci chiusi in noi stessi, di non aver vissuto bene, ed ecco che comunque la tristezza viene a galla. Provate invece a fare del bene...provate a farvi amare ed amare. Provate a fare di tutto per far stare bene la vostra metà. È difficile, vero? La vita è questa. È affrontare il bello e il brutto sempre con la massima felicità possibile esattamente come Tommaso e Samuele, due Anime Multicolore.

Grazie a tutti per 1K di letture!!!

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