#78 - Guerra pt3

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"Spero non mangeremo omogeneizzati" disse ironicamente Samuele appena finì di baciarmi

"No tranquillo"

"E che cosa faremo? Non hai preso niente da casa tua se non le medicine"

"Ordiniamo la pizza"

"Sei serio?"

"Che c'è di male scusa? Hai paura che possano dirlo ai nostri?"

"Ma no di certo...è solo che mi sembra tutto così strano, stiamo rompendo tutte le regole e mi viene difficile pensarla che questo ci porterà a qualcosa di buono"

"Non hai mai trasgredito i tuoi?"

"Solo un paio di volte, ma in genere preferisco sempre dire la verità"

"In questo momento stiamo cercando di fare proprio questo Samuele...noi siamo dalla parte giusta. È Marco quello che deve pagare per tutto quello che ci ha fatto"

"Vabbe questa è un'altra storia proprio"

"In che senso?"

"In questo periodo tu non ci sei stato, per cui non puoi averlo conosciuto bene come abbiamo fatto noi. Non ti sto dando la colpa, è solo che tu vedi solo l'esterno delle cose. Io no"

"Ti riferisci a quello che hai scoperto su di lui?"

"Beh un po' tutto l'insieme"

"Scusa...fammi capire...ti dispiace per lui?"

"Dennis mi ha fatto la stessa domanda e io gli risposi che alla fine siamo migliori di lui. Mi dispiace, lo ammetto. Voglio evitare tutto questo, lui non sa cosa si aspetterebbe in carcere. Attualmente ha la mente offuscata. Tutte le persone che gli volevano bene lo hanno tradito e per questo si è chiuso in sé stesso. Vorrei tanto salvarlo prima che sia troppo tardi...non penso proprio che abbia completamente rimosso la persona che era prima"

"Vuoi farlo tornare in sé?"

"Di certo io da solo non sarei in grado di farlo...per questo io e Dennis eravamo sempre davanti al computer. Stavamo cercando Francesco e vorrei continuare adesso"

"Secondo me ti sbagli. Marco ormai è andato. È diventato pericoloso"

"Io penso di no. Se rivedesse Francesco tornerebbe in sé e tutto questo finirebbe"

"Non sai neanche da dove iniziare..."

"Invece si. Abbiamo l'indirizzo di casa sua...il problema è che si è trasferito a Milano. Non risponde al telefono, ed è molto strano questo perché dovrebbe avere 19 anni come Marco..."

"Da quanto sei dietro a questa ricerca?"

"Ho mandato anche qualche lettera a quell'indirizzo"

"Secondo me stai perdendo tempo...non sai distinguere tra bontà e ingenuità"

"No ti sbagli...io so capire un cuore spezzato"

"Marco non ha sentimenti"

"Lo credi tu. È lui quello che soffre di più".

Mi sembrava assurdo sentire quel discorso da Samuele. Era lui ad essere stato minacciato sotto casa, era lui ad aver subito la nomina ingiusta ed essersi visto i genitori contro. Nonostante questo voleva aiutare Marco. Chi altro avrebbe fatto una cosa simile? Chi aveva tutta questa bontà d'animo?

L'unico mio dubbio era: ne sarebbe valsa la pena?

"Eccovi qua finalmente" disse Marco con sguardo furioso rivolto a Matteo ed Aurelio appena rientrati al centro.

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